Ieri ho visto in diretta l'incontro Schiavone-Zheng, vinto da Francesca più nettamente di quanto non dica il punteggio: 6/3 6/4. Francesca ha sempre dato l'impressione di avere l'incontro in mano, e ha fatto vedere il meglio di se, sia dal punto di vista tecnico, che atletico. Arrivava dappertutto, e spesso anzichè giocare un colpo difensivo, riusciva a giocare dei vincenti in risposta a colpi che per 9 tenniste du 10 sarebbero stati dei colpi vincenti per l'avversaria.
Poche "sbracciate" in tribuna, e in più una rara sapienza tecnica. Credo che gran parte del merito di questa ritrovata Francesca vada alla sua recente coach, Laura Golarsa. Mai troppo invadente, spesso molto convincente e centrata nei suggerimenti. E - cosa strabiliante - una anarchica come Francesca ascoltava Laura con molta attenzione e molto rispetto, e poi - nei limiti della sua natura - applicava diligentemente i suggirimenti, aggiungendo di suo quel grano di pazzia che da 15 anni mi esalta e mi fa incazzare. Grande, Francesca!
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