Miracolo a New York - A volte succede. Un primo set in cui la Errani ha preso a pallate una spenta Williams rifilandonle un 6/0; un secondo set speculare, in cui è successo l'inverso, con la Williams rianimata di colpo, e la Errani rifugiata in un non redditizio eccesso di prudenza. Palle corte, alcuni errori madornali per lei (una smorzata che quasi non arriva a rete, un facile pallonetto fuori di un metro. E la Williams restituisce il 6/0
Infine, un terzo set che è come ricominciare daccapo. Lo temo molto, perchè le due giocatrici non possono non sentire che l'inerzia della partita si è spostata nel campo a stelle e strisce. Invece è la piccola, mediocre, noiosa Sara, che fuori dalla terra rossa, secondo alcuni studiosi della materia, non vale un fico secco, a "sfoderare i coglioni". Fa un break, si fa brehhare a sua volta, e si va avanti così. Fino ad un punteggio fatto tuitto di 6 e di 0: 6/0 0/6 6/6. A un certo punto la piccola mediocre, dopo un punto spaventosamente bello, ha il coraggio di zittire platealmente alcune migliaia di americani, che avevano iniziato ad applaudire anche sugli errori di Sara.
Si arriva al 6/3 per Sara, e qui succede qualcosa di psicologicamente molto pericoloso: Venus si avvicina pericolosamente a 5/6, ma questa sarà la sua ultima palla vincente. Il punto finale è un monumento alla testardaggine, alla classe, al coraggio della "mediocre". Non raccontabile. Cercatevi gli highlights sul sito degli US Open.
Al prossimo turno, la Errani dovrà affrontare uno scoglio tremendo: la Lucic Baroni, che ha eliminato Simona Halep, guadagnandosi l'accesso agli ottavi di finale di uno slam. Che è come dire che si è guadagnata l'ingresso ufficiale nell'empireo delle giocatrici di talento.
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