Ho deciso di raccontarvi una storia, che potrebbe sembrare ai più piccoli una spece di favola famosa. E infatti, proprio per questo, non chiamerò con il vero nome le due protagoniste, ma utilizzerò appunto quelli della favola dei bambini
In questo splendido anno che ci ha portato in Italia un trofeo Mandatory grazie alla tenacia di Flavia Pennetta, abbiamo avuto gioie anche in Fed, dove grazie alla rinuncia in febbraio delle prime donne (a mio avviso molto discutibile, come dissi allora), il destino di due animaletti si sono incrociati! Parlo della Formica e della Cicala.
Per un po' di settimane, c'è stata collaborazione effettiva fra le due... strano a dirsi per qualcuno. E come ho scritto in passato, questa collaborazione, avrebbe potuto portare un buon tornaconto ad entrambe. Ma la Formica era troppo severa ed esigente nei confronti della nuova collaboratrice, la quale decide che non era il caso continuasse questo sodalizio, dato che le aspirazioni e i metodi preferiti non erano assolutamente conciliabili. Meglio tornare ad antichi metodi... Tanto per giocare e vincere c'è sempre tempo!
Perchè tanti sacrifici... rinunce... Allora ognuno per se, e dopo un po' di mesi si arriva all'ultimo appuntamento slam della stagione, dopo che entrambe hanno percorso la propria via, piu' o meno a fasi alterne.
La Cicala manca l'appuntamento a proposito del quale il 100% degli intervistati dichiarava che avrebbe sostanzialmente superato il primo turno in modo agevole e riposante... Così non è stato ed è storia di questi giorni... C'era un doppio da rigiocare finalmente, ma anche lì, con una più o meno banale scusa, ha liquidato quelli che almeno speravano di vederla giocare qualche partitella!
La Formica no... Aveva un compito più arduo - almeno per la sua area di classifica - e non partiva sicuramente coi favori del pronostico. Così anche la Formica viene estromessa al primo turno, esattamente come la Cicala... Ma con l' attenuante di aver incontrato una tennista di caratura superiore e anche di molto, rispetto a quella incontrata dalla sua ex collega.
Ma si sa che la Formica è formica. Allora per lei il torneo non ha termine, come nel caso della Canterina, e va a tentare la sorte anche nel doppio. Ma - è sempre storia dei nostri giorni - il caso vuole che abbia trovato la coppia Hsieh/Peng. La Formichina ci mette del suo - come ci si aspetterebbe - e perde si, ma in modo assolutamente onorevole, contro quella che è stata per parte del 2014, la coppia più forte nel doppio.
Termina il grande appuntamento di New York e si pensa al seguito. Dopo quel mondo così speciale che è New York, la Formica decide di tornare a fare appunto la formica: senza inutili attese, rientra subito nel circuito Wta andando sapientemente a giocare due Internetional e le quali di un Premier5, dato che nella settimana in cui cade quest' ultimo, non vi erano altre scelte...
Ottiene il suo primo titolo in carriera a Tashkent, poi un eliminazione in tre set per mano di una giovane promettente a Guangzhou, e infine nel Premier di Wuhan un ottimo risultato, con 3 vittorie e una sconfitta (inevitabile al secondo turno).
La Cicala invece cosa fa? Dopo aver giocato la sua ultima partita il 25 agosto, torna in campo a distanza - pensate un po' - di quasi un mese! E certo... che cicala sarebbe se così non fosse?
Ma cosa accade in questo mese? Nella seconda settimana dello Slam, molte tenniste di buona classifica chiedono ed ottengono WC in ricchi tornei Itf, che assegnano buoni punti per la classifica... Ma la Cicala non ne ha voglia (giustamente, chi glie lo fa fare)... La settimana seguente, non ci sono Premier da giocare e sappiamo bene che la Cicala vuole fare il colpaccio: o tutto in breve o niente! Perchè andare a sporcarsi le corde in torneuccoli frequentati per lo più da "mignotte", come recitava il buon Biglebowski mesi addietro?
Arriva così la terza settimana, quella del Gran Rientro della Cicala in campo, ma qualcosa va storto. Non c'è un visto... un biglietto... un documento vidimato... manca una firma... Che strano... Queste cose non accadono mai a nessuna tennista, e alla Cicala succede ciò, nonostante abbia avuto chi, ben tre (3) settimane, avrebbe potuto cercare di risolvere eventuali problemi burocratici!
Si accerterà successivamente che la Cicala alla volta di Tokyo non è mai partita, e ciò è un'ulteriore aggravante della situazione, perchè "chi per lei" era consapevole da tempo di certe difficoltà, senza tuttavia aver posto rimedio! Alcuni affermeranno che è colpa della Wta... ma su quali basi? Le regole valgono per tutti e chi deve adempiere a certi compiti, sa come muoversi per tempo... o forse no?? (1)
Ma non finisce qui... Arriva la settimana del Gran Rientro per la Cicala e, nell'ennesimo torneo "tutto o niente", incontra una inconsistente giovane pallettara, che a detta dei più, prima dell' incontro, non rappresenterà sicuramente un ostacolo alla nuova performance che delizierà gli occhi dei suoi adepti... e invece... settimana nuova, e nuovo giro di vite: la Formica (giustamente) si prende una settimana di pausa. La Cicala tenta (con poca convinzione dei più), l' ennesima scalata alle posizioni che contano... Vi riuscirà?
Morale della favola? Dopo New York la Cicala si riposa ben due settimane, più una terza forzata. La Formica invece va a sporcarsi le corde in due International, e nelle qualificazioni - inevitabili - di un Premier5.
La Cicala raccoglie un modestissimo bottino di un (1) solo punto. La Formica invece, oltre ad un gran titolo in bacheca, conquista ben 370 punti!
Mi raccomando, anche se è una favola... non raccontatela ai bambini! L'operato della Formica non è l' ideale per farli crescere forti e sani... Meglio quello della Cicala... Forse!
Omar.
(1) La WTA, per ciò che risulta a me, non ha nessun obbligo di risolvere problemi di visti, di alberghi, di voli e quant'altro. La WTA ha numerose convenzioni con alberghi e linee aeree, per poter assicurare, a condizione che si rispettino certi tempi, variazioni di voli e di tempi di soggiorno in alberghi, condizionati dal momento in cui le giocatrici escono dal torneo. Fine dei compiti della WTA, che assolve a compiti di "facilitatore", non certo di responsabile totale e finale dei casini amministrativi o organizzativi altrui. Fra le tante palle che si potevano inventare, quella del piedino sarebbe stata più plausibile. Visto che nessuno si è preoccupato di specificare, per un minimo di buona educazione nei confronti di questi pasdaran del tifo dal cervello alquanto bruciacchiato, non dico nei dettagli, ma in generale, di che tipologia di problemi ci fossero stati. Alla prossima "buca" che la Divina darà ai suoi in-de-fessi suiveurs, cosa racconterà? Che non è partita perchè le hanno rubato il fermacapelli? Perchè doveva portare il gatto dal veterinario? Aspettiamoci di tutto.
P.S.: Vedo che la Divina è l'unica italiana (per ora) iscritta al famoso Slam di Linz. Ma come... se anche le divine si mettono a frequentare torneucci da 280 punti, dove andreno a finire?
Tafanus
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