Camila Giorgi vs Venus Williams - Analisi della partita (di Omar)
Se vogliamo dire che è stato un match divertente e entusiasmante sono pienamente d'accordo. Se invece vogliamo dire che è stata una bella partita a livello tecnico, purtroppo ci toviamo nuovamente nella categoria "perso giocando male contro una che ha giocato male". Delle mie opzioni (chi mi conosce sa di cosa parlo), questa è la peggiore!
Non basta guardare i numeri complessivi, né vedere i punti salienti dell'incontro per fare una valutazione realistica. Bisogna perndere il tutto nell'insieme e capire cosa manca veramente.
In primis, il servizio continua a non funzionare a dovere. Camila ha dimostrato di avere ottime capacità ricettive, ma troppo spesso si perde in battuta, al di la dei tanti DF, che non sempre sono comunque determinanti. Allora prendiamo tanto per iniziare il parametro della velocità al servizio. Confrontando la sua con quella di Venus scopriamo che chi ha avuto le punte maggiori di velocità è stata l'americana, con 186 kmh contro i 181 di Camila. Ma le medie - che sono quelle che segnalano quanta tattica e quanto giudizio includi di tuo al servizio - sono completamente ribaltate! Venus ha una media di 5 kms/h orari in meno sulla prima (165 contro 170kmh) e addirittura di 37kms/h in meno sulla seconda (128 contro 155). Tanti tifosi esagitati sostengono che l'arma del servizio micidiale a tutti i costi è quella vincente contro chiunque... Purtroppo non è così, dato che Camila, pur avendo una velocità media al servizio nettamente migliore dell'avversaria, ottiene una percentuale di trasformazione nettamente peggiore.
Altro elemento di fatto da segnalare, è il rapporto fra vincenti e errori gratuiti. Purtroppo questa è la spia accesa di una partita brutta a livello tecnico. Metà dei punti complessivi (per Camila addirittura siamo a 2/3), sono frutto di errori che partono esclusivamente dalla tua testa, senza che la tua avversaria abbia minimamente influito (dicesi appunto "errore non forzato"). Sempre analizzando il match, scopriamo che anche nel primo set - nel quale la Giorgi ha complessivamente ben figurato - gli errori sono stati a doppia cifra per entrambe: 16 per la nostra e 15 per l'americana. Con un bel condimento di 5 doppi falli, dovuti ad una seconda tirata solo e sempre allo stesso modo!
In questo caso purtroppo i punti sulla seconda sono stati molto bassi rispetto alla media standard di Camila, ma nonostante tutto ha vinto il set, perchè Venus ha fatto perfino peggio. Quindi è un set vinto essenzialmente per demerito altrui.
Il secondo set racconta una storia surreale in cui Camila avrebbe potuto servire per il match, con un vantaggio quasi abissale e con tre palle break disponibili. Ma si va oltre e al game successivo a soli due punti dalla vittoria sciupa tutto senza criterio e rimette in partita una volpe come la Williams. In questa frazione, aumentano i vincenti, segno che c'è maggior numero di punti da fare per vincere il set, ma crescono anche gli errori NF da parte di entrambe, soprattutto di Camila, che ne piazza ben 25, in quella che avrebbe potuto essere la frazione risolutiva.
L'ultima parte di match è purtroppo senza storia, con una Giorgi uscita completamente fuori di testa, che regala ad una Williams solo parzialmente ritrovata la vittoria. Infatti anche nel terzo set, non è che la Williams sia salita tanto di livello... E' la Gorgi che è franata completamente, con un parziale di 23 errori gratuiti contro i 4 dell'avversaria. Quando in un set regali la bellezza di 23 punti a chi sta dall'altra parte della rete, non è assolutamente corretto sostenere che l'avversaria è salita notevolmente di livello.
Considerazioni personali - Camila continua a dimostrare di avere il gioco da potenziale top-player. Ma dimostra al tempo stesso di essere lontana anni luce dall'essere una reale top-player. Per arrivare a ciò serve continuità e versatilità. La partita in cui ti entra tutto dentro anche quando parti col pronostico a sfavore, non ti permetterà mai di salire dove altri per te hanno deciso già da tempo che sarà il tuo punto di arrivo.
Grandi miglioramenti nel suo gioco sono evidenti a tutti. In un paio di stagioni si è affinata notevolmente la mira. Si è passati dalle palle sparate sui teloni senza criterio, ad errori (tanti) fuori di pochi centimetri. Dicono che stanno lavorando sodo... Ma su cosa?
Miglioriamo la mira e la parte atletica, e non lavoriamo sulle ben note lacune tecniche? Qui manca essenzialmente l'attitudine al controllo. La "potenza" purtroppo è nulla senza "controllo" e questo continua a mancare a Camila.
E' colpa sua? Colpa del padre/coach? Può darsi entrambe le ipotesi. Di certo non aiuta chi le sta intorno che continua ad incitarla col solito e monotono "io faccio il mio gioco"! Si passa da alcuni acerrimi tifosi che la davano a ridosso delle top-12 per la stagione australiana (il mago T.O. per intenderci), a tanti altri tifosi esagitati che la difendono sempre ad oltranza anche quando non sarebbe il caso, ad un padre che ha partorito una specie di "prototipo", come definito da alcuni, a cui manca la parte essenziale: quella della ragione.
Un tifoso che si definisce sano di mente, non dovrebbe plaudire a certe previsioni farneticanti da Mago Otelma, ma porre delle questioni in merito. Sul suo blog, non si è mai visto un solo commento in tal direzione. Tutti solo e sempre ad incitare ad oltranza...
Forse oggi ci troviamo di fronte all'attuale prima tennista d'Italia (Errani e Pennetta permettendo), che diventa tale probabilmente più per l'anagrafe che penalizza le altre, che non per meriti suoi.
Va bene così? Direi assolutamente di no...
Omar
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