Ieri avevo scritto un post molto faverole sul gioco della giovane tennista italiana di origini russe, Ludmilla Samsonova, e al tempo stesso molto duro sul suo modo di stare in campo. Non mi pento, perchè sono convintissimo - avendo visto stanotte la partita sul player, che questa severa sconfitta le serva da lezione, e serva al suo staff a far capire che il modo di stare in campo non è un fattore neutro. Può anche influire pesantemente, sull'andamento dell'incontro, specie su una mente giovane di una ragazzina senza molta esperienza.
L'aspetto che ho stigmatizzato è noto: una tennista, dopo il 5° c'mone, inizia a diventare antipatica (io non sopportavo più i latrati da rottweiler di Serena Williams e della Kvitova d'antan (quella vincente, perchè adesso che ha scoperto anche l'amaro delle sconfitte si è data una calmata). Così per me è stata una pessima scoperta, nella partita di primo turno, vedere questa promettente ragazzetta vittima di overdosi di c'mone, e quindi soggetta a fare il pieno di antipatie (in giro per il mondo, sui campi da tennis, non ci sono solo tifosi italiani...)
Così stanotte si è ritrovata su campo 6, dove l'unica tribunetta all'ombra era abbastanza gremita. Da chi? Da tifosi australiani, prevalentemente, visto che l'avversaria era tale Apisiah, tratti somatici indiani, ma nazionalità australiana.
Ludmilla ha avuto la sfiga di iniziare bene, infliggendo un break a 15 all'avversaria in apertuta di match, e vincendo il proprio servizio a 15 nel secondo game. Quindi si è gasata - forse troppo - ed ha iniziato con l'orrenda litania dei c'mone ad ogni 15. Francamente insopportabile. E francamente poco intelligente, perchè in un attimo ha avuto tutto il pubblico australiano (e quindi quasi TUTTO il pubblico), schierato contro. Hanno iniziato ad applaudire ai suoi errori, e a deriderla, urlando in coro i LORO c'mone ad ogni punto della Apisiah. E non importa che si trattasse di un bel vincente, o di un errore della Samsonova.
La giovane Ludmilla si è disunita, al punto tale da restituire il break, e subirne un altro a sua volta. Non è più riuscita a rimettere insieme i pezzi... Notare che fra l'ultimo game del primo set, e i primi CINQUE games del secondo, è riuscita a farsi rifilare un parziale di 24 punti a 2!. Ho avuto come l'imoressione che nella sua lotta contro i tifosi australiani (peraltro innescata dai SUOI comportamenti) abbia iniziato a giocare di rabbia, cercando non il punto, ma il punto umiliante; tentando non di mettere la palla dall'altra parte, ma di fare il buco nel campo avversario. Il risultato è stato quello di iniziare a sparare palle fuori di 5 metri.
Il mio post di ieri era molto duro, ma non mi pento di averlo scritto. L'ho dedicato alla bella giocatrice (bella in senso tennistico, il resto lo lascerei ad "altri siti"), e l'ho dedicato alla pessima personalità. Ma vedo che già i Maestri Pensatori del Tennis, sulla base di UNA bella vittoria, sono partiti lancia in resta a prevedere la top-questo-e-quello. Fra gli altri, il Maestro Supremo, Ubaldo Scanagatta. Quello che non ne azzecca mai una neanche sotto tortura. E qui la cosa diventa preoccupante... LeggeteIL SUO ARTICOLO
Siamo già fuori misura. Samsonova si farà. Forse. Forse se la lasciamo in pace, ricordando che finora nel circuito WTA ha giocato nove partite, perdendone otto contro giocatrici classificate in media fuori dalle 600, e vincendone una contro un 1100 e qualcosa. Forse se si salverà dalla costituzione di qualche fan-club di adoratores che inizierà a caricarla di aspettative, e di trovarle alibi per ogni difetto. Forse. Perchè se la costruzione del nuovo mito inizia da Ubaldo Scanagatta, siamo messi molto male. Una mia vecchia zia contadina diceva che (dove uno si scotta con l'acqua bollente, il pelo non ricresce più). Non vale per Ubalso. A lui il pelo ricresce ogni volta, più folto di prima. Basta ricordare cosa scriveva della Giorgi nel 2012.
STATISTICHE (Whole match, 1° e 2° set)
Grafico excel progressione punteggi
Tafanus
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