Con tutta l'ammirazione e la simpatia che ho per Roberta, non concordo coi commentatori di Supertennis, che hanno attribuito quasi tutto il merito del risultato ad una Azarenza oggi "ingiocabile". Oggi Azarenka ha giocato dieci volte meglio che nei giorni scorsi, ma dobbiamo pur avere il coraggio di dire che Roberta non ha giocato neanche lontanamente ai suoi livelli delle ultime partite. Basta guardare le statistiche.
Roberta è mancata in tutti i fondamentali. E' mancata al servizio (ha portato a casa solo 18 punti su 52 giocati, e non ha fatto un solo ace); è mancata negli affondi in slice, sempre abbastanza rigiocabili; le sono mancati gli affondi vincenti di dritto, e nel secondo set, ha addirittura sbagliato una volée su una palla lenta e comoda da un metro dalla rete.
Roberta è cresciuta nel secondo set, ma la Azarenka non ha mollato. Anzi, si è portata su una percentuale di prime di servizio del 74%, per lei non abituali. Niente di grave. La Azarenka non è la prima che passa, ma avremmo preferito vedere un po' più di resistenza.
Il bicchiere mezzo pieno: da Istambul (che Roberta ha affrontato da n° 58 al mondo), Roberta ha infilato 24 vittorie e dieci sconfitte, con un rapporto won/lost di 2,4. Se si pensa a cosa è successo in questo inizio di stagione, non è affatto un risultato da buttare. Tanto per capirci: vittime di ritiri sospetti e/o di sconfitte contro pronostico le prime 4 al mondo, poi Kvitova, Venus Williams. Suarez Navarro, Bacsinszky, Makarova, Petkovic, Bencic, Stosur, Bouchard, Strycova, Schiavone, Kuznetsova, Flipkens, Vandeweghe, Ivanovic... Scusate se è poco.
Azarenka b. Vinci 6/1 6/2
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