Quando vi ho dato la "cattiva novella", ho promesso che vi avrei tenuto informati sulla mia vicenda, con moderazione, non foss'altro che per permettermi di godere della vostra tolleranza, in caso di mie scarse presenze. Insomma, se a Dubai non dovessi scrivere in tempo reale della immancabile, grande vittoria della Favorita, spiegate al Ragionier Caivano che non è per "rosikamento", ma per qualche motivo più serio. In basso, potete vedere la foto di una "cuccia" come la mia (spero che anche la mia dottoressa sia simile...). Ecco, nelle prossime settimane (da tre a quattro) alle 18,30 di tutti i giorni feriali "timbrerò il cartellino".
Breve: finalmente domani sera inizio la radioterapia. Vuol dire che come aperitivo per la cena, anzichè un Epomeo del Friuli (riserva t.o.) prenderò un po' di cobalto 60. Cosa cambia? sempre Doc è!
Scherzi a parte: la terapia in se non è dolorosa, ma è oltremodo stancante per la posizione da tortura e per l'immobilità assoluta richiesta. Gli effetti collaterali ci saranno col tempo, e potranno andare da eritemi nel punto d'ingresso delle radiazioni, ad un senso di spossatezza dovuto alla tensione, e alla fatica che l'organismo compie per ricostruire le cellule sane distrutte dalle radiazioni intorno al nodulo. Ci può essere nausea (niente di grave), insonnia, e anche a distanza di 10/15 settimane dal termine della terapia spesso insorgono polmoniti non virali, non gravi, con temperature non elevatissime, ma abbastanza lunghe (da due a quattro settimane).
Sono fiducioso, come lo sono gli splendidi medici che da tre mesi si occupano di me. Come lo sono le mie splendide figlie, capaci di strapparmi persino un sorriso sulla faccenda... Mia figlia Marzia, che mi organizza le "serate" di jazz in giro per Milano, e mia figlia Marianna, che l'altra sera, sentendomi discutere e litigare come un forsennato di politica con un amico, mi ha guardato con fare ironico, ed è esplosa in un "tel ki el malato terminale"... Infine, sono grato a Marisa, mia moglie, che da tre mesi passa metà della sua vita ad accompagnarmi dappertutto, anche in casi in cui potrebbe tranquillamente non farlo.
A meno di sviluppi imprevisti, non ci saranno altri "bollettini medici" fino alla fine del ciclo di radioterapia (domani saprò se mi hanno affibbiato un protocollo da tre o da quattro settimane).
Grazie a tutti per la vicinaza dimostratami, e... siate comprensivi... :-)
Tafanus
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