Sembrava che con l'intervista (da noi pubblicata) in cui diceva "ho perso, ma sono contenta, ho fatto il mio gioco, ma non trovavo il ridmo, però sono contenta" avesse toccato il fondo. Invece adesso ha scavato la buchetta, ed è scesa ancora un po'...
Questa intervista (che Tommasino ha segnalato agli infedeli su livetennis, per spiegare che anche il mitico Giulio Gasparin ha visto la partita, e che ha detto che la Chirico ha giocato una partita ineguagliabile, la trovo stupenda come pezzo comico. La riporto integralmente. Del mitico giornalista Giulio Gasparin darò le note biografiche in calce, giusto perché ognuno possa dare il peso che merita al tutto... Buon divertimento!
Tennis, Camila Giorgi: “Ho perso ma sono contenta, sto giocando bene” (Fonte: Giulio Gasparin - Sportface.it)
DA STOCCARDA – Una Camila Giorgi rilassata e sorridente è quella che si è presentata in sala stampa nel pomeriggio del WTA Premier di Stoccarda, tanto che a vederla diresti che è uscita da un’ottima vittoria, magari uno scalpo importante. Invece l’azzurra ha appena perso con un doppio 6-3 per mano dell’americana Louisa Chirico [...]
È una terra rossa un po’ particolare, come ti ci trovi? - “Bene, anche se questo è il primo torneo per me sul rosso, per cui mi sono potuta allenare poco su questa superficie, però mi sono trovata bene, sinceramente. Oggi non ho giocato così bene, però va bene lo stesso” (...e se avesse giocato male? avrebbe perso 1/6 0/6?)
È una terra un po’ diversa e molte ragazze, anche in passato, hanno detto che è molto più scivolosa di quella normale… - “Sì, quello è vero, si scivola un po’ di più, però alla fine è pur sempre terra e per me non cambia tanto”.
Il fatto che sia al coperto, che sappiamo ti piace un po’ di più, ti mette un po’ più di buon umore anche se è sulla terra? - “Sì, questo sicuramente sì, poi è la prima volta che gioco in questo torneo e la cosa mi rende felice. Ho fatto una serie di partite dove non ho giocato così bene come vorrei, però sono contenta perché l’importante è iniziare a prendere il ritmo su questa superficie”.
Cos’è che oggi non ha funzionato come vorresti? - “Penso che oggi, logicamente (???), non fossi così brillante, però va bene, anche perché devo ancora abituarmi alla superficie e le cose cominceranno ad andare meglio sicuramente”.
Cosa ci dici della tua avversaria, sicuramente diversa da quella che hai affrontato ieri… - “Non penso sia stata quello, penso che oggi non mi sono mossa molto bene, poi la giocatrice con cui gioco non fa molta differenza con me, anche perché ho affrontato giocatrici sempre diverse sia qui che a Katowice. Quindi lei è diversa sì, perché tutte giocano diverse, ma non è quello che mi ha causato problemi”. (...mamma mia!...)
Cosa diresti quindi del match? - Sto giocando bene, a dir la verità, mi sto sentendo bene e come ripeto oggi non è stato un bel match, ma succede e vabbè. Di positivo c’è che sento di poter migliorare ancora molto su questa superficie. Sopratutto non è che mi manchi qualcosa nel mio gioco, ma oggi per esempio non mi sentivo al 100%. Però penso che uno debba sempre migliorare anche quando sei al meglio, c’è sempre da migliorare”.
Quindi c’è stata un po’ di stanchezza, forse anche per il carico di lavoro in vista del resto della stagione? - “Sì, poi ultimamente ho giocato molte partite e logicamente questo è tanto di positivo, ma ora devo anche recuperare un po’ e ricominciare presto. Poi sto giocando bene e mi sento bene, solo oggi non è stata una bella partita, ma va bene”
(Qui devo dare ragione alla nostra Cami.Ultimamente ha giocato molte partite. Da metà ottobre 2015 a metà aprile 2016 - in soli 5 mesi - ha giocato ben 19 partite. Una proibitiva media di una partita ogni 8 giorni. Quale essere umano, per quanto atleticamente ben preparato, potrebbe reggere a questi "ridmi"???)
Dita incrociate, c’è ancora la possibilità di entrare nel tabellone principale… - Hai magari qualche rito per portare un po’ di fortuna? - “(Ride) No, no. Se entro bene, se no, va bene uguale e continuiamo a lavorare e a preparare il resto della stagione”.
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Questo l'entusiastico commento su livetennis di Tommasino, che si avvale del "testimonial" Giulio Gasparin, senza neanche preoccuparsi di verificare quale sia il suo "pedigree"...
E questo è il "curriculum" (?) autocertificato di Giulio Gasparin. Un curruculum stupendo per ricchezza di dettagli, e per il completo elenco dei traguardi raggiunti sia come "sportivo" (sognando le Olimpiadi), poi come giornalista (sempre sognando le Olimpiadi):
Questo Gasparin è uno che pensa in grande. Non ci è noto come sciatore. "Conclusa la carriera nel mondo delle gare" si è messo di buzzo buono a studiare, e ha preso ben due lauree... Ai miei tempi le lauree più facili richiedevano quattro anni di università, e ci si iscriveva in genere al compimento del 18° (ma più spesso del 19°) compleanno. Dunque, poichè il Gasparin non ci parla di masters, o di seminars, ma proprio di "lauree", devo supporre che avendone due a 25 anni si sia iscritto all'università a16/17 anni. E che quindi a quella età aveva già abbandonato la "carriera sportiva" che inizialmente aveva come traguardo solo i Giochi Olimpici.
Adesso, con la sua laurea in "Giornalismo Sportivo" (...a proposito, non ci dice in quale Università si sia laureato in "Giornalismo Sportivo"...) continua a sognare in grande: sempre l'olimpiade, come "giornalista". Su che giornale scrive? Corriere? Gazzetta? l'Equipe? Sports Illustrated?. No. Scrive sul famoso "sportface.it, da dove ho tratto questa intervista. Ma intanto un'altra chicca, tratta dal suo "profilo" twitter: Da questo profilo apprendiamo che è anche (e addirittura) un "Multidimensional Journalist"
Spiacente per Tommasino... ho provato a cercare articoli di questo prodigioso e precocissimo pluri-laureato, aspirante campione olimpionico prima e giornalista (sempre olimpionico) poi, ma non sono riuscito a trovare i suoi scritti... Tommasino, non mi aiuteresti?
Tafanus
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