Laura Siegemund non riesce a completare la favola bella di Stoccarda. All'ultimo atto, il suo sogno si infrange contro la Kerber. Le ragioni? Non credo che siano da ricercare in un partitone della Kerber, che ha giocato, a mio avviso, una partita abbastanza modesta, quanto in un complesso di ragioni - fisiche e forse anche psicologiche - che hanno fatto vedere oggi una Siegemund irriconoscibile. O meglio, riconoscibile in quella che conoscevamo fino alla vigilia si Stoccarda.
La Siegemund ha giocato solo per metà del primo set, portandosi addirittura in vantaggio di un break. Poi è uscita letteralmente dal campo. Forse perchè otto partite di seguito, per chi è abituata a giocarne una o due a torneo, sono state davvero troppe. Forse ha influito una sorta di sudditanza psicologica davanti alla connazionale n° uno di Germania, nonchè n° 3 al mondo, e fresca vincitrice di uno slam. Fatto sta che rispetto al gioco-spettacolo mostrato durante tutto il torneo, la Siegemund si è sciolta. Potrebbe anche aver influito un problema fisico, visto che nell'intervallo fra primo e secondo set ha avuto un medical time-out fuori dal campo.
Nel secondo set, è rientrata una irriconoscibile Siegemund, che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Servizio non incisivo, attacchi timidi o sbagliati di pochi centimetri, tentati lob che diventavano assist da allenamento per lo smash della Kerber, palle corte, ma così corte che non arrivavano a rete, o così lunghe da offrire alla Kerber delle opportunità per dei facili vincenti...
Mi sarebbe piaciuto vedere un lieto fine per questa favola, ma così non è stato, e rispetto alle partite dei giorni scorsi le statistiche illustrano impietosamente le differenze.
Angelique Kerber b. Laura Siegemund 6/4 6/0
Al servizio, la Siegemund ha portato a casa il 42% di punti, contro il 62% di una non irresistibile Kerber. In risposta, stessa solfa. 20 punti percentuali di differenza. 38% per la Siegemund, 58% per la Kerber. Un bellissimo torneo della Siegemund, con un brutto finale. Complessivamente, comunque, questa non giovanissima ragazza merita tutte le nostre felicitazioni, perchè arrivare alla finale di Stoccarda partendo dalle qualificazioni, e battendo tre top-ten di seguito, forse non si era mai verificato.
Tafanus
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