Domanda off-topics: lo sport potrebbe essere una cosa bella, anzichè una guerra di latrati?

Il bellissimo abbraccio fra Nibali e i genitori di Chavez

Domanda: lo sport riuscirà mai a ridiventare una cosa bella, o è condannato a disgustarci e ad allontanarci, col tempo, nauseati - e mi riferisco in questo caso al tennis - da un eccesso di latrati, pugnoni, facce da rottweiler, com'on, piroette, irrisioni????

Ho ancora nelle orecchie gli orrendi com'on della kazaka Putintseva (sulla cui strada si sta avviando, purtroppo, la neo-italiana Samsonova); ho negli occhi le piroette irridenti della "Bella Ana", che per fortuna di questi tempi ha sempre meno motivi di irridere le altre; ho nelle orecchie i latrati orribili che emetteva la Kvitova quando ancora vinceva parecchio, per accompagnare il solito orrendo pugnone. Ma il tennis non potrebbe fare ciò che è stato fatto nel volley, dove ormai le giocatrici sono ammonite in caso di "eccessi di pugnoni e di pugnette"??? Cosa si può fare contro gli atteggiamenti belluini di una Serena Williams?

Ieri è arrivato un segnale di speranza, che forse illusoriamente penso possa "fare scuola". La riconquista della maglia rosa, e forse del Giro, da parte di Vincenzo Nibali? Si e no. Dal punto di vista ciclistico, Nibali ha fatto una grande cosa, ma in quasi tutte le tappe durissime c'è qualcuno che fa grandi cose, fatte di lavoro, sacrificio, sofferenza. Siamo felicissimi per l'impresa di Nibali.

Ma Nibali ha fatto qualcosa di più grande che vincere, forse, il giro. Ha dato una lezione, feroce nella sua bellezza, ai latratori ed alle latratrici di tutti gli sports.

Vinto in pratica il Giro d'Italia con una di quelle performances che fanno a volte amare questo sport, non ha mostrato i pugni agli sconfitti. E' corso a stringere in un forte, caldo, sincero, lungo, commovente abbraccio la madre di Chavez, il "collega" sconfitto sulla strada, ma mai diventato "nemico" da irridere, o verso il quale digrignare i denti. Nibali non ha dimostrato solo di essere un grande atleta, ma soprattutto un grande uomo.

E nessuno, nel mondo degli "umani", si sognerà mai di chiamare Chavez "capra colombiana"

Tafanus