
PREMESSA - Avrei preferito rispondere alle domande di UbiTennis "onsite", ma ogni tentativo di aprire la sezione "commenti" è risultato inutile. Però la sezione sembra esistere, quindi immagino che aprire ed usare quella sezione sia "difficile" (diciamo così) solo per alcuni. E poichè non ho voglia né tempo di reiterare i miei tentativi, né di bussare due volte alla stessa porta, riprendo alcune domande poste da Ubitennis, e rispondo qui, dove solo io posso decidere se "aprirmi" o meno la porta. E comincio fin dal titolo, molto gettonato in questi giorni, e citato come un esempio di ottimo giornalismo sportivo:
Perché in tanti hanno voltato le spalle a Camila Giorgi? Wimbledon ci ha forse ridato la nostra giocatrice migliore: Camila Giorgi ha fatto una partita bellissima contro Garbine Muguruza, vincitrice a Parigi e finalista qui l’anno scorso. È proprio indispensabile questo stupido ostracismo da parte del governo del nostro tennis? (Fonte: UbiTennis)
Io sono affascinato dalla asserzioni contrabbandate come domande solo perchè si ficca in mezzo qualche punto interrogativo... Come fa Ubitennis a sapere che "tanti" hanno "voltato le spalle" a Camila Giorgi? Quanti, esattamente? e con quale strumento li conta e li scheda, Ubitennis? E ancora: cosa significa, "voltare le spalle"??? Vede, Scanagatta, forse mi sfugge il senso, perchè a casa mia siamo abituati a non sposare nessuno per l'eternità, e neanche per due partite di seguito; se una giocatrice gioca bene a Parigi, diciamo che ha giocato bene a Parigi; se la settimana dopo gioca male altrove, diciamo che ha giocato male altrove. Se ad una giocatrice capita più spesso di giocare male che bene, noi ne parliamo più spesso male che bene. E viceversa, of course... Fatti riflessi in genere nella classifica, e quindi non sottoponibili ad alcun tipo di discussione.
[...] Mi sono entusiasmato per Camila Giorgi, lo ammetto. Perchè se Garbine Muguruza, finalista qui un anno fa e vittoriosa al Roland Garros avesse giocato male, beh allora sarebbe stata un’altra storia. Non avevo mai visto Camila giocare così bene e con tanta varietà di colpi; dritti incrociati stretti e liftati scavando la palla dall’erba, lungolinea di dritto come di rovescio, servizi non solo sparati con caterve di doppi falli (ne ha fatti soltanto 8); e ha spesso tirato anche battute a 3 quarti di velocità ma con l’effetto [...] (...WOW! Che varietà! ha tirato dritti e rovesci, incrociati, lungolinea... Qualchè volée, anche (dimentica?) sparata da un metro sul nastro... mai un drop-shot, mai una smorzata da fondo, ma un controtempo, mai un pallonetto, mai un affondo in slice, mai un toppone... Però ha tirato dei dritti e dei rovesci)
[...] Camila ha fatto 29 vincenti contro 30 di Garbine, e ovviamente ha sbagliato di più, 42 gratuiti contro 30, però su questo score incide il primo set penalizzante per Camila (..."ovviamente", Scanagatta??? Ovviamente una beata mazza, perchè il dato non è "ovviamente" influenzato solo dal primo set vinto dalla Muguruza, ma anche dal secondo, vinto dalla Giorgi. "Ovviamente" nel tennis i conti si fanno alla fine. E come ho scritto altrove, la Giorgi ha certamente giocato meglio che in altre occasioni recenti, ma non contrabbandiamo la partita della Muguruza come la partita della vita. La Muguruza - vogliamo dircelo? ha dato una mano e mezza alla Giorgi. Per esempio riuscendo a sprecare ben 15 palle break su 19 costruite; sbagliando tatticamente la partita inchiodandosi sulla riga di fondo contro una che oggi tirava forte e lungo, anzichè fare mezzo passo indietro, e insistere nel restare vincolata a rispondere quasi di mezzo volo (remember Cristiano Caratti, ma quello era Cristiano Caratti, non Camilo Giorgi... Giocando spesso centrale, mentre cani e porci sanno che la Giorgi, quando le fanno fare il tergicristallo, non regge a scambi superiori ai tre-quattro colpi).
[...]Insomma è stato un match assolutamente equilibrato, salvo il fatto che quando Camila ha perso il servizio nel terzo game dopo aver avuto due palle per il 2-1 (ma annullato cinque pallebreak se non vado errato) ha poi perso troppo facilmente gli ultimi tre games di servizio di Garbine [...] (...già... un "match equilibrato", vinto da una non eccelsa Muguruza con tre breaks di differenza; un match equlibrato nel quale la Muguruza ha portato a casa 19 palle break; un match equlibrato nel quale - come spiega più avanti - la Giorgi ha fatto SOLO 8 doppi falli... SOLO???? Vediamo: l'anno scorso la Giorgi è stata prima al mondo per doppi falli, con circa 10 doppi falli a partita. Oggi ne ha fatti otto - quasi quanto la pessima media dell'anno scorso - e quasi il doppio rispetto alla media-partita 2016, che è di 4,6 doppi falli a partita).
[...] Forse ha ragione – ma manca la controprova – il boyfriend e sparring partner di Camila, Giacomo Miccini, quando dice: “Se Camila avesse tenuto quel servizio probabilmente la Muguruza non avrebbe servito nei games successivi con altrettanta tranquillità [...] (...Già... lo diveca anche miqa zia: "se io avessi le ruote, sarei una carriola". Ma mia zia non ha le ruote. Coi se e coi ma non si fanno neanche le frittelle...)
[...] A questo punto il problema secondo me è soprattutto uno. Non è quello della classifica di Camila, appena n.67 [...] (sbaglia, Scanagatta... in questo momento non è 67 ma 77, con nessuna possibilità di salire ancora prima della fine di Wimbledon, e con diverse possibilità di perdere altre posizioni)
[...] perchè su essa hanno inciso troppe circostanze: gli infortuni, l’assenza dal campo di gioco, la sofferta vicenda del rapporto interrotto con la Federtennis che non può non avere turbato una ragazza di 24 anni sulle cui spalle c’è sempre stata tanta, forse troppa pressione, anche per le critiche incessanti che hanno sempre accompagnato la sua carriera, i rapporto con il padre che molti non reputano all’altezza, ma che poi ha ottenuto da Camilla risultati che una montagna di soldi federali distribuiti in maniera assai discutibile fra il centro di Tirrenia e le altre iniziative federali non ha neppure avvicinato pur avendo avuto la possibilità di selezionare in 15 anni decine e decine di ragazze [...]
(Non ci siamo. In un anno e sette mesi mi risulta che abbia avuto l'estrazione di un dente del giudizio, e un fantomatico mal di schiena. Il mal di schiena le ha causato l'interruzione di eus dettimane, che spesso si causa da sola con le sue scelte di programmazione. Infortuni??? Fanno parte del gioco, e quelli "cumulati" in carriera dalla Giorgi fanno francamente sorridere... Buon per lei, ma c'è gente che ha avuto a che fare col morbo di Lyme (Stosur), con interventi chirurgici al polso (Pennetta), con tre interventi chirurgici alle ginocchia e due al cuore (Knapp), con linfomi (Pavlyucenkova, Duval), con melanomi (Brengle), con problemi al tendine d'Achille (Vinci), conj interventi alla spalla (Sharapova)... Per piacere, RISPETTIAMO le malattie serie... Leggo che dopo questa partita, la Giorgi, attualmente senza problemi - visto che "ha giocato una partita meravigliosa", ha programmato la prossima partita fra quattro settimane. O no?)
[...] Devo anche aggiungere qui, per onestà intellettuale, che se una ragazza ha per un motivo o per un altro, qualche problema psicologico, non c’è dubbio che è molto più facile affrontare – e nella più suggestiva cornice del mondo, il centre curt di Wimbledon – un match nel quale non si ha nulla da perdere piuttosto che il contrario.
(Si dice "court", non "curt". E comunque sono gli adoratori in S.P.E. della Divina ad aver sempre affermato che la Bimba ha bisogno di platee esaltanti, e di avversarie di rango. Quali condizioni migluiori di quelle di ieri??? La n° 2 al mondo, e il centrale di Wimbledon...)
[...] Le sei vittorie di Camila contro sei top-ten dimostrano che il potenziale c’è tutto e la partita di oggi a mio avviso dimostra che tecnicamente la ragazza è ancora in fase di progresso [...] (le sei partite vinte entro i 24 anni e mezzo d'età contro top-ten dimostrano che ha raggiunto un risultato che non ha eguali fra le top player... Qualche esempio in contrario??? Tale Serena Williams ha iniziato a battere top-ten a 15 anni (e non a 21 anni e mezzo, e entro i 24 anni e mezzo ne ha battute 64, e non 6; la Muguruza - non confrontabile, perchè ha ADESSO 22 anni e 10 mesi - ha già battuto 18 top-ten; la noiosa pallettara Radwanska ne aveva battute 32; la Halpep 17. Wimbledon
[...] ci ha forse ridato la nostra giocatrice migliore: Camila Giorgi ha fatto una partita bellissima contro Garbine Muguruza, vincitrice a Parigi e finalista qui l’anno scorso. È proprio indispensabile questo stupido ostracismo da parte del governo del nostro tennis? (Vuole che continuiamo nel giochino dei confronti fatti sui NUMERI e non sugli AGGETTIVI?)
[...] Gli scettici ricorderanno che non è più una bambina, che ha già 24 anni e mezzo, ma io replico che i suoi 24 anni e mezzo sono stati anni difficili, con mille trasferimenti, mille difficoltà di ogni tipo, soldi che mancavano e che papà doveva procurarsi in qualche modo, la sorella morta, la madre sconvolta… [...]
(Un quadro commovente, ma a questo punto dovrebbe completare la spiegazione dicendoci come mai questi eventi tragici ne condizionino la carriera e il ranking che ne è espressione nel 2016, e lo abbiano fatto molto meno in date più vicine ai tragici eventi (2014 e 2015)
[...] insomma io credo che i suoi 24 anni, possono averla maturata per certi versi ma anche ritardato il suo sviluppo tecnico – con un padre che non ha mai giocato a tennis e che ha fatto miracoli per quello che sapeva, ma l’ha tenuta su con la sua incredibile dedizione – e quindi non penso che siano perse le speranze di vederla molto più in alto in classifica mondiale. È circondata, soprattutto ora che non ci sono più federales attorno, da un ambiente che l’adora, che non la mette in discussione, che vive per lei e per i suoi risultati. è un fatto importante, tutt’altro che trascurabile [...]
(Oddio... ci risiamo coi "federales"... posso ricordarle, caro Scanagatta, che il best ranking la Cami lo ha fatto durante la convivenza voi volgari federales, e che il crollo in classifica lo sta facendo adesso? Posso spingermi fino a ricordarle che è stata la Giorgi a disattendere gli accordi - raggiunti a fronte di impegni da una parte e soldi e strutture dall'altra, e non i federales?)
[...] Fino a poco tempo fa Camila si sentiva incoraggiare da Palmieri e da Barazzutti, che poi scuotevano la testa ad ogni suo errore, ad ogni scelta sbagliata. Adesso chi la sostiene può avere mille difetti, e molti ne ha, però non si può dubitare che le siano davvero vicini sempre e comunque [...]
(Vede, il compito di Palmieri - l'unico noto - non è tecnico. Palmieri è solo esperto in PR e "turismo tennistico". Nessuno ha capito mai quali siano le sue funzioni, oltre a quelle di manager degli internazionali d'Italia; il compito di Barazzutti invece è quello di CT: a volte loda (lo ha fatto) a volte "scuote la testa". Il compito di annuire ed applaudire sempre e comunque appartiene ad altri. Ai suonatori di vuvuzelas del sito Giorgi, che col loro frastuono l'hanno convinta di essere una novella Suzanne Lenglen, e di quelli come lei, che dopo anni di corrente alternata, con tendenza al peggioramento, la vede ancora ai vertici delle classifiche. Questa storia la Giorgi se la sente ripetere da mammà, da papi, da lei e da altri invasati tifosi da quando aveva 16 anni. Il risultato è che non riesce a stare decentemente in top-50)
[...] Finché era solo papà Giorgi che sosteneva che Camila sarebbe diventata una top-ten, beh si poteva pensare che fosse accecato dall’amore per la figlia. Oggi mi ha fatto effetto sentire dire a un ragazzo che conosce il tennis per – come dice lui – “avergli dedicato tutta una vita” che “Camila può ancor diventare n.1 del mondo”[...]
(Cazzo, Scanagatta! che fonte autorevole, che ha trovato a supporto delle sue tesi! Nientemeno che Giacomo Miccini, che come innammmorato cotto non può che essere obiettivo, e che inoltre è - dice lui, come dice lei - uno che "ha dedicato la vita al tennis"... sembra con scarsissimi risultati, visto che non ha ranking per gli anni precedenti il 2015, è entrato in classifica l'anno corso col 1900, ha toccato a metà anno un best ranking di 1027, e adesso naviga intorno alla 1300 posizione... Insomma, un'autorità, nel settore. Se lo dice Miccini, che diventerà n° Uno, allora lo diventerà.)
[...] Innamorato cieco anche lui? Può essere. Però al di là dei risultati ottenuti fra mille problemi fisici, familiari ed altro, Miccini è un ragazzo che ha giocato futures, che ha avuto un ranking Atp, anche se intorno ai 1000, e insomma forse ha più titoli di tanti per intravedere un avvenire ad una giocatrice [...]
(Vedi sopra)
[...] Anche le altre nostre giocatrici per raggiungere ci hanno messo anni per raggiungere eccellenti risultati: Roberta Vinci per citarne una, ma potrei ricordare che anche Silvia Farina ha ottenuto i suoi migliori risultati dai 27 anni in poi e la stessa Pennetta ha colto exploit più significativi quando ha superato quota 27 che prima [...]
(Un eccellente e non schierato giornalista ed esperto di tennis come lei, non dovrebbe fare lo sforzo di elencare anche le decine di giocatrici che i risultati di vertice li hanno ottenuti non a trent'anni ma a 16? Sono sicuro che i dati non le manchino)
[...] Insomma, prima di decretare che una tennista, perché ad oggi certamente discontinua, non può farcela a fare il grande salto, beh ci andrei cauto. Magari senza illudermi troppo perché non sono né suo padre né il suo ragazzo, però teniamocela stretta, perché dietro di lei c’è il vuoto pneumatico e perché il suo potenziale è indubbio
(... che dietro di lei ci sia il vuoto non c'è dubbio. Dal 110 della Schiavone al 300 delle newcomers ci sono quasi duecento posizioni di buco. Che dobbiamo "tenerci stretta" una quasi 80 solo perchè "dietro non c'è nessuno" è una rispettabile opinione, che comunque non trasformerebbe una 80 in una top-ten. Io spero che i "federales", in futuro, anzichè gettare nel cesso 140.000 euro più strutture e la faccia su UNA improbabile top player, usino queste risorse per aiutare a crescere le attuali adolescenti, che stanno facendo molto bene)
[...]Oggi mi è parsa, dicevo, assai migliorata anche come condotta di gara. Cosa che in passato mi aveva invece lasciato spesso perplesso [...]
(Caspita! le è bastata una partita giocata bene per far risorgere le sue certezze! Spero che in futuro, per simmetria, le basti UNA partita giocata male per farle ritornare i dubbi - ammesso che ne abbia mai avuti).
[...] Concludo dicendo che mi sarebbe piaciuto vedere oggi – se non Barazzutti cui Camila ha mostrato in più occasioni la sua più alta disistima in rapporto alle sue qualità di coach – almeno qualcuno di quei “dipendenti” della FIT che fino a pochissimo tempo fa hanno mostrato di volerle bene, di incoraggiarla, di tifare per lei, di rallegrarsi per le sue vittorie. Non è necessario essere più realisti del re, voltando tutti insieme le spalle ad una ragazzina nei cui confronti fino a poco tempo l’atteggiamento, i comportamento, erano assolutamente diversi. Forse ipocritamente diversi, ma tuttavia certamente diversi. Se la FIT, se Binaghi, hanno un contenzioso con i Giorgi, soprattutto con papà Giorgi (e a prescindere dalle ragioni degli uni e degli altri), non è proprio necessario che anche chi – medici, tecnici, fisio, accompagnatori di Fed Cup e… chi più ne ha più ne metta – non è stato coinvolto nella baruffa, debba prendersela con lei che c’entra molto poco in tutto quello che è successo proprio perché tutti hanno sempre osservato che – a dispetto dei suoi 24 anni – è sempre stato papà Giorgi a condurre le danze, a prendere le decisioni, giuste o sbagliate che fossero. Tutti dovremmo avere la personalità – soprattutto se la pretendiamo da una ragazzina di 24 anni – per non farsi condizionare dai propri datori di lavoro quando si tratta di dimostrarsi esseri umani dotati di un minimo di sensibilità. Di fatto… persone per bene. Possibile che tutti, ma proprio tutti i federales vogliano adesso così tanto il male di Camila Giorgi da rifiutarsi di seguirla, di incoraggiarla e da godere quando perde e quando scende in classifica? [...]
(Conclude, caro Scanagatta, come peggio non potrebbe fare. Intanto la smetta con 'sta storia della "ragazzina". Ha 24 anni e mezzo, e a vent'anni - come ho raccontato più volte - c'erano "soldatesse" - e non "ragazzine" - che guidavano autobotti cariche di benzina ed elicotteri da combattimento in Desert Storm. "Ragazzina" è termine molto più adatto alla Kasatkima o, se vuole stare in casa nostra, alla "ragazzina" Melania Delai, o al massimo a Jessica Pieri. La inviterei poi a ricordare che lo staff della Federtennis è pagato dalla Federtennis, risponde alla Federtennis, e non agli umori di Camila, di Sergio, e ora anche di Giacomino... Ne sentivamo la mancanza, di Giacomino...)
Mi stia bene.
Tafanus
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