Anzi no. Rimane ancora, nel tabellone juniores, Tatiana Pieri. Ma non ha un tabellone splendido, perchè se dovesse superare il primo turno (contro una inglese), si troverebbe a fronteggiare subito dopo la tds n° 1. Però tutto fa brodo, e tutto fa esperienza. Per quest'anno è andata così. La Vinci esce battuta dalla Vandeweghe, contro la quale partiva sfavorita. L'americana possiede quel tipo di tennis, fatto di gran botte di servizio, di dritto e di colpi "overhead", che sembrano ideali per quella superficie. Roberta ha giocato benino ma non benissimo, raramente ha affonfato i colpi, ha sbagliato qualche attacco di troppo, e tuttavia, delle tre giocatrici incontrate finora dalla Vandeweghe, è stata l'unica ad arrivare a palla break, e addirittura ad ottenere un break.
L'avventura italiana a Wimbledon si conclude con due uscite al primo turno (Knapp e Giorgi), due uscite al secondo turno (Errani e Schiavone) e una uscita al terzo turno (Vinci). Sul piano della classifica Roberta non cambia posizione (rimane 7°) ma guadagna 120 punti (130 in entrata, 10 in uscita).
Vandeweghe b. Vinci 6/3 6/4
Assolutamente incomprensibile la scelta (ammesso che di scelta si sia trattato) di Sara e Roberta, di giocare il doppio con due compagne diverse. Non tanto per il risultato (negativo per entrambe), ma per la mancata occasione di ritrovare i meccanismi del doppio che le hanno portate e tenute a lungo ai vertici mondiali. Rio non aspetta.
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