Napoletana, destrorsa con rovescio bimane, testarda e volitiva. Federica Sacco è nata il 20 aprile 2002 ed è diventata la prima tennista azzurra a vincere il Tennis Europe Junior Masters nella categoria Under 14 (Fonte: Federtennis)
Ha iscritto il proprio nome nell'albo d'oro del campionato europeo di fine stagione - andato in scena sulla terra rossa del Tc Rocco Polimeni di Reggio Calabria - dove figurano i nomi di fuoriclasse assoluti come Rafa Nadal o Kim Clijsters.
Quest'anno, per quanto riguarda i tornei giovanili, ha vinto a Bucarest, è stata finalista a Messina e semifinalista a Maia (in Portogallo) ed a Stoccolma. Nel suo palmares figurano già quattro titoli italiani in singolare: Under 11, 12, 13 e 14 (i primi tre bissati in doppio). Lo scorso mese di maggio ha anche "rotto il ghiaccio" con un torneo "da grandi" disputando, grazie ad una wild card, le qualificazioni del 25mila dollari di Caserta e perdendo al primo turno contro Nastassja Burnett ma senza sfigurare affatto.
PARLA LA "MAESTRA" - "La vittoria nel Masters non me l'aspettavo - ammette - alla vigilia cercavo di non pensarci troppo, di non mettermi troppa pressione. Poi dopo il sorteggio del tabellone ho visto che le più forti erano capitate tutte dalla mia parte ... ed ho pensato solo a giocare". E così le ha messe in riga tutte: la favoritissima russa Alina Sayfetdinova, la slovena Ziva Falkner (n. 4) e - in finale - l'altra russa Maria Timofeeva (n. 3). "Con le prime due ci avevo già giocato ma la Timofeeva non l'avevo mai affrontata anche se la conoscevo. E' stato bellissimo vincere: erano tutti super contenti, a cominciare da mio padre e dal maestro".
PIEDI PER TERRA E UN SOGNO GRANDE GRANDE - Ha lo sguardo deciso di chi sa quello che vuole Federica. E quello che vuole è diventare una tennista professionista: "So che dipende soprattutto da me, che ci vogliono tanto lavoro e molti sacrifici, però voglio provarci". Il successo di Reggio Calabria non le ha dato alla testa. "Il mio colpo migliore? Sicuramente il diritto. Devo però lavorare per migliorare la volée, soprattutto quella di rovescio: tiro tanti schiaffi al volo, anche quando non dovrei. Il servizio invece nell'ultimo anno è migliorato davvero tanto. Mi sento molto più sicura: prima era quasi solo un colpo per iniziare lo scambio, ora lo tiro anche per fare punto". Tornata a Napoli ha subito ripreso la scuola e gli allenamenti. "Frequento il secondo anno del liceo linguistico privato: sono sempre andata bene e sono pure un anno avanti. La mia giornata tipo? Allenamento mattutino dalle 8 alle 10.30, poi scuola e nel pomeriggio ancora tennis e preparazione atletica e per finire: compiti". Si allena sia sul veloce, al Tc Fireball, che sulla terra battuta, al Tc Parco Vanna, sempre sotto lo sguardo vigile di Lino Sorrentino suo maestro da sempre. "Il mio sogno nel cassetto? Vincere uno Slam, magari Wimbledon anche se non ho mai giocato sull'erba. Mi affascina l'atmosfera, il fatto che tutti sono vestiti di bianco e che magari a vederti c'è pure la regina ...", aggiunge sorridendo.
FIGLIA D'ARTE - La mamma, Ersilena, è stata classificata C1: il papà, Massimo, dirigente nel ramo assicurativo, è un discreto tennista ma è stato soprattutto un pallavolista da Serie A. E la "piccola" Federica ha cominciato come ... raccatapalle prima di scoprire che era più divertente colpirle le palline piuttosto che raccoglierle. "Vedevo mamma giocare e con lei guardavo i match in tv. Anche adesso quando ho tempo guardiamo insieme SuperTennis, soprattutto i tornei maschili che sono più divertenti. Il giocatore che preferisco è Federer, per il suo stile, anche se prima mi piaceva parecchio anche Nadal. Tra le giocatrici adoro Maria Sharapova: mi pare quasi che il mio gioco assomigli un po' al suo ma forse è perché vorrei che fosse così. Mi piacciono però anche Wozniacki, Bouchard e Radwanska". A parte il tennis questa bella ragazza bruna, alta ( un metro e 70 centimetri) e slanciata, ama fare tutto quello che fanno le teen-ager: esce con gli amici ("Se sono a Napoli è la cosa che preferisco"), usa parecchio il telefonino ma legge anche tantissimo (la sua passione sono i libri della saga "After" di Anna Todd). Le piace viaggiare e vedere posti nuovi: a Reggio Calabria ne ha approfittato per visitare il museo con i Bronzi di Riace. Ascolta anche tanta musica e canta ... durante i match: "Per concentrarmi comincio a canticchiare tra me e me una canzone, la prima che mi viene in mente, e continuo per tutto l'incontro ... solo che qualche volta mi distraggo e canto a voce alta ...".
L'OPINIONE DEL MAESTRO - Lino Sorrentino l'ha letteralmente vista nascere visto che mamma Ersilena giocava al Fireball: "E' tecnicamente ottima, beninteso per la sua età - sottolinea -. Ma è una spugna: non si rifiuta mai di lavorare ed imparare. Certo, ha la testa dura ma è una caratteristica delle vincenti. Ora il programma prevede un paio di settimane di "scarico" quindi tre settimane di allenamenti più intensi prima di provare qualche torneo Itf Under 18 insieme a qualche altro appuntamento del circuito Under 16". Federica non aveva ancora 5 anni quando ha preso in mano la racchetta per la prima volta: due anni dopo però già faceva sul serio. Dall'età di 9 anni è stata convocata per diversi raduni dalla Federazione e fa parte della rappresentativa nazionale. "Lei scende in campo perché deve vincere: gioca quasi meglio in partita che in allenamento" [...] "Preferisce le superfici sintetiche ma non troppo veloci. Deve essere sempre lei a comandare il gioco e stiamo lavorando molto sulla trasformazione della fase di difesa in fase di attacco. Ha leve molto lunghe quindi la rapidità di piedi non è una sua prerogativa ma in compenso il peso di palla è decisamente consistente". E poi ha un bell'atteggiamento, non solo in campo: "E' sempre molto corretta durante i match - sottolinea con orgoglio mamma Ersilena, che a Reggio Calabria non è andata ed ha visto la finale in streaming - e riesce ad accettare le sconfitte con serenità e non si esalta particolarmente quando vince". Però vincere a Federica piace, moltissimo.
...e tanti auguri a Federica anche da noi, con la speranza di poterla vedere presto in qualche ITF a portata d'auto da Milano. Jamme bbella!...
Tafanus
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