Oggi, mentre Camila Giorgi abbandona anche "quota 80", è tempo di "reminders"... Il tempo è galantuomo
Oggi che tutti i nodi del trombettismo stanno finalmente venendo al pettine, anche sui giornali un tempo inginocchiati di fronte al "Giorgismo" (malattia senile che colpisce anche giornali e giornalisti con un certo pedigree...), vogliamo riproporre un nostro articolo del 26 Gennaio 2014, sperando che serva da antidoto per i già ammalati, e da vaccino per coloro che non si sono ancora ammalati. Buona lettura.
FedCup 1963, con "tali" Margaret Court e Virginia Wade
Mi era già capitato di dovermi occupare di Stefano Semeraro de "La Stampa, per un suo articolo del 2 luglio 2012 , quando in Italia è esploso il fenomeno del "trombettismo". Perchè passi se certe sciocchezze le scrivono i trombettieri della Regina, stabilmente insediati nella sala del trono a fare la riverenza, qualunque cosa accada... Ma ero sinceramente convinto che il mestiere di giornalista fosse diverso da quello del trombettiere. Non era così. Leggiamo alcuni brani dell'articolo citato:
[...] Camila Giorgi è una sweet machine che in un giorno di fine giugno si è installata nel cuore pulsante del nostro tennis. Neppure ventunenne, bionda, leggera, incantevole come una modellina. Fuori dal campo ti ferisce con lo sguardo celeste, cuccioloso (sic), dentro ti percuote come l'otturatore di una Colt infinita che spara sempre prima che tu abbia estratto lo stupore dalla fondina [...] «Negli spogliatoi le abbiamo detto brava, ma a stento la conosciamo», ammettono in coro Schiavone, Errani, Pennetta e Vinci. «Neanche io so tanto delle altre italiane», fruscia lei in risposta. «In questi giorni ci siamo salutate, ma non si può dire che fra noi ci sia un rapporto, io vivo e mi alleno a Miami». Riavvolgere il nastro, please [...]
Il poliedrico Sergio, oltre ad una zazzera grigia ma allegra come un cespuglio, da anni coltiva un'idea meravigliosa: fare di Camila la n. 1 del mondo (sic!) «Il nostro obiettivo è quello», sorride placida, imperturbabile la ragazzina dall'aria falsamente fragile, che la settimana scorsa con i suoi 166 centimetri di energia pura ha triturato la carabiniera russa Petrova, ex n. 3 del mondo. «Penso che se continuo a giocare così il n. 1 arriverà naturalmente. Sono tanti anni che con mio padre lavoro per questo, ho fatto sacrifici ma non mi sono pesati. Non mi piace tanto studiare, andavo bene solo in Scienze, ma un diploma l'ho preso, con le amiche bene o male esco. Wimbledon? è lo Slam che mi piace di più insieme con gli Us Open. Cosa penso di fare qui? Be', vincere» [...]
A sette anni Adriano Panatta ne aveva già intravisto la stoffa, poco più tardi Bollettieri avrebbe voluto farne la nuova Sharapova. «Mi fece un'ottima proposta - sorride papà Sergio - io rifiutai perché con i figli e con il tennis non bisogna avere fretta» [...] La post-adolescente new-italian Camila, che ha posato da modella [...] Sapere come gioca la tua avversaria può aiutare, ma non è fondamentale» [...] Sergio, l'ex sparring partner, la sorveglia amorevolmente. «Il fatto che il mio coach sia mio padre - spiega lei - mi aiuta tantissimo, perché in lui posso avere una fiducia cieca». Due anni fa Camila ha osservato Francesca Schiavone vincere il Roland Garros. «è stata una bella cosa per il tennis italiano, ma non posso dire che mi abbia ispirato: è da quando sono bambina che il mio obiettivo è diventare n. 1, molto prima di vedere giocare le altre tenniste. E del resto in campo femminile non ho modelli, non ammiro nessuna» (sic!)
Ora se in qualche epoca della mia vita io avessi avallato con la mia firma un simile cumulo di sciocchezze, senza dire cosa ne penso o - peggio - avallando le sciocchezze stesse, oggi sarei qui a vergognarmi profondamente, e a tentare di far sparire questa perla di articolo dai motori di ricerca...
OGGI lo stesso giornalista prende atto della rinuncia delle "Sorelle d'Italia" a giocare il primo turno di Fed Cup a Cleveland, e ne approfitta per sparare a zero sulla FIT, così tollerante con le ragazze, mentre non altrettanto tollerante era stata coi maschietti che avevano rifiutato di giocare la Davis. Sfugge al Semeraro che l'unica volta in cui gli azzurri hanno vinto la Davis risale a quarant'anni fa, e l'hanno vinta ANCHE grazie al boicottaggio che le nazioni-guida del tennis avevano decretato al Cile di Pinochet, mentre forse le ragazze, che negli ultimi otto anni hanno portato a casa quattro volte la Fed Cup, hanno altri titoli per poter chiedere ed ottenere una pausa, per ragioni di difesa della propria classifica, e della propria salute.
...le top-player non giocano la Fed...
Come sfugge ai trombettieri - che vorrebbero ridurre la Fed Cup a competizione secondaria, non frequentata dalle top players, che questo è vero per Sharapova, le Williams, e la Russia dell'ultima finale. Nel corso degli anni (e prescindendo dalle partecipazioni strumentali delle Williams) questo è solo un piccolo elenco delle top players che hanno partecipato alla "snobbata" Fed Cup:
Billie-Jean King, Margaret Court, Chris Evert, Virginia Wade, Martina Navratilova, Steffi Graf, Arantxa Sanchez-Vicario, Conchita Martinez, Martina Hingis, Kim Clijsters, Justine Henin, Amelie Mauresmo, Svetlana Kuznetsova, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Sara Errani, Petra Kvitova, Safarova, Jankovic, Ivanovic, Kirilenko, Zvonareva, Vesnina, Petrova, Vinci, Pierce, Dementieva, Miskina, Safina, Bartoli, Hantuchova, Seles, Davemport, Capriati, Schnyder, Fernandez, Anke Huber, Zvereva, Sukova, Novotna, Casals... Mi fermo qui, altrimenti mi scappa da ridere. O da piangere.
Ma vediamo a cosa hanno rinunciato negli ultimi 10 anni le "Sorelle d'Italia", per amore della maglia azzurra, per giocare la FedCup (che per un'assurda guerra intestina fra Itf e WTA, mette la finale in coincidenza col masterino) : nel 2004 al premier di Stanford; nel 2005 a Estoril o Varsavia; nel 2006 e 2007 al premier di Pechino; nel 2008 a Parigi Indoor; nel 2009 e 2010 al masterino di Bali; nel 2011 e 2012 al premier di Stoccarda.
Che dire? nel 2009 Flavia era 12°, a 300 punti dal rientro nella top-ten (avvenuto poi nell'estate del 2010). Nel 2010 Pennetta era n° 20, ma a soli 470 punti dal rientro nella top ten (classifica molto "stretta). Nel 2011 Schiavone era 11°, a 500 punti dal rientro nella top-ten; l'anno scorso, infine, Robertina ha rinunciato al masterino, quando era a 370 dalle top-ten...
E attaccare il cervello alla presa si corrente, prima di dire sciocchezze?
Tafanus
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