Agli Ausralian Open si è consumata una sceneggiata da teatro popolare napoletano, che non onora il tennis. Roberta Vinci perde il primo set nettamente contro Vandeweghe. Roberta lo ha giocato male e col frano a mano tirato, l'americana è stata in momento di grazia col servizio. Vince 6/1 facile facile.
Il secondo set vede calare l'americana e salire notevolmente la Vinci, che si porta 4/2 con un break. E qui scatta la sceneggiata: sul 40/40 recuperato da Roberta che annulla tre palle del contro-break, improvvisamente la Vandeweghe si accascia come se fosse stata colpita da un meteorite. Si trascina quasi strisciando... alla sua panchina? No, contro i teloni di fondo, dove rimane per minuti inginocchiata con la testa a terra, e rimane li anche quando arrivano i "Soccorsi". Nessuno riesce a capire cos'abbia. Riescono a farla transitare fino in panchina, dove c'è una visita che non visita niente (manco la pressione), una lunga chiacchierata, forse una pillola, poi un time-out, poi scaduto il time-out, la "TIME" si alza tutta bella pimpante, entra in campo senza il minimo segno della terribile sofferenza, ricomincia a servire a 188 kms/h, a correre dappertutto.
Qui la Vinci sbaglia tutto. Anzichè continuare a giocare da incazzata per la evidente sceneggiata, avrebbe dovuto mantenere la lucidità mostrata fino al 4/2. Invece si disunisce, sbaglia qualche rigore a porta vuota, e su una facile palla da attaccare tira una terribile smorzata che non arriva neanche alla rete, e consegna il controbreak, e di fatto la partita, all'americana. La quale, appena fatto il punto di tie-break vittorioso, perde di nuovo le forze, si sdraia a terra con un'aria da sofferente che manco Filomena Marturano, e la Vinci, intanto che lei recitava sfraiata per terra l'ultimo atto della sceneggiata, anzichè andare a rete è andata a sedersi sulla propria panchina. Quando finalmente la Coco è resuscitata, e si è decisa ad andare a stringere la mano alla Vinci, questa ha restituito una stretta di mano in stile Camila Giorgi. Peccato, perchè era una partita che si poteva/doveva vincere con un po' più di freddezza, perchè paga un discreto debito (credo 130 punti) di Melbourne 2016, e perchè al prossimo turno avrebbe trovato una partita relativamente facile contro Parmentier, e forse un turno successivo non proibitivo contro la vincitrice di Bouchard/Peng.
Per il resto: superano il turno Seppi e Lorenzi, perde per ritiro al primo game del secondo set Vanni, perde male Francesca Schiavone contro Boserup.
SCHEDULE DI STANOTTE 17 GENNAIO
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