Come direbbe il grande Totò: "gentildonne si nasce, ed ella lo nacque". Questa foto, da lei stessa postata su Instagram (quindi immagino che ne sia orgogliosa), ritrae la Contessina Giorgi, l'Imprenditore Gameredde, e il "Maradona 'de Noantri", orgogliosi di mostrate il dito medio agli "haters" (traduzione: fuck you!), come un qualsiasi coatto della Bowery Street...
Complimenti. Ancora un piccolo sforzo, e il delizioso gruppo riuscirà a girovagare per il Bronx senza alcun problema.
Ma la cosa simpatica è che questi tre ignoranti dedicano la raffinatissima foto alla inesistente categoria degli "haters". Un termine poco sentito (alla lettera: odiatori professionali) prima di addentrarmi per un certo tempo (poi per fortuna sono stato "bannato", dopo che lo avevo già fatto da solo...) nel Sito delle Meraviglie della Contessina Camila Giorgi.
Attenzione, Contessina... Si comincia col ficcare il dito medio nell'orifizio anale di un supposto "hater", e ci si ritrova col dito medio conciato come si può osservare nella fotina a destra...
Poi può succedere che, distrattamente, si usi lo stesso leggiadro ditino (dimenticandosi di lavarlo e disinfettarlo per mezz'ora) per scaccolarsi, con effetti igienici, estetici ed olfattivi devastanti.
Non sarebbe bello! Specialmente ove si consideri che l'immagine costruita addosso a Lei, Contessina, dalla folta categoria dei "non-haters", è quella di una leggiadra beltà... Alcuni sono arrivati ad assimilarla a "Lolita", la dodicenne protagonista del libro di Nabokov, ignorando che Lolita non aveva 25 anni, ma 12. O forse lo sapevano, ma avevano scambiato l'età anagrafica con l'età mentale...
E ignorando che Lolita non aveva le gambe alla cavallerizza, non aveva le borse sotto agli occhi, non aveva i denti bisognosi di non rimandabile "macchinetta", e non era affetta da "prognatismo facciale"...
Ma ora spendiamo due parole per definire la categoria degli "haters" secondo la semantica (perfettibile) dei "non-haters": dicesi "hater" chiunque non si allinei pubblicamente, senza se e senza ma, ai "canoni giorgiani", che possiamo così riassumere:
- Lacami è la più brava tennista al mondo. Forse solo la miglior Serena Williams potrebbe averne ragione.
- Lacami è la più bella. Leggiadra, è necessario dedicarle madrigali e sonetti in rime bacate.
- Lacami è l'unica tennista le cui partite meritino di essere guardate.
- Lacami serve abitualmente a 207 kms/h
- Lacami gioca come Agassi, solo che - a differenza di Agassi - sa giocare anche le volées
- Lacami sarà presto una top-five
Chiunque osi, in un momento di distrazione, mettere in forse anche solo uno dei punti elencati, viene iscritto immediatamente ed irrevocabilmente nel libro nero degli haters.
Ebbene si, lo confesso... Dopo aver scritto benissimo della Contessina Camila Giorgi quando ancora non esisteva la categoria dei "lovers", ho iniziato a scrivere qualcosa in dissenso quando questa categoria ha preso a crescere come una metastasi. Sempre più diffusa, sempre più ottusa, sempre più cretina (ma anche - e gliene siamo grati) sempre più produttrice di buon umore).
Noi "haters" siamo grati alla Contessina: è vero, come tennista "ha ballato una sola estate", ma come produttrice di "cosmicomiche" - soprattutto per merito dei suoi "lovers" - non si è fatta mancare niente (e gliene siamo grati). Ora la Contessina ha aggiunto al suo repertorio il "dito medio", in puro stile "Daniela Santanché"... Ma nella loro crescita professionale e umana sia la Contessina che la Onorevola" hanno avuto illustri predecessori... Cosa dico... predecessori??? No! Addirittura dei "primati!
POST SCRIPTUM - La Contessina di Macerata e Calenzano, l'imprenditore Gameredde e il calciatore di punta (e di tacco) Maramaronna non abusino della lingua inglese. Lo "hate" (da cui "haters") è un sentimento profondo, faticoso, che usiamo con moderazione, e solo su cose e persone serie, che "meritano" il nostro odio: i Trump, gli Hassad, l'Isis, il terremoto di Amatrice...
"Hate" per la Contessina e il suo ridicolo clan??? Andiamo... siamo seri... Questo clan non merita sentimenti impegnativi come l'odio. Basta ed avanza un sano sarcasmo... Chissà perchè, ho come un'impressione che i veri "haters" siano loro, adesso che vedono affievolirsi consensi, simpatie, risultati, speranze. E forse, giustamente, ci ritengono corresponsabili dell'assottigliarsi delle schiere dei "lovers.
Se così fosse, ne saremmo lieti e orgogliosi. Siamo sempre stati, nello sport e in politica, nemici implacabili del cazzarismo.
Tafanus
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