Non un solo pezzetto d'azzurro passa il turno.
Perdono Seppi, Napolitano e Mager (con qualche giustificazione Mager, che perde per ritiro al terzo dopo che da metà del secondo set aveva iniziato ad avere problemi di crampi, e Napolitano per ragioni di gerarchie). Non grandi giustificazioni - anche se non posso giurarlo, non avendo visto la partita - per Andreas Seppi, opposto ad un Almagro in sedicesimo.
Perde male Sara Errani, facendo un mare di gratuiti,e giocando con scarsa lucidità tattica, contro una Cornet che ha giocato bene, ma ha anche offerto occasioni non sfruttate.
Perde Deborah Chiesa da Lesia Tsurenko, ma brava Chiesa: fra lei e la Tsurenko ci sono 400 posizioni di differenza in classifica. Per quasi un'ora sembra che la 41 sia Chiesa, e la 430 Tsurenko. Chiesa si porta avanti nel primo set di due breaks, ma nel momento di raccogliere ciò che ha seminato si irrigidisce, diventa troppo prudente e poco incisiva. La Tsurenko cresce, favorita da una Chiesa che perde incisività in tutti i colpi (a cominciare dalla prima di servizio). Da quel momento, la partita non ha storia. Chiude Tsurenko 7/5 6/2, e paradossalmente è il segnale migliore che arriva in tutta la giornata, perchè molte giovani ragazze battono in genere Chiesa, quindi forse possiamo contare su un nucleo di ragazze che se verranno "liberate" dai 15.000%, ed aiutate a frequentare tornei e giocatrici di rango più elevato, potranno crescere sia tecnicamente che psicologicamente.
Domani Roberta Vinci incontra colei che proprio a Roma l'ha sconfitta nel 2014, ma possiamo sperare. La Makarova non è quella del 2014, e neppure la Vinci, per molti aspetti, lo è. Il campo non sarà il Grand Stand, ma il Pietrangeli, che in genere regala agli italiani un "calore ravvicinato", che si sente e si tocca. Partita di Vinci: secondo incontro sul Pietrangeli (e voglio sperare su Supertennis), dove si inizia alle 11:00. Quindi partita di Roberta intorno alle 11:30
In bocca alla balena
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