Qualche giorno fa avevo segnalato come Ubitennis avesse dedicato alla "dopata ai tortellini" Sara Errani la più lunga, pletorica, inutile, noiosa rassegna stampa nella quale mi sia mai successo di imbattermi. Una decina di articoli tutti uguali, e tutti copincollati uno dall'altro, e neanche per sunto o link, ma proprio articoli integrali. Una antologia. Quel post, quando qualche giorno dopo l'ho cercato, era misteriosamente sparito.
In compenso, un paio di giorni dopo è apparsa una articolessa di Ubaldo Scanagatta in versione "qui lo dico e qui lo nego". Formato valzer: due colpi al cerchio e un colpo alla botte. Questa articolessa di Scanagatta l'ho riportata quasi integralmente il giorno 10 agosto. Chi volesse deliziarsi ancora, lo trova A QUESTO LINK
Ma non è mia intenzione sottoporvi di nuovo a questa tortura. Vorrei emarginare solo un piccolo campione delle accuse a Sara e Davide Errani di questo giornalista col vespino, pregandovi di confrontare le accuse agli Errani, con quello che SARA ha detto. Scanagatta accusa Sara, fra le altre nefandezze, di aver accomunato TUTTI i 35 giornalisti presenti alla conferenza in un unico fascio. Quello che segue è un passaggio testuale (quindi lo metto per chiarezza in corsivo), dell'articolessa ultima di Scanagatta;
"[...] ACCUSE UN PO’ MOLTO GENERALIZZATE (da più parti) - Nel momento in cui Sara dice “voi tutti” e in cui Davide dice “vergognatevi” incappa nello stesso errore che rimprovera ai giornalisti che scrivono genericamente “che tutti coloro che prendono l’etrozolo sono stati sanzionati perché dopati volontari”. Mi spiego: non si può coinvolgere tutti, 35 giornalisti presenti (e non), facendo di ogni erba un fascio. Si deve saper distinguere. Da una parte e dall’altra, con la dovuta invocata professionalità. E anche con i toni più giusti. Facile invocarli, forse, da chi non sia emotivamente coinvolto come gli Errani, però – anche a seguito di quell’equivoco sopra descritto e in arte da loro stessi originati (Davide?) – non mi sarebbe dispiaciuto riscontrare un maggior equilibrio. Non mi pare che ci sia stato – salvo mi sia sfuggita qualcosa – chi abbia ironizzato sul tumore della mamma di Sara, quindi il grido “vergognatevi” di Davide a me è parso fuori luogo e un tantino arrogante. Credo che quasi nessuno debba vergognarsi di alcunché… ripeto, salvo che mi sia sfuggito qualche intervento. Tuttavia una certa tensione emotiva resta comprensibile. Che poi i social siano una fabbrica di insulti e cattiverie beh non dovrebbe sorprendere. Personaggi pubblici, quali sono non solo politici, attori, ma anche gli sportivi non dovrebbero nemmeno leggere ciò che viene scritto su di loro, soprattutto se le critiche li feriscono tanto [...]"
L'ascolto della conferenza come Sara l'ha rilasciata (e non come Ubaldo vorrebbe che l'avesse rilasciata per poi poterla massacrare) evidenzia delle differenze sostanziali. MAI Sara ha accusato TUTTI i giornalisti, ma in più passaggi della conferenza stampa ha usato espressioni del tipo "alcuni di voi", "una parte della stampa", eccetera. Insomma, ha fatto proprio quei "distinguo" che il brillante giornalista col vespino la accusa di non aver fatto.
A scanso di arrampicate sui vetri (Scanagatta è stato già costretto a farne una dopo la lezione impartitagli dagli Errani su "tetrazolo" e "anastrozolo" - e non su l'inesistente "l'etrazolo" del "giornalista ad orecchio" - che Scanagatta aveva preso senza controllare dai "web-idioti") pubblico il filmato della conferenza stampa (dura una decina di minuti), in modo che ognuno sappia dalla Errani e non da Scanagatta cosa abbia realmente detto la Errani:
Caro Scanagatta, nei suoi precedenti articoli lei ha parlato di "web-idioti", senza neanche avere il buon gusto di citare l'autore di questo neologismo. Ecco, vede... Ci sono i web-idioti, e ci sono i web-imbroglioni, che denigrano le persone attribuendo loro frasi che sono l'esatto contrario di quelle pronunciate. E, purtroppo per lei, oggi esistono archivi elettronici, facilmente reperibili, e non smentibili dal primo scannagatte che decide di infangare l'immagine di qualcuno. Magari come "effetto secondario", ma non minore, della propria avversione alla FIT, che ha difeso giustamente Sara Errani.
Purtroppo il web non è fatto solo da web-idioti, ma anche da web-disonesti.
Tafanus
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