L'etica a due velocità - Ci ha messo un attimo, la Sharapova (che ha fatto uso per dieci anni di una sostanza "truccante", e che ha continuato ad usarla anche dopo le numerose informative della sua proibizione) a tornare nelle zone alte della classifica, a botte di WC. L'esempio peggiore è venuto dall'Italia, che non solo si è affrettata a dare una WC alla dopata di lungo corso, la ne ha fatto quasi il simbolo degli Internazionali d'Italia, con tanto di cerimocia al Colosseo. Disgustoso. Quasi tutti gli altri tornei hanno seguito l'esempio, con le sole, lodevoli eccezioni di Roland Garros e Wimbledon. Tornei seri. Alla richiesta di WC hanno risposto: son se ne parla nemmeno.
Diverso il trattamento riservato alla "dopata" Errani, rea di aver ingerito un decimo di pillola di tetrazolo della madre. Nessuno gliel'ha offerta, e a nessuno l'ha chiesta, la WC. Si è messa a giocare le sue qualificazioni, questa settimana, prima di uscire battuta da una lodevolissima Sabalenka ha giocato e vinto sei partite in singolare, e ha raggiunto la finale in doppio.
Ma c'è una notizia che nessuno ha dato (non l'ho sentita, su Supertennis, dove peraltro hanno trattato il ritorno della Sharapova come l'arrivo della Zarina di tutte le Russie): con molta modestia, senza far rumore, dopo la finale di doppio di domani Sara non lascerà la Cina, ma giù lunedì giocherà un ITF da 60.000$ a Sazhau, e la settimana successiva un altro 60.000 a Linzhou. A nessuno ha chiesto niente, nessuno le ha regalato niente. Brava Sara. Sei un esempio per ciò che resta dello sport pulito.
Un'altra notizia che non ha colpito nessuno: la settimana del 23 una certa Signora Schiavone giocherà un ITF da 80.000 dollari a Macon (USA). Le nostre tenniste migliori (quelle che hanno costruito per un decennio l'immagine di un'Italia tennistica vincente) non chiedono: prendono il trolley, e non si vergognano di "ricominciare dagli ITF.
Altre (ricordate?) erano felicissime di essere entrate in una "scuderia" che avrebbe fatto piovere WC a catinelle sulla Divina Nullafacente. E' finito che di WC ne è arrivata UNA. Schiavone, Pennetta, Errani, Knapp non hanno mai fatto le accattone, e quando hanno avuto problemi hanno ricominciato a camminare con le loro gambe, senza ricorrere all'accattonaggio molesto. Sono risalite coi loro mezzi: Schiavone e Pennetta da 160/170; Errani da 280; Knapp addirittura da circa 600.
Complessivamente una brutta settimana, salvata solo da Sara Errani. La N° UNO d'Italia questa settimana ha dato buca a Linz, senza avere neanche il buongusto di cancellarsi un minuto prima che fossero pubblicati i tabelloni ufficiali, che sono stati poi revisionati in tutta fretta. Anche questa settimana, fino a ieri compariva nella entry-list di Lussemburgo, dove non sarà presente. Da lunedì sarà ancora N°UNO d'italia (WOW), da n° 82 al mondo, ma è tutta contenta del suo nuovo status.
Per la cronaca: se la Divina fosse una giocatrice della Repubblica Ceca, col n° 82 al mondo non sarebbe la n° uno del suo paese, ma la n° 7. Chi si accontenta gode (per la serie "consolamose 'cò l'aglietto")
Buoni segnali, finiti male, per la Ferrando: opposta al promo turno delle quali alla rinata Schnyder, è andata sotto 2/5 al primo set 2/5, ma è riuscita poi ad infilare 5 games consecurtivi, e a vincere il pri,o set 7/5. Nel secondo set dev'essere successo qualcosa, perchè è partita subito con un parziale si 0/3, e 0 punti su 12. Poi ha dato qualche segnale di maggior resistenza, ma ha ugualmente perso 0/6 il secondo set, e nel terzo, partitia di nuovo con un parziale di 0 punti a 4, si è ritirata. Resta il fatto che finchè non ha avuto un probabile problema fisico, ha dimostrato di poter giocare alla pari con Patty Schnyder.
Male Jasmine Paolini. Partita bene (4/1) ha poi "sciolto", ed ha finito con perdere in due set. Peccato, perchè la sua avversaria era alla sua portata.
Georgia Brescia raggiunge le semifinali al 25.000 portoghese, ma si ritira sull1/1 del primo set contro Khromacheva. Problemi fisici.
Tafanus
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