Roberta Vinci giocherà anche nel 2018. Fino allo scorso fine settimana la tennista tarantina non aveva ancora preso una decisione definitiva, ma valutava se era giunto il momento di chiudere una carriera ricca di soddisfazioni o se ci sono i presupposti per proseguire per un’altra stagione (di Monica Tola - Tennis Circus)
Il 2017 di Roberta Vinci è stato avaro di soddisfazioni. Tra infortuni, sorteggi non proprio fortunati (Coco Vandeweghe al primo turno agli Australian Open o Sloane Stephens al primo degli Us Open), partite che potevano segnare una svolta e perse a un passo dai festeggiamenti, come quella di Madrid contro Simona Halep nella quale Roberta era stata avanti 5-2 e a due punti dal match nel terzo set. Non gioca un incontro da Wuhan e si è cancellata dai tornei di Pechino e Lussemburgo nei quali era in tabellone principale. Un fine estate che ha riservato anche la separazione dallo storico coach Francesco Cinà e di fatto ha chiuso una collaborazione vincente dalla quale sono scaturite alcune tra le pagine più belle per la storia del tennis italiano. Su tutte, la straordinaria partita giocata contro Serena Williams che ha permesso a Roberta Vinci di staccare il pass per la finale agli Us Open 2015. Ma il fatto che si alleni con continuità a Milano con Lorenzo Di Giovanni, che già la seguiva prima dell’ufficializzazione della fine del sodalizio con Cinà, lascia intendere che l’addio al tennis è rimandato.
I DUBBI DI ROBERTA – Staccare la spina dalle pressioni, gli allenamenti, i ritmi frenetici, dopo tanti anni nei quali il quotidiano, i progetti per Roberta sono stati esclusivamente in funzione del tennis o concedersi e concederci un’altra stagione per prendersi ancora qualche soddisfazione? Questo è stato il nodo da sciogliere. E Roberta Vinci lo ha esternato in una intervista concessa nel fine settimana a una emittente televisiva pugliese: “Mi sto ponendo qualche domanda e a breve comunicherò la mia decisione”, ha spiegato la giocatrice tarantina, che entrando nello specifico ha aggiunto: “Ho avuto tantissimo, ma ho una età e devo valutare se lasciare e godermi spaccati di vita che vadano oltre il tennis o se andare avanti per prendermi qualche altra soddisfazione”.
L’ENNESIMA SFIDA – Alla fine ha prevalso l’amore per lo sport e la determinazione di rimettersi ancora in gioco e in discussione da parte di Roberta Vinci. Per la gioia degli appassionati di tennis che erano quasi rassegnati all’idea del ritiro. Gli scenari sono completamente diversi rispetto a dodici mesi fa, quando Roberta si era trovata a fronteggiare gli stessi interrogativi. Allora concluse il comunicato che confermava la sua presenza anche nel 2017 scrivendo “Ci vediamo in Australia”. Essere in top 20 le assicurava l’accesso diretto in main draw per Brisbane, Sydney e gli Australian Open. Attualmente, Roberta è numero 117 Wta e per competere a quei livelli dovrà passare attraverso le qualificazioni o cercare di ottenere qualche wild card, con lo spettro dei sorteggi che già al primo turno potrebbero riservarle avversarie insidiosissime. Ci sarebbe anche la possibilità di riguadagnare terreno disputando qualche torneo minore. Roberta ha da difendere i quarti di finale a Brisbane, quelli di San Pietroburgo (torneo Premier vinto nel 2016) e, più avanti, i quarti a Maiorca. Le pressioni, sotto questo aspetto, sono decisamente inferiori rispetto alla stagione scorsa e questo potrebbe essere un punto a favore di Roberta che avrebbe la possibilità di giocare libera dal dover bissare i risultati e quindi esprimere con maggiore serenità il proprio splendido tennis. La storia di Angelique Kerber è l’emblema di quanto le aspettative, il dover ripetere le prestazioni di un anno prima per non precipitare in classifica possano essere devastanti. Considerazioni, queste, che Roberta avrà certamente fatto. Il resto lo vedremo in corso d’opera, come la programmazione o la scelta del coach e Roberta già nei tornei americani, prima dell’ufficializzazione della fine del sodalizio con Francesco Cinà era seguita da Lorenzo Di Giovanni. E con Di Giovanni ha continuato ad allenarsi.
Da questo confortante post di Monica Tola, si evincerebbe che il rientro di Roberta per la stagione 2018 sia praticamente una cosa certa. Io nutro qualche scaramantico dubbio (essendo la Vinci una giocatrice unica e irripetibile), e dato il brutto finale di stagione 2017, ma per una volta spero ardentemente di sbagliarmi. In fondo, da qui a metà giugno ha un debito complessivo di 440 punti circa, e quindi può giocare, come scrive Monica, con una certa tranquillità
Tafanus
Scritto il 30/11/2017 alle 23:51 | Permalink | Commenti (2)
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29/11/2017
Un Dicembre naturalmente povero di tennis
Non ce l'ha fatta, purtroppo, Isabella Zade ad avanzare nel main del Gade1 in USA. Peccato, perchè avrebbe potuto prendere bei puntini.
Intanto è uscita la "programmazione" della Giorgi, Numero Uno d'Italia. La Divina si è presa un altro mesetto sabbatico. Inizierà infatti con l'anno nuovo, a Shenzhen. Naturalmente la programmazione annunciata prevede quattro settimane di tennis in un mese. Questo l'annuncio sulla Fogna:
Dopo un lungo stop, Camila è finalmente pronta a tornare in campo. Il programma di gennaio della numero 1 d’Italia prevede:
- il torneo di Shenzhen, in Cina, dove dovrà difendere la semifinale raggiunta dodici mesi fa;
- il torno di Hobart, in Australia, dove non giocò un anno fa, ma nel 2016 arrivò ai quarti di finale;
- il primo torneo del Grande Slam stagionale, gli Australian Open.
Dopodichè sorgono, e non ad opera dello "hater" Tafanus, i primi dubbi su questa "programmazione". Facciamo parlare i "non-haters":
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by lucio - 29 novembre 2017 - Sembra almeno strano che dopo averci comunicato che giocherà ad Hobart poi non la troviamo tra le alternative…… ("alternates", Lucio, alternates) forse mi sfugge qualcosa o le idee sono effettivamente confuse. Forse era meglio non scrivere nulla.
- by Fabblack - 29 novembre 2017 - Strano, molto strano... Camila non figura nelle alternates di Hobart dove sono indicate Parmentier e Brengle che la seguono in classifica...
E così, tanto per fare una cosa nuova, anche quest'anno la "programmazione" della "Ggiovane Tennista Italiana" (che fra quattro settimane entrerà dei 27 anni) comincia sotto il segno delle sòle...
Sfugge al sottoscritto perchè lagami, - che per ammissione del suo sito - ha superato i suoi problemi fisici (...un terzo di anno per un tennis-elbow???...) abbia snobbato il 100.000+H di Dubai, che inizia l'11 dicembre, che ha una entry-list che molti 125K invidiano, e che comunque ad una "vincitrice quasi certissima" avrebbe portato 150 punti: quaranta punti in più del debito Shenxhen di un anno fa.
Ma parliamo di cose serie: pubblichiamo in calce le entry-list di Dubai, dove fra main e quali figurano quattro giocatrici italiane:
Questa invece la entry-list di Shenzen:
9 Konta, Johanna
16 Sevastova, Anastasija
27 Peng, Shuai
37 Cirstea, Sorana
39 Bacsinszky, Timea
45 Wang, Qiang
48 Siniakova, Katerina
52 Sakkari, Maria
56 Babos, Timea
62 Pliskova, Kristyna
70 Riske, Alison
71 Maia, Beatriz Haddad
78 Niculescu, Monica
79 Giorgi, Camila
91 Duan, Ying-Ying
94 Zheng, Saisai
101 Buyukakcay, Cagla
111 Rodina, Evgeniya
114 Zhu, Lin
115 Golubic, Viktorija
116 Halep, Simona
160 Jankovic, Jelena
170 Pironkova, Tsvetana
218 Zhang,Kai-Lin
247 Kucova, Kristina
292 Shvedova, Yaroslava
421 Voskoboeva, Galina
494 King, Vania
507 Friedsam, Anna-Lena
519 Radwanska, Agnieszka
Ho fatto un conticino, sulla base degli H2H, abbastanza sconfortante per coloro che danno già per scontato che la Divina a Shenzhen non farà meno della semifinale; e altre considerazioni varie: la Giorgi ha due probabilità su tre di uscire al primo turno, e il 90% di probabilità di non raggiungere il terzo.
-a) L'anno scorso ha fatto la semifinale a Shenzhen, ma in seguito non ha fatto altro che disastri, e dal primo turno degli US Open non tocca palla (però tocca il pallone: a Lucca).
-b) Da "guarita", disdegna - nonostante il disperato bisogno di punti - il 100.000+H di Dubai, che giocatrici migliori di lei giocano senza problemi (se le dovessero uscire quasi tutti i punti di Shenzhen la N° Uno d'Italia piomberebbe verso la 100° posizione.
-c) L'anno inizia con le solite ambiguità sulla programmazione. Come hanno notato persino alcuni fra i più rumorosi trombettieri, in programmazione ci sarebbe Hobart. Peccato che nelle entry-list non ci sia la Giorgi, neanche fra le alternates...
Tafanus
Scritto il 29/11/2017 alle 15:37 | Permalink | Commenti (3)
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25/11/2017
Teniamo d'occhio Isabella Tcherkes Zade... Forse ci sorprenderà
Non sono riuscito a decifrare il significato del suo cognome. Non trovo scritto da nessuna parte se sia nata in Italia, o dove... Probabilmente potrebbe appartenere alla seconda generazione di una copia straniera in toto o a metà (ma è solo una curiosità, non che la cosa sia importante).
Isabella è una bella ragazza di 17 anni, che ha iniziato a giocare abbastanza tardi, rispetto agli standars odierni: a 11 anni. Non ha giocato alcun torneo per 9 mesi (da agosto 2016 ad aprile 2017 inclusi), ma da maggio ad oggi è andata di corsa.
In singolare ha vinto 29 incontri, e ne ha persi 7: un rapporto W/L di 4,14 non è da tutte, e non è da tutti i giorni. Ancora meglio ha fatto in doppio: 16 vittorie e 2 sconfitte. Uno spaventoso rapporto W/L pari a 8! Si è regalata anche un filotto di 12 partite di doppio vinte consecutivamente. In calce, forse il grafico rende meglio l'idea di cosa abbia fatto in sei mesi e mezzo:
Oggi Isabella inizia in Florida, nel torneo Juniores Grade1 "Eddie Herr International", che si svolge presso la IMG Academy di Nick Bollettieri, il torneo di qualificazione, e lo inizia da tds n° 8, in un ottavo di tabellone non proibitivo, sulla carta, non avendo sulla sua strada teste di serie meglio piazzate di lei (che attualmente è n° 250 nella classifica juniores)
La nota di colore: Isabella, col suo cognome non certo facilissimo da memorizzare, ma con un nome di battesimo bello e facile, incontra al primo turno una ragazza dal cognome facile (Companion), ma con un nome di battesimo che le è stato affibbiato evidentemente da genitori sadici, che vogliono impedire a chiunque di chiamarla per nome. Che ci crediate o no, l'avversaria di primo turno di Isabella si chiama...
Kaheaokaleonahenahemaikalani
...e ora provate ad immaginare un giudice di sedia, che normalmente chiama le atlete per nome di battesimo, che debba rivolgersi a questa ragazza... C'è un rischio concreto che a fine incontro abbandoni il mestiere di arbitro, e si faccia ricoverare in una clinica psichiatrica. Ma neanche la disgraziata portatrice di questo nome può essere considerata esente da rischi...
Tafanus
Scritto il 25/11/2017 alle 14:24 | Permalink | Commenti (8)
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20/11/2017
Jana Novotna, una grandissima tennista di tempi non lontani, muore a 49 anni, distrutta da un tumore
It is with deep sadness that the WTA announces the passing on Sunday, November 19, of Jana Novotna, the former WTA World No.1 doubles and No.2 singles champion. After a long battle with cancer, Jana died peacefully, surrounded by her family in her native Czech Republic, aged 49.
Known for her brilliant, athletic game, Novotna won 24 WTA singles titles in 14 years on the professional women’s circuit, along with 76 doubles titles. Having reached the Wimbledon singles final twice previously, she famously defeated the Frenchwoman Nathalie Tauziat to win the title in 1998. She also won the WTA Finals in 1997.
Altogether, Novotna won 17 Grand Slam titles, including 12 in doubles and four in mixed doubles. She was a three-time Olympic medalist and a member of her country’s victorious Fed Cup championship team in 1988.
Inducted into the International Tennis Hall of Fame in 2005, her career successes made Jana Novotna an inspiration to those who knew her and to many up and coming WTA players on the professional women’s tennis circuit. In more recent years, she made the transition into professional coaching.
Steve Simon, WTA CEO, said: "Jana was an inspiration both on and off court to anyone who had the opportunity to know her. Her star will always shine brightly in the history of the WTA. Our condolences and our thoughts are with Jana’s family."
La dolce Jana, dopo la vittoria di Wimbledon
Scritto il 20/11/2017 alle 18:03 | Permalink | Commenti (1)
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14/11/2017
WTA Taipei: bella partita della Cabrera, o brutta partita della Errani?
Questa volta non posso rifugiarmi dietro l'alibi del "non giudico le partite che non ho visto", perchè ho messo la sveglia alle 4 di notte ed ho seguito l'incontro sullo streaming della WTA. Probabilmente entro domattina caricherò l'incontro su youtube, così forse qualcuno potrà aiutarmi a capire. Il primo set mi aveva lasciato ben sperare. Poi l'andamento della partita è cambiato. Non di colpo, ma un po' alla volta...
Lizette Cabrera b. Sara Errani 3/6 7/5 6/2
Nel primo set, aprtita pari fino al 3 pari. Poi tre games di seguito (con un break) di Sara, che ha incamerato con una certa semplicità oil set.Sara 61% di punti fatti al servizio, Cabrera 58%.
Il secondo set inizia bene per Sara: 270, con un break confermato. Poi, per un pezzo, nella Errani si è spenta la luve (o si è accesa quella della Cabrera?). Fatto sta che la Cabrera ha inanellato un parziale devastante di 16 punti a 3, che l'hanno portata da 0/2 a 4/2. Sara si è riportata a 4/4. poi a 5/5. poi ha perso 5/7.
Terzo set senza storia: 6/2 per Cabrera.
Impressioni? Sara è sempre su eccellenti prestazioni in termini di prime di servizio, ma ne ha migliorato velocità e profondità; ma dall'altra parte questa ragazzina diciannovenne è stata estremamente solida in risposta, e nell'ultimo set ha fatto meglio di Sara al servizio. Non so che dire: Sara ha fatto un numero di gratuiti alto, facilitato dalla estrema solidità di questa tranquilla ragazzina, che reggeva tranquillamente agli scambi prolungati, anch intensi, con qualcosa in più di Sara: è stata quasi sempre la prima ad uscire dallo schema preferito di Sara (scambi lunghi sul rovescio, da sinistra), con lungolinea vincenti.
Ma c'è qualco sa di ancor più preoccupante: Sara ha goduto di tre coaching, dopo i quali non è cambiato nulla. Non ha MAI o quasi usato le sue armi micidiali d'antan (ad esempio le palle smorzate. Ho docuto aspettare metà del secondo tempo per vederne le prime. Ne ha giocate tre (di cui due vincenti), e poi ha smesso di giocarle. Idem con palle alte difensive (dei quasi-pallonetti): anche di questi ne ha giocati tre, di cui due vincenti, perchè la giovanissima Cabrera non ha nello smash iol suo punto di forza, e poi niente più. Il 99% della partita si è ciocata su scambi lunghi e sul ritmo. Mi chiedo cosa le abbia suggerito di fare il suo nuovo/vecchio coach, e mi chiedo se Sara lo abbia fatto. Sara, campionessa di inventiva, ha giocato in modo assolutamente prevedibile, e la Cabrera, solidissima nel palleggio, ha ringraziato e raccolto.
Per inciso: questa giovanissima ragazzina (19 anni) quest'anno ha già preso gli scalpi di Brady 90, Boserup 85, Doi 42, Kontaveit 41, e di Sua Maestà Wozniacki 9. Teniamola d'occhio.
Tafanus
Scritto il 14/11/2017 alle 16:19 | Permalink | Commenti (1)
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12/11/2017
Ultima settimana WTA: wild-cards a due italiane che hanno onorato il tennis: Sara Errani e Francesca Schiavone
Scritto il 12/11/2017 alle 23:47 | Permalink | Commenti (0)
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Piccole Italiane fanno collezione di vittorie in ITF
Questa settimana c'erano in giro per il mondo 9 tornei ITF minori (da 15.000 $). Erano "minori" per le italiane, ma lo erano anche per le loro avversarie. Ebbene, le nostre ragazze hanno vinto tre di questi tornei, e hanno giocato la finale in un quarto torneo:
Sharm el Scheikh - L. Bronzetti b. J.Wachaczy(1) 6/1 6/2
Ortisei - F.Di Sarra b. A.Silich(5) 6/1 6/3
Hammamet - G.Sanesi(4) b. M.Benoit(3) 6/3 6/0
Beni Mellil - V.Kan(6) b. F.Arcidiacono(5) 6/3 6/7 6/1
Da domattina sono in campo Sara Errani al 125K di Taipei (giocherà anche la settimana prossima a Honolulu), e Georgia Brescia dovrebbe essere in campo, come tds n° 3 - al 60.000+H della Toyota, in Giappone. Non si hanno notizie (neanche attraverso la Sciarelli) della Numero Uno d'Italia
Scritto il 12/11/2017 alle 19:55 | Permalink | Commenti (0)
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11/11/2017
ITF dell'11 Novembre 2017 - Italiane in gara
L'evento più significativo, già menzionato da Paolo Angella, è stato il Torneo Jr. U18 Grade5 di Cipro. Ottima prova delle nostre giovanissime sia in singolare che in doppio.
Main Draw Singolare
In singolare buona prova della Mariani, che arriva ai quarti senza incontrare ostacoli proibitivi, ma dai quarti alla semifinale arriva battendo la tds n° 6. la polacca Werzbowka.
Ottima prova delle quattordicenni in un mondo di diciottenni. Eleonora Alvisi (meglio nota come "la nipotina") raggiunge i quarti di finale, eliminando al secondo turno la tds n° 1 Louka, Meno fortunata Matilde Paoletti, che trova al secondo turno la TdS n° 2 Kallstrou, che avrebbe poi vinto il torneo (forse anche per il favore che le ha reso Eleonora eliminando dalla scena la tds. n° uno).
Main Draw Doppio
La coppia "all-italians" delle "Matilde" (Marani e Paoletti) arriva alla conquista del titolo, mentre si ferma alle semifinali Eleonora Alvisi, in coppia con la ukraina Datsenko (ma non prima di aver sgomberato la strada delle amiche italiane dall'ostacolo della coppia tds n° 2 Kallstrou/Kostromitina.
Tafanus
Scritto il 11/11/2017 alle 21:44 | Permalink | Commenti (0)
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Grade 2 Raanana, Israel (11 novembre 2017)
Zeynep Ernan b. Melania Delai 6/3 6/4
Scritto il 11/11/2017 alle 16:26 | Permalink | Commenti (0)
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10/11/2017
ITF 100.000 Tokio - Georgia Brescia ha perso: brava Georgia
Titolo volutamente paradossale. Georgia era rientrata al tennis la settimana scorsa, dopo uno stop per un serio infortunio al polso, che la aveva tenuta ferma per un po' di tempo. Non un tempo lunghissimo, ma q.b. per farle perdere una trentina di posizioni, e riportarla fuori dalle tpop-200,. nelle quali era entrata da poco, bruciando le tappe. Aveva iniziato il 2107 da 340, con un bel mesetto in Australia, molto proficuo. Un mesetto fa aveva raggiunto il suo b.r (181) con una crescita di quasi 200 posizioni in 9 mesi.
E' entrata nel più importante itf della settimana (un 100.000) come tds n° 8, ha passato con bella facilità il primo turno, ma ha avuto la sfortuna di trovare al secondo Kurumi Nara, tds n° 3, diva di casa, best ranking 32, grande e lunga esperienza in WTA (addirittura finalista di doppio a Wimbledon dieci anni fa...). Queste le statistiche dell'incontro:
Kurumi Nara b. Georgia Brescia
Alla fine dell'incontro, durato quasi due ore e mezza, un solo break ha diviso le due giocatrici: entrambe le giocatrici hanno costruito 14 palle-break. Nara ne ha trasformate 8, Brescia 7. E dopo 191 punti complessivi giocati, solo 3,5 punti qandati da una parte piuttosto che dall'altra hanno deciso la partita.
Da notare (vedi anche il commento di Paolo Angella) che Georgia Brescia è stata veramente ad un millimetro dalla più importante vittoria in carriera. Ho guardato il "momentum" del suo terzo set. E' andata a servire sul 5/3 per il match, ma una caduta l'ha praticamente bloccata, perchè da quel momento la Nara ha inanellato 4 games di fila, e il doppio dei quindici. Peccato per il risultato, ma questa è un'ulteriore conferma che la ragazzina ha stoffa, e potrà fare molta strada. Questo il discgraziato andamento del set decisivo:
Comunque Georgia con questo secondo turno ritorna MOLTO a ridosso delle 200, e potrebbe, entro l'anno, tornare al suo best ranking. DEVE farlo, perchè in gennaio lascerà diversi punti della stagione ITF australiana di quest'anno. E DEVE farlo, per guadagnarsi l'accesso diretto alle quali degli Australian Open.
Per chiarire meglio il paradosso della "bella sconfitta": nel corso di quest'anno, Georgia ha battuto una solo top-100 (Hsieh Su-Wei), mentre Kurumi Nara, in un periodo non felicissimo, ne ha battute ben 9:
# A.Sasnovich 88
# S.Sorribes Torno 86
# M.Linette 76
# J.Jankovic 49
# Y.Putintseva 48
# V.Osaka 46
K.Pliskova 41
La settimana prossima Georgia resterà in Giappone, e giocherà - da tds n° 3, il 60.000+H Toyota, che paga fino a 100 punti alla vincitrice.
Tafanus
Scritto il 10/11/2017 alle 15:31 | Permalink | Commenti (2)
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08/11/2017
Italiane in campo - 8 Novembre 2017
La notizia più lieta arriva dall'importantissimo 100.000 di Tokio: segna il ritorno di Georgia Brescia in campo dopo l'infortunio al polso, con una splendida vittoria
100.000 Tokio
G.Brescia(8) b. A.Bukta 6/2 6/1
15.000 Sharm El Sheikh
L.Bronzetti b. J.Stojanovic 7/6 6/3
15.000 Ortisei
S.Rubini(2) b. S.Gugnali(Q) 6/2 7/5
V.Hofer b. L.Samsonova 7/6 6/4
F.Di Sarra b. A.G.Remondina 6/3 6/0
C.Scala(4) b. F.Koenig(Q) 4/6 6/3 7/6
K.Vankova b. D.Spiteri 6/2 6/2
15.000 Beni Mellal
F.Arcidiacono(5) b.M.Drazic 6/0 6/3
N.Brancaccio(Q) b. G.Naya 6/1 7/5
M.Tona b. L.Brouleau(4) 6/2 6/4
15.000 Hammamet
A.Garcia(Q) b. M.Xibilia 7/5 6/1
A.Grymalska b. E.Genovese(Q) 7/5 6/3
A.Moratelli b. C.Romeo(8) 6/4 6/4
B.Lombardo b. V.Smimova(WC) 6/3 6/2
G.Sanesi(4) b. C.Monnet 4/6 6/4 5/7
C.Bechri b. F.Dell'Edera 6/1 6/1
Scritto il 08/11/2017 alle 19:24 | Permalink | Commenti (0)
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C'era una volta il tennis... ora c'è la sua parodia: ricca, cafona, e sempre più kitsch
C'era una volta uno sport bellissimo. Bellissimo e crudele. Si chiamava "tennis". Si giocava fra persone vestite di bianco, dentro e fuori
Non c'erano le dirette TV coi tempi tiranni, e un incontro femminile poteva durare 4h 44' (Schiavone-Kuznetsova, Melbourne 2011, con vittoria di Francesca per 6/4 1/6 16/14), mentre un incontro maschile poteva durare 11h 05', distribuito - fra interruzioni per pioggia e per sopraggiunta oscurità - su tre giornate... 22/24 giugno 2010: Isner batte Mahut 6/4 3/6 6/7 7/6 70/68. Tempi eroici, partite che potevano essere vinte anche per ko tecnico.
La prima violenza al tennis (l'introduzione del tie-break) risale al 1969. E' stato un grimaldello. All'inizio non era previsto per il set finale. Poi, in 40 anni, il "grimaldello" ha sfondato tutte le muraglie. E' finito persino negli slam, e agli US Open è previsto persino al 5° set. La via era tracciata. La prima specialità ad essere uccisa dalle esigenze televisive è stata la più divertente: il doppio. Prima l'introduzione del famigerato "long tie-break" (a dieci punti) in luogo del terzo set. Poi, il colpo mortale: l'abolizione dei "vantaggi" sul 40 pari, e l'introduzione dell'idiotissimo "deciding point". Meglio sarebbe stato uccidere il doppio con un colpo alla nuca, perchè così com'è oggi è diventato qualcosa di inguardabile.
Finito qui??? Macchè... Man mano che il tennis diventava sport ricco, diventava anche sport sempre più tamarro. Via il bianco (tranne che a Wimbledon), e spazio alle cose più orribili che si siano viste sui campi da tennis: dai "vestitini" della Makarova che sembravano il grembiule della sua colf, ai vestitini di mamma Giorgi progettati per rendere attraenti (si fa per dire) gli sculettamenti della figliola, ai "nude-look" della Sharapova, alle "consapevoli follie della Mattek-Sands, ai gonnellini "Io Tarzan, tu Jane" di Serena Williams,... Per non parlare delle cose orripilanti che ci sono state somministrate in campo maschile (assegnerei l'Oscar delle cose più orrende alla Nike. Senza rivali).
Ma questo è l'aspetto esteriore. Crescevano i soldi, cresceva la maleducazione. Una volta il tennis era uno sport nel quale si adottava (o si fingeva - ma bene - di adottare le buone maniere). Erano mal tollerate - ma tollerate - le sparate di tamarri alla McEnroe, alla Connors, alla Tiriac, alla Nastase... Ma si trattava di pochi casi isolati. Poi è esplosa la maleducazione endemica. I grugniti, gli orgasmi, le racchette per terra, le contestazioni di arbitri e giudici, e gli insopportabili com'on, i pugnetti, i pugnoni, le "facce dell'armi", le uscite dal campo senza salutare gli arbitri, o l'avversaria, o il pubblico... Per seminars di addestramento rivolgersi a Sharapova, a Putintseva, a Ostapenko, a Giorgi, a Fognini, a Samsonova...
Poi è stato un degrado continuo, inarrestabile. Sono state tollerate sugli spalti del tennis le peggiori cose da curva sud del calcio. Si è iniziato con le lattine vuote che cadevano per caso sulle gradinate fra il primo e il secondo servizio del "nemico; cogli applausi sugli errori; cogli incontri di Fec Cup e di Davis devastati dalle trombette della Repubblica Ceca e dei tamburi francesi, ma almeno, fin qui, si poteva ancora dire che si trattava di maleducazione del pubblico, difficilmente gestibile.
Poi, però, è purtroppo iniziato il cattivo gusto e il processo istituzionalizzato di rovina del tennis, a cura dei responsabili (si fa per dire) dell'organizzazione dei tornei, proseguita con la stupidità, l'assenza si senso dell'etica sportiva, la caccia allo spettacolo spesso idiota, da parte dei massimi organi regolatori dell'ex-.sport chiamato tennis.
Non sarò breve, perchè questa frana inarrestabile che sta uccidendo uno sport magnifico mi ha rotto i coglioni (tanto per usare un francesismo). L'elenco delle cose che stanno stravolgendo questo sport sarà lungo e disordinato, e andrà per ordine cronologico più che per ordine "gerarchico". Quando qualcosa di bello viene imbruttito, il "la" parte quasi sempre - purtroppo - dagli Stati Uniti, dove non a caso imperano e risiedono i massimi organismi dirigenti: ATP e WTA, con la seria concorrenza della Russia. Ma altrettanto colpevoli sono i paesi tennisticamente meno potenti di questi due colossi, che hanno sempre accettato senza neanche far finta di lottare le peggiori nefandezze. E non è un caso se un devastante aforisma di G.B.Shaw recitava:
"... l'America è passata dalla barbarie alla decadenza, senza passare per la fase della civilizzazione..."
Vogliamo iniziare? Delle prime "porcherie tecniche" abbiamo già detto: tie-break, long tie-break, deciding point... Ma quelle innovazioni, che sembrano un punto di non ritorno, erano solo l'inizio.
A seguire, arrivò l'uccisione di quel momento del cambio di campo, che una volta rappresentava una occasione non solo di breve riposo fisico, ma anche di ricerca della concentrazione, di eventuali coaching, di eventuali rapidi interventi del fisioterapista... Si è iniziato dapprima a rompere le palle col riempire quel breve momento di pace (anche per gli spettatori) con orribili musichette di riempimento sparate a palla. C'era bisogno, di uccidere gli unici, brevi momenti di pausa, con qualcosa che se dura tre o tredici minuti a volte può essere definita musica, ma che se dura un minuto è solo rumore, cacofonia, cafonaggine?
In questa cosa, gli americani hanno iniziato, ma i russi hanno rapidamente preso il sopravvento. Torneo WTA Premier di Mosca. Fino almeno all'anno scorso, il peggiore, più sgradevole ambiente nel quale giocare a tennis, tanto che avevo deciso di non guardarlo mai più, perchè riusciva a generarmi degli accessi di rabbia. Campo centrale separato dal campo due solo da una paratia che non arrivava neanche al soffitto. E su un campo si giocava mentre dall'altro, in condizioni normali, arrivavano i rumo del gioco, i rantoli, gli orgasmi e gli urletti da pugnetti, i rantoli, gli orgasmi , gli urli dei giudici di linea, la voce amplificata del giudice di sedia.... Quasi tutto nella norma, ma solo ai torneini ITF di Ortisei, non ad un premier WTA a Mosca.
Ma il peggio accadeva durante gli intervalli, non brevissimi, fra un incontro e l'altro. Allora partiva, con altoparlanti a palla, la serie di belinate di una specie di disk-jockey rincoglionito. Ci sono state giocatrici che hanno minacciato di ritirarsi dall'incontro e dal torneo se non fosse cessato quel bordello nel campo adiacente.
Abbiamo finito? NO, perchè quest'anno al premier WTA di SanPietroburgo sono riusciti a fare di peggio. Abbiate pazienza... qui in bass ho postato dalla mia cineteca un estratto di 3/4 minuti di un interminabile prologo, di oltre un quarto d'ora, alla premiazione (mentre due ragazze - Vinci e Bencic - stanche per quasi due ore di partita, e senza neanche il tempo di farsi una doccia, aspettavano stoicamente la fine di questa incongrua pagliacciata:
Mi spiace di non potervi sottoporre anche alla tortura delle "ragazze pon-pon" che approfittavano persino del minutino di cambio-campo per precipitarsi a sculettare - vestite da gallinacei - nei corridoi delle tribune, ma il mio PC non ha retto alla nausea, e si è rifiutato di archiviare quella roba... Comunque abbiate fede. Prima o poi Binaghi, tifosissimo del neo-peggio, porterà sul Centrale degli Internazionali di Roma o le ex "Ragazze Coccodé" di Renzo Arbore (se sono ancora in vita), oppure, alla peggio, non ci farà mancare le bellissime "Sbandieratrici di Viterbo", per rallegrarci fra una sconfitta e l'altra:
E della pagliacciata delle "esibizioni" vogliamo parlarne?
Ci sono cascato due volte, entrambe al Forum di Assago. La prima volta il copione prevedeva da una parte Madonna Sharapova e Bellagnocca Ivanovic, dall'altra le due n° uno al mondo di doppio, Errani e Vinci. Successo assicurato, anche perchè era una "prima", le nostre erano in cima al mondo, le altre due sedicente Miss Universo, e tutto sommato, pur non avendo giocato partite intere, un po' di tennis si è visto. Singolari incrociati di un solo set fra le italiane e le ospiti, e un doppio vero di chiusura in due set più long-tie-break.
La seconda volta, memore della prima, mi sono detto: "...beh, in fondo un po' di buon tennis lo abbiamo visto... andiamo...". Gravissimo errore. Il "pacchetto" dei giocatori era allettante. Da una parte Serena Williams e Nole Djokovic, dall'altra i "promessi sposi", Flavia Pennetta e Fabio Fognini. Tennis, pochino. Sommando tutto, meno di un'ora e mezza. E per il resto? Un po' di "giocolierismo" alla maniera dei tornei di doppio per veterani. Solo che in quel campo c'è ancora, in giro per il mondo, un maestro inimitabile della risata tennistica:
E insieme ai giocatori, nel patetico tentativo di "riempire il tempo" e di giustificare il prezzo del biglietto per una esibizione di tennis "non pervenuta", la patetica, immanente, ingombrante, e a tratti imbarazzante onnipresenza di un Fiorello imbolsito, incongruo, superfluo, che ormai si ripete come un automa con mossette e battutine che facevano sorridere quando erano nuove e Fiorello aveva trent'anni, ma che adesso facevano letteralmemnte cagare (tanto per restare sulla elegante lingua francese). Sono andato via dal Forum incazzato nero, e ho giurato a me stesso: MAI PIU'. Se si vuol vendere un pessimo spettacolino di Fiorello, bisogna scriverlo in chiare lettere, e non vendere il biglietto come se si trattasse di una esibizione di tennis.
La FIT e il calendario italiano di tennis - Parliamone. Ci sono molti modi per gettare i soldi nel cesso, anzichè usarli per la promozione del tennis. C'era una volta il WTA International di Palermo. Uno dei tornei di quella categoria più belli al mondo. Veniva subito dopo Wimbledon, quando TUTTE le prime cento al mondo erano in Europa, e la location (Mondello) era fra le più belle al mondo. Fin dal primo giorno delle qualificazioni, le tribune erano piene come il Pietrangeli delle grandi occasioni. La partecipazione sempre di alto livello. La data magnifica, perchè piazzata fra Wimbledon e la stagione americana. Un'ottima "camera di decompressione" dopo "The Championship", per molte giocatrici.
Una storia d'amore, quella fra il Torneo di Palermo e l'élite del tennis femminile di vertice, durata più di un quarto di secolo. Nomi illustrissimi nell'albo d'oro (Mary Pierce, Patty Schnyder, Anastasia Myskina, Anabel Medina Garrigues, Dinara Safìna, e poi le sorelle d'Italia... Due volte Errani, due volte Pennetta , e finalmente, nel 2013, anno della morte del torneo, la padrona di casa, l'amatissima Roberta Vinci che in quel club si allenava da anni, vince la finale contro l'amica e compagna di doppio Sara Errani.
Poi, nel dopo-torneo, il Presidente del Circolo che annuncia che forse il torneo non si potrà più giocare. Problemi economici. Il torneo aveva un deficit strutturale di 50.000 euro all'anno, che non si riusciva più a recuperare con le sponsorizzazioni. 50.000 euro. Il prezzo di un'auto blu. La FIT quei 50.000 euro, che sarebbero stati sufficienti a tenere in vita l'unico torneo rimasto all'Italia all'infuori di Roma, non li aveva. 50.000 euro. La decima parte, secondo fonti ben informate, di quanti la FIT ne ha buttati nel cesso per il fallimentare "affaire Giorgi" (sei partite di Fed giocate dalla Giorgi, di cui tre perse). 50.000 euro. Ad occhio, quanto spende ogni anno, da anni, il solo Palmieri per il suo turismo tennistico. E a noi, poveri mentecatti, sfugge l'utilità della presenza di Palmieri in tutti i tornei, maschili e femminili, che la vita ci infligge (non crediamo che Palmieri viaggi in low-coast, usi alberghetti a tre stelle, e vada a cena da McDonald). 50.000 euro. Un quarto di quanto ha speso Matteo Renzi per la comparsata "win-win" agli US Open (visto che in una finale storica, tutta italiana, fra Pennetta e Vinci, era prevedibile la vittoria di una italiana...)
Affaire Giorgi, volo di stato di Renzi, viaggi di Palmieri. Ce ne sarebbe stato a sufficienza per finanziare Palermo per tutta la durata residua della vita di Palmieri, e per altri tre lustri. Pazienza (ce ne vuole tanta...) Forse Palermo rinasce. L'anno prossimo? No. Nella migliore delle ipotesi, dal 2019 (e sempre che non ci siano altri viaggi di stato, o altri contratti intelligenti con tenniste di quarta fila).
L'ultima finale: Palermo 2013
L'etica nel tennis, fra gnocca, doping e wild-card - La storia è nota. Nota e ignobile. Due pesi, due misure. Tale Maria Bellagnocca Sharapova prende per oltre dieci anni il Meldonium, col solo obiettivo di fregare il prossimo. Il Meldonium serve ad accrescere la resistenza alla fatica prolungata. Sarà certamente un caso, ma per anni Bellagnocca detiene il record mondiale di vittorie in partite che vanno al terzo set. Continua col Meldonium per mesi, anche dopo la data in cui questa roba entra ufficialmente nella lista WADA delle sostanze proibite. La beccano, la squalificano per oltre un anno, finisce fuori ranking. Finita? Ricomincerà dall'ITF 10.000$ di Santa Margherita di Pula? Neanche per sogno! Gli ineffabili "commanders in chief" del tennis fanno a gara a ricoprirla di wild-cards.
Noi italiani "ci facciamo riconoscere", come sempre. Non solo ci affrettiamo a darle una WC per Roma, ma la eleggiamo quasi a "madrina promozionale" del torneo, con tanto di shooting fotografico al Colosseo... Immagino la felicità delle nostre soldatesse, quelle che si sono "sudate la vita", e che al tennis italiano hanno dato prestigio internazionale... Tutte vincitrici e/o finaliste di slam, tre su quattro per anni ai vertici mondiali del doppio, tre volte campionesse mondiali in Fed Cup, e senza Melsonium.... Prima ragazze e poi donne, che si sono sudate ogni gradino della scala del tennis... Immagino in particolare la gioia immensa di Francesca Schiavone, alla quale non può essere data una WC per Roma, perchè le è stata preferita Bellagnocca al Meldonium! Un grande esempio per le giovanissime. Fregate, fregate, qualcosa resterà... La corsa ad invitare Bellagnocca si arresta solo di fronte a due tornei, non per caso Grandi: Roland Garros e Wimbledon: "WC ad una che si dopava??? neanche per sogno. Che giochi, se ne ha i numeri, i suoi tornei di qualificazione...". Grandi tornei non si nasce: si diventa, accumulando un tesoretto di credibilità.
Ben diversa la storia di Sara Errani (l'ape operaia del tennis italiano), "beccata" per aver ingerito la decima parte di una pillola di tetrazolo, presente in casa perchè parte di una terapia antitumorale di sua madre. Difficile pensare che una normodotata ritagli volontariamente (attrezzatura da gioielliere o da orefice?) un decimo di pillola, di un prodotto che non serve a niente in termini atletici, magari per vedere se la beccano... La beccano, questa "dopata", la squalificano per un paio di mesi, le tolgono quasi tutti i guadagni e quasi tutti i punti guadagnati nel corso dell'anno; ricomincia da trecento. Sara non chiede niente a nessuno (e nessuno, tranne l'ultimo 125K dell'anno, Honolulu) le offre una WC. Sara si "rimbocca i coglioni", e ricomincia dal 2002, da quando, quindicenne, giocava gli ITF. Ricomincia con rabbia e determinazione, com'è nel suo DNA, e in un paio di tornei risale fra le prime 150, alla caccia di un posto per Melbourne. Ci arriverà, dovesse giocare le qualificazioni. Onore a Honolulu per la WC a Sara, shame on Rome, Binaghi, Palmieri, per la WC assegnata con tutti gli onori a Bellagnocca, e per l'esclusione della Schiavone.
NEXT GEN - L'ultima pagliacciata, con finale tragicomico, fra sessismo e cattivo gusto.
Potenzialmente una buona idea, finita in farsa boccaccesca, con qualche risvolto truffaldino, e tanto cattivo gusto. L'idea di giocare una sorta di "master degli under 21" più promettenti non era cattiva, ma lo svacco è iniziato precocemente, ed ha raggiunto vette immacolate col passare dei mesi. ma andiamo con ordine.
Sono mesi che Supertennis (la TV della FIT) rompe le palle per decine di volte al giorno promuovendo le NEXT GEN FINALS. Per la serie "affrettatevi a comprare i biglietti per il Grande Evento, altrimenti rischiate di restare senza. Non mi sono affrettato. Non amo il tennis maschile bim-bum-bam, ed ho sviluppato forti sospetti su qualsiasi cosa la FIT tenti di organizzare a Milano. La cosa che mi ha insospettito di più è che per mesi non abbiano fatto un minimo accenno ai meccanismi di questa "final", e che per mesi persino la location non sia stata menzionata. Ieri ho visto due partite di questo "masterino dei giovani", e sono rimasto di stucco.
Una formula assurda: partite al meglio dei 5 set. Ma va??? per dei giovani? Dov'è il trucco??? Il trucco consiste nel fatto che i set sono al meglio dei 4 games; ma sul 3 pari si gioca un normale tie-break a 7. Finito? No, perchè anche nella miseria di un minimo di 4 e un massimo di sei games, nei games non si va ai vantaggi, ma al "deciding point". Cinque set sticazzi. Partitine che rischiano di finire nel tempo di prendere un caffè al banco, se c'è fila alla cassa. Quindi un game va da un minimo di quattro punti (se qualcuno vince il game a zero) ad un massimo di sette punti (sul 40/40 si passa a quella cagata pazzesca del deciding-point).
Tanto per capirci con un esempio: questa notte a Tokio la 1996 Georgia Brescia, rientrata dopo un serio infortunio al polso al 100.000$ ITF, il primo game (GAME, non set) giocato, è andato avanti per ben 21 punti (VENTUNO). Molto più di quanto non duri, in media, un "set" (chiamiamolo così) del NEXT GEN. Lo ripeto, con Fantozzi: una cagata pazzesca. Peggio della Corazzata Potëmkin. E una truffa per chi ha comprato i biglietti prima di sapere che non si trattava di incontri veri, ma di incontri-farsa.
TENNIS, SESSISMO E CATTIVO GUSTO
Finito? Ancora un attimo di pazienza. Parliamo della "cerimonia" del sorteggio, organizzata dall'ATP e dallo sponsor (Red Bull). Una cerimonia brutta, sessista, di cattivo gusto, oltretutto giocata con delle "bellezze" che in linea di massima erano dei cessi più brutti di quelli della Ideal Standard.
Pubblichiamo l'articolo ripreso da TUTTOSPORT:
Next Gen, sorteggio sexy: piovono accuse di sessismo. L'Atp si scusa - Nello show i tennisti hanno scelto ciascuno una modella. Alcune hanno accennato mosse da spogliarello, mostrando la lettera A o B, nascoste sulla schiena o sulla coscia. Poi le scuse da parte degli organizzatori
MILANO - Cerimonia del sorteggio dei gironi della Next Gen Atp con modelle al posto delle urne ed è polemica. Piovono accuse di sessismo sull'evento che ha aperto il torneo tra i migliori 8 tennisti U21, in programma da domani alla Fiera di Milano Rho. "Vergogna" ha scritto l'ex campionessa francese, Amelie Mauresmo. Nello show i tennisti hanno scelto ciascuno una modella, camminando su una passerella. Le ragazze, alcune accennando mosse da spogliarello, hanno mostrato la lettera A o B, nascoste sulla schiena o sulla coscia.
LE SCUSE - Arrivano le "profonde scuse" da parte degli organizzatori del sorteggio del torneo di tennis Next Gen Atp Finals, che ha sollevato accuse di sessismo per la cerimonia di ieri in un locale del centro di Milano, in cui ciascun atleta ha scelto una modella ed è stato inserito nel gruppo A o B in base alla lettera svelata dalla ragazza su una parte del proprio corpo. «L'ATP e Red Bull si scusano per l'offesa provocata - si legge in un comunicato congiunto fra l'associazione che governa il circuito professionistico del tennis maschile e lo sponsor dell'evento -. L'intenzione era quella di integrare il ricco patrimonio di Milano in quanto una delle capitali mondiali della moda. Tuttavia, la realizzazione dell'evento è stata di cattivo gusto e inaccettabile. Ci scusiamo profondamente di questo e assicuriamo che non si ripeterà nulla di simile in futuro».
P.S. Questo il comunicato di ATP e Red Bull. E la FIT, e Supertennis, hanno niente da dire? In una città ITALIANA, per una manifestazione alla cui promozione Supertennis si è dedicata "anema 'e core" per mesi (fino a farmi nvenire la nausea per NEXT GEN ancor prima che iniziasse e ne scoprissi la formula), hanno niente da dire? Perchè se erano consapevoli e consenzienti, avrebbero potuto scusarsi come hanno fatto ATP e Red Bull; se non potevano incidere su niente, MALE hanno fatto a spendere a piene mani il proprio nome e la propria immagine su una manifestazione di cui non controllavano niente. Neanche il cattivo gusto.
Folla oceanica al NEXT GEN
Tafanus
Scritto il 08/11/2017 alle 18:45 | Permalink | Commenti (0)
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07/11/2017
Le italiane in campo (7 Novembre 2017)
125.000 Hua Hin
V.Kudermetova b. J.Paolini 6/1 6/4
15.000 Hammamet
T. Curovic(6) b G.Guidetti(Q) 6/3 6/1
A.Stefani(WC) b. N.Damergi(Q) 6/2 6/3
G.Marchetti(5) b. N.Piludu 6/2 6/2
G.Pinto b. S.Booth(WC) 4/6 6/2 6/0
N.Barberovic(Q) b G.Crescenzi(Q) 6/1 7/5
15.000 Beni Mellal
F.Arcidiacono(5) b. O.Parres Azcoitia 6/3 6/2
15.000 Ortisei
A.G.Remondina(8) b. J.Hopfgartner(WC) 6/1 6/0
C.Scala(4) b. B.Ivaldi(WC) 7/6 7/5
S.Rubini(2) b. S.Waltert 2/6 6/2 7/5
D.Spiteri b. I.Kaufinger(Q) 6/3 6/0
N.Proese(Q) b. M.Masini 7/5 6/3
F.Di Sarra b. L.Mair(WC) 6/1 6/0
15.000 Heraklion
F.Bilardo(7) b. S.Dmitrieva 6/4 5/7 6/4
15.000 Sharm el Sheikh
F.Prati b. D.N.Wang 6/4 6/2
Scritto il 07/11/2017 alle 13:18 | Permalink | Commenti (0)
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06/11/2017
Melania Delai fuori al Grade 2 di Israele
Battuta da Z. Erman. Risultato finale:
Z.Erman b. Melania Delai 6/3 6/4
01/11/2017
Uscita la entry-list del 125K di Limoges. Nessuna italiana in campo
Entry-list aggiornata ad oggi, sulla base del ranking al 16 Ottobre:
- 39) Alizé CORNET
- 47) Donna VEKIC
- 66) Monica NICULESCU
- 74) Ekaterina ALEXANDROVA
- 79) Johanna LARSSON
- 82) Pauline PARMENTIER
- 90) Petra MARTIC
- 95) Sara SORRIBES TORMO
- 98) Jana FETT
-107) Jana CEPELOVA
-108) Richel HOGENKAMP
-109) Kaia KANEPI
-116) Danka KOVINIC
-119) Maryna ZANEVSKA
-120) Polona HERCOG
-127) Anna BLINKOVA
-130) Viktoria KUZMOVA
-133) Bernarda PERA
-137) Alexandra DULGHERU
-143) Viktoriya TOMOVA
-144) Sofya ZHUK
-145) Tamara KORPATSCH
-146) Tereza MARTINCOVA
-151) Alexandra CADANTU
-262) Sabine LISICKI
-522) Olga DANILOVIC
Preoccupante l'assenza delle nostre migliori da tutti i principali tornei, sia WTA che ITF. Questa settimana nessuna delle migliori era campo, e la settimana prossima sono in entry-list solo Schiavone all'80.000 di Waco USA), e Georgia Brescia al 100.000 di Tokio, ma ciò non assicura affatto che ci saranno. E della N° UNO italiana si sono perse totalmente le tracce.
Scritto il 01/11/2017 alle 18:09 | Permalink | Commenti (0)
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