Questo lo scarno, ma prevedibile bottino. Un Fognini malandato (con un grosso tape fra coscia e glutei) perde male il primo set da Donskoy, ma vince giocando molto bene i tre successivi. Punteggio finale: 2/6 6/3 6/4 6/1. Fognini, con un orribile completino che guardato distrattamente sembra un pagliaccetto della collezione "vomito-di-gatta-incinta", vince comunque il titolo di Melbourne di "Arbiter Elegantiarum". Vabbè... lo pagano, ma c'è un limite a ciò che uno può accettare di fare per soldi. Qualche volta si può anche dire: "neanche sotto tortura indosso quello schifo". Non è il solo. In campo maschile, a Melbourne si è toccato il fondo. Cercherò di produrre un "book" dedicato al "neopeggio".
Perde (male nel punteggio, bene nel giudizio, anzi benissimo) Lorenzo Sonego, da un Gasquet che, pur fuori dall'empireo del tennis, resta comunque in classifica da testa di serie. Affronta al secondo incontro un sorprendente Sonego, entrato nelle qualificazioni fuori dai 200, e impegnato nel quinto incontro consecutivo. Il punteggio è bugiardo. Basti pensare che all'inizio del terzo set, uno stanchissimo Sonego riesce comunque ad inchiodare Gasquet per 11 lunghissimi minuti, prima di cedergli i primo game! Il punteggio finale dice: 2/6 2/6 3/6
Perde in doppio, malissimo, un incolpevole Lorenzi che ha fatto tutto ciò che poteva nel lottare da solo contro tre: Kubot, Melo, e il suo (in teoria) compagno Misha Zverev, che ha fatto solo danni, e non ha tenuto un solo turno di servizio. Una frana completa. Punteggio: Melo/Kubot/M.Zverev b. Lorenzi 6/2 6/2.
Escono Schiavone/Flipkens in doppio, battute con un secco 6/3 6/2 da Dabrovski/Xu. Non ho visto l'incontro, e in doppio più che in singolare è imprudente sparare giudizi sulle statistiche soltanto, che malauguratamente non sono fatte sui singoli giocatori ma sulla coppia. Se la coppia perde tutti i games di servizio, è colpa di chi sbaglia al servizio, o di chi affossa in rete la prima volée?
E veniamo al clou del giorno. l'incontro che il mondo attendeva con impazienza. C'erano tutti gli ingredienti che servono alla nostra Cami per fare l'incontro del secolo: una grande platea (purtroppo tifosa della sua avversaria), e un'avversaria di rango). Ma la Cami cerca come il pane le avversarie di rango. Non a caso ha battuto tre top-player di
seguito: la Stephens che non passa un turno da cinque mesi; la Kvitova non ancora uscita dalla convalescenza (era tanto in forma che ha perso da una over-100 - Petkovic - a sua volta battuta dalla mitica Lauren Davis. Poi aveva vinto contro una Radwanska che era l'ombra di se stessa, che non ha mostrato nessuna delle "magie" alle quali ci aveva abituati Aga la Maga, e che serviva delle seconde "Errani-style".
Se posso dare un consiglio "off-topic" alla Giorgi... quando si gioca a tennis, quando nella città dove si gioca ci sono 40° all'ombra, e forse più di 50° gradi in campo, eviti di conciarsi in quel modo, impiastricciata di eye-liner che si scioglie, e di ciglione posticce alla Nina Moric. Si scende su quelle piastre roventi per un incontro di tennis che per alcune è durato 4h 40', non per un concorso di bamboline di porcellana.
L'inizio dell'incontro aveva convinto anche me, che mi ero sbilanciato in un commento molto elogiativo, pur tenendo per me tutti i dubbi sulla tenuta mentale dalla Giorgi. Niente da fare. La Giorgi della seconda metà dell'incontro con la non irresistibile Barty di oggi racconta un'altra storia. Per esempio racconta di un parziale di 7/0 (dal 4/4 del 2° set allo 0/5 del secondo). No, non c'era nessuna bua alla gamba. Lo aveva detto lei stessa in una intervista di ieri a Scanagatta, e lo aveva ribadito a chiunque glielo abbia chiesto. Non portava più la vistosa fasciatura di qualche giorno fa, e si è mossa benissimo fino all'ultimo. Colei che "serve a 207 kms/h !" (qualcuno ricorda ancora questo mantra dovuto ad un misuratore di velocità inchiodato???) ha fatto il servizio più veloce dell'incontro a 157 all'ora, perchè temeva di dover affrontare una risposta della Barty su una eventuale seconda. Ma una Barty in "normal-mode" se solo non è tesa (come lo è stata sul finire del primo set) in risposta ti fulmina anche su una prima sotto i 150 di media. Ma vediamo le statistiche:
Ashley Barty b. Camila Giorgi 5/7 6/4 6/1
Le statistiche ci dicono che la Barty è stata uguale alla Giorgi in molti parametri (percentuali di prime di servizio, doppi falli, punti vinti sulla seconda di servizio e vincenti); è stata FORTEMENTE superiore alla Giorgi nella differenza aces-doppi falli (+10 per Barty, +1 per Giorgi); nella diversa percentuale di punti vinti quando è entrata la prima (74% contro 56%); nel numero di break-points costruiti e di quelli trasformati; nel numero di punti totali (81 Giorgi, contro 99 Barty: il 22% in più).
Pubblico anche il grafico excel col progressivo dei punteggi delle due giocatrici nei tre set. Ognuno lo interpreti come crede:
Last but not least: non so se i miglioramenti mostrati dalla Giorgi negli ultimi tempi siano un fatto strutturale o congiunturale, e se il miglioramento abbia qualcosa a che fare con la (temporanea) sparizione da bordo campo del Guerriero delle Maldivas. Ma ora, se la Giorgi vuole diventare adulta prima di diventare vecchia, deve compiere un altro step fondamentale: liberarsi della oscena coorte di lecchini che le montano la testa sul suo sito rosa shocking. Le sarebbe molto più utile - credo - esporsi con un minimo di umiltà a qualche critica ragionata, che uscire come una Regina ingiustamente offesa nell'onore ogni volta che qualcuno la manda a casa solo perchè ha giocato meglio. Capita, nello sport. A tutti. E' capitato persino a Federer di perdere da Volandri, e alla Ivanovic di beccare un doppio 6/0 in 590 minuti da Roberta Vinci.
Tafanus
Ultimi commenti