Il tennis femminile

Aggiornamento calendario juniores al 21 febbraio 2019

Scritto il 21/02/2018 alle 20:48 | Permalink | Commenti (7)

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Questi i risultati di ieri (la stupidità degli estensori di "schedules" ha fatto si che le tre italiane ancora in gara giocassero allo stesso orario):

Arina Rodionova(8) b. Jasmine Paolini  6/2  6/1

Forse Jasmine avrebbe potuto fare qualcosa in più vista la non abissale distanza in classifica, ma non giudico le partite che non ho visto. Probabile che la vittoria facilissima di ieri sulla Schmiedlova le abbia fatto perdere un po' le coordinate...

 

Roberta Vinci b. Vera Lapko(5)  6/1  6/7₍₆₎  6/3

La "sindrome Vinci ha colpito ancora: primo set vinto facile comporta secondo set perso. Peccato, perchè nel secondo set ha anche servkito per il match, ma si è fatta brekkare a zero. Ha rimediato, ma ha lavorato inutilmente un'ora in più

 

Sara Errani b. Aryna Sabalenko(10)  6/2  1/6  7/6₍₄₎

Dopo un primo set vinto facilmente, Sara perde altrettanto facilmente il secondo, e scende 1/4 anche nel terzo. A questo punto accusa un parziale di 1 game contro 10, ma Sara le partite non le regala, le deve vincere l'avversaria. E così la formichina romagnola recupera punto su punto, si issa al tie-break del terzo dopo aver fronteggiato una palla del match, e il match lo vince lei. Con buona pace degli "operatori ecologici" della fogna.it, temporaneamente traslocati su LT, che già ga ieri davano Sara per spacciata. Brava Sara.

 

APPENDICE - LA STUPIDITA' IN RETE

Purtroppo LiveTennis rischia suo malgrado di diventare la succursale incolpevole della fogna targata camilagiorgi.it

Ieri, dopo i risultati delle qualificazioni a Dubai e Budapest, è esploso un thread di oltre 150 commenti, moltissimi dei quali di una stupidità abissale. Non è colpa di LT, ma dei "perennementi parcheggiati" nella fogna camilagiorgi.it che - quando si tratta di parlar male di tutte le italiane che non si chiamino Giorgi - si trasferiscono in massa su LT che - al contrario della fogna (dove sono accolti solo commenti adulatori de <i>"lagami"</i>), ospita commenti anche contrari all'opinione della casa, purchè rispettino i limiti della decenza e della registrazione.

Ieri tutti innamorati della Sabalenka, e thread pieni zeppi di infausti presagi sulla Errani - vittima prediletta dei cafoni della fogna - e di insulti alla FIT, rea di non aver capito la grandezza della Giorgi. e di non aver abbozzato al furto di una barca di milioni di lirette (il famoso "prestito sull'onore" (???) che impegnava da una parte la FIT a versare a babbo morto 130.000 € ai Giorgi, e impegnava la Giorgi ad aderire senza se e senza ma alle chiamate in FedCup.

Oggi costoro dovrebbero trovare il coraggio di rileggere cosa hanno scritto ieri su LT, e magari di "commentarsi". Questo il link al POST di LT:

I meno cretini potrebbero addirittura sentire il dovere di fare autocritica. Non faranno autocritica, e non si scuseranno. Maleducazione e cretinaggine sono come i diamanti della famosa pubblicità d'un tempo: "Un diamante è per sempre". Anche la stupidità.

Ieri la stragrande maggioranza dei commentatori (e la totalità di quelli provenienti dalla fogna) si sono sprecati, su LT, in commenti idioti verso la fortunata Errani, che aveva avuto un buon sorteggio, ma "domani sarà spiaccicata dalla Sabalenka". Non ci sarà storia. Tutti innamorati del grandissimo gioco della Sabalenka. Tutti, ma a dire il vero con una eccezione: il sottoscritto, che, separando i fatti dalle pugnette, ha ricordato che negli ultimi mesi la Sabalenka non è stata una travolgente valanga. Ha alternato buone vittorie ad orrende sconfitte. Ecco cosa scrivevo ieri. controcorrente, su quel thread:

 -156) Tafanus: Vorrei ricordare ai neofiti neo-innamorati di Sabalenka, che già pronosticano che stirerà la Errani, che negli ultimi 12 mesi la Sabalenka ha giocato ottime partite ma anche pessime partite. Per la cronaca, è stata battuta da:

101 Krunic
103 Zheng
108 Watson
130 Paolini
143 Fangzhou
151 Ahn
156 Soylu
190 Lisicki
201 Kato
208 Yastremska
233 Vondrousova
251 Rosatello

Dimentico qualcosa?

Ma per chi volesse farsi due risate a spese di qualche specialista in idiozie, scelgo fior da fiore...

Scrive tale Herny: "Pera batte Errani e Giorgi ritirata …azz che domenica mattina"...

L'unico a prendere sul serio questa idiozia (wishful thinking?) è uno ancor più idiota di lui: un tale che si firma per l'occasione "Luchino Visconti", ma che è sempre e solo il mitico "cercasifuturiroger" (posso documentarlo perchè è da anni che tenta disperatamente di rientrare come commentatore sul mio blog, e Luchino Visconti è solo uno dei cento nick coi quali pensa di poter aggirare i blocchi che ho messo ai cretini, agli anonimi e agli insultatori). Cosa dice Luchino?

"Ormai la Errani è alla frutta!"

Ottimista anche Vaidanihantu (104 - spero che si scriva così):Però Sabalenka molto probabilmente si mangia Sara a colazione, pranzo e cena

Carl scrive: "Strani questi doppi falli di Errani. Forse, come diceva un utente ieri, c’è vento"
Ho controllato. Basta chiedere allo smartphone, finestra vocale google, che tempo fa a Dubai. C'era una "burrasca di vento" da ben... 0/1,5 nodi. Tecnicamente: "bonaccia"

Un "Tennisaddicted" (59) di cristallina idiozia tira fuori ancora (lo fa solo lui), la storia del doping fatto con un decimo di una pillola di tetrazolo della mamma, che non serve a nulla come doping, ma solo a curare il tumore della mamma:

"Stamattina Errani si è fatta una Pera… Ora speriamo non abbia problemi con l’antidoping…". Povera Italia delle curve sud e dei rincoglioniti...

L'intelligentissino Guest68 prevede: "Per la prossima temo una bella “stesa”….. per ora accontentiamoci di aver mangiato la “Pera”. Uno così dovremmo ingaggiarlo come talismano, o come cornetto rosso. Potrebbe essere una valida alternativa a Shuzo (77), che scolpisce: "Peccato per l’infortunio di Camila e peccato che adesso Sara contro la Sabalenka abbia poche chance!</i>"

Nico (95) se la prende con la fortuna della Errani: "Diciamo che Errani ha mantenuto intatta la sua fortuna nei tabelloni, la sabalenka doveva incontrarla due turni fa. A Nico sfugge che in prima istanza a lagami era stata assegnata una alternate delle quali (cioè una messa peggio della peggior ammessa alle quali).

E per carità di Patria sorvoliamo sul sorteggio contro tale Pfizenmaier (n° 9999 del ranking) che aveva giocato - e perso - una sola partita negli ultimi 18 mesi...

Tafanus 

Scritto il 19/02/2018 alle 17:08 | Permalink | Commenti (6)

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All'International di Budapest passano il turno, contro ranking, Roberta Vinci (156) contro Kalinskaya (149), e Jasmine Paolini (181) contro Schmiedlova (129). Al premier di Dubai passa il turno Sara Errani (141) su Pera(113), mentre si ferma , unica, la numero UNO d'Italia (ritiro al secondo set nell'incontro con la Zhuk (145).

In calce le statistiche degli incontri.

Sofya Zhuk b. Camila Giorgi  4/6  4/3  ret.

Credo (e lo ripeto per l'ennesima volta) che sulla situazione della Giorbi (ormai lunga di mesi) pesi l'assenza di uno staff degno di questo nome (quello, per intenderci, che la seguiva quando eta con la FIT e col dott. Parra). La Giorgi ha una muscolatura spropositata (di cui peraltro ha bisogno per giogare il suo giogo), perchè non ha colpi di fino - come quelli che spesso esibivano le "Sorelle d'Italia" - e quindi deve picchiare solo di forza bruta. E' come una Fiat Panda sulla quale un matto abbia messo un motore 2000 turbo. La macchinetta si spacca: oggi è un giunto, domani il cambio, il giorno dopo sono le sospensioni... Non so se il suo tempo sia scaduto, ma certamente scadrà molto presto se non correrà ai ripari, e non si metterà TOTALMENTE nelle mani si seri professionisti, e non di Maghi Zurlì. Resta anche da capire, con la sua classifica e nelle sue condizioni, perchè abbia sciorinato la sua infinita presunzione (alimentata da un entourage di tifosi e "tecnici" fra i più impreparati al mondo), scegliendo non l'abbordabile torneo di Bidapest, ma si sia lanciata su Dubai.

 

Sara Errani b. Bernarda Pera  6/4  6/4

Come al solito: difficile commentare partite che non si sono viste. Ho aperto il livescore e ho visto Sara sotto di 0/3. Mi sono occupato d'altro, mi sono allontanato venti minuti, e l'ho ritrovata sul 6/4 (il che significa che ha infilato un parziale di 6/1.

 

Jasmine Paolini b. Anna Schmiedlova  6/2  6/2 

D'accordo, non siamo in presenza dei tempi migliori della Schmiedlova, ma siamo sempre ad un confronto fra una che arriva dai piani medio-alti della WTA, e una che arriva in diretta dai tornei itf. Jasmine conferma quanto di buono ha fatto vedere in Fed Cup, pur perdendo, contro Carla Suàrez Navarro, e negli ultimi mesi ha battuto giocatrici con esperienza in WTA ben superiore alla sua (Brengle, Sabalenka, Townsend, Maria, Smitkkova...). Un altro elemento abbastanza incredibile, e in contrasto con le sue caratteristiche fisiche: ha messo dentro percentuali erraniane di prime di servizio (l'83%), e non si pensi che abbia tirato pallette, visto che dalle prime di servizio ha incassato l'80% di punti. Dalla seconda ha incassato solo il 33%, ma ha tirato la seconda solo 9 volte in tutta la partita.

Roberta Vinci b. Anna Kalinskaya  3/6  6/4  7/6₍₃₎

La partita di Roberta Vinci può essere decifrata solo da chi l'ha vista (spero in un commento di Tommaso), come pure spero in un suo commento sull'incontro fra un suo giovanissimo idolo (Kaja Juvan) e un mio non giovanissimo idolo d'antan (Patty Schnyder: una giocatrice che ho sempre adorato per la sua infinita classe, la sua faccia sempre triste - chi ne conosce la biografia può capire perchè - e la sua buona educazione incorporata nel DNA. Una giocatrice che è stata lontana dai campi da tennis per anni, e che dall'anno scorso è rientrata, con umiltà, ricominciando dai torneini itf da 15.000$.

 

 

Una grande notizia per la Niculescu (arrivata al main-draw del Premier di Doha attraverso il sudore delle qualificazioni), ma una grandissima notizia per lo sport pulito. La dopata di lungo corso Maria Sharapova (nella foto, in stile "poster da TIR"), nonchè socia onoraria del Club delle "Mamma perchè m'hai fatto così bella", rispedita a casa, al primo turno di Doha, dall'operaia della racchetta Monica Niculescu.

Dico questo in odio alla Sharapova? No. L'odio è un sentimento molto pesante e costoso, e lo spendo con molta parsimonia, e solo per chi lo merita. Per la Sharapova, al massimo nutro un certo disprezzo - come per tutte coloro che violano le regole dell'antidoping, fottendo gloria, soldi e classifica a chi gioca pulito. Come disprezzo tutte coloro che si sentono una spanna sopra le altre. Come disprezzo tutte quelle cretine (per fortuna pochissime - forse addirittura una sola) che si rendono ridicole mettendo nero su bianco, in un contratto di coaching, che il contratto non comporta diritto di scopata per il coach.

Nutro qualcosa in più del disprezzo per quei "padroni del tennis" che per vendere qualche biglietto in più hanno disonorato le regole dello sport pulito, ricoprendo la Madonna di wild-card. Unici tornei a salvarsi: Roland Garros e Wimbledon (non a caso i migliori slam al mondo), che alle richieste di WC della Madonna hanno risposto, senza mezzi termini, che di dare wild-cards ad una reduce da squalifica per doping non se ne parlava neppure.

I peggiori? Beh, quando si tratta di indossare la maglia nera, noi italiani non abbiamo rivali. L'anno scorso non solo a Roma abbiamo lasciato fuori una italiana che ha onorato lo sport italiano, ma abbiamo tributato alla Madonna Dopata onori che neanche ad un capo di stato. Non è mancato neanche uno "shooting" al Colosseo. Con tanti saluti al valore educativo e premiale che l'emarginazione delle dopate dovrebbe rappresentare per chi gioca pulito.

Tutto questo, insieme alla rumorosa maleducazione della Sharapova in campo (facce da rottweiler, urli da orgasmo, pugni mostrati a dozzine verso il muso delle avversarie), mi hanno sempre costretto a detestarla cordialmente. Quindi è facilmente immaginabile che aver avuto la fortuna di vedere in diretta la Regina mandata a casa dall'Operaia ha reso la notte degna di essere "vegliata".

Doha - Monica Niculescu b. Maria Sharapova  4/6  6/4  6/3

Potenza del Meldonium... Già, ricordate? nell'era pre-Meldonium la Sharapova vinceva il 75% circa delle partite che andavano al terzo set. Quando le altre crollavano, la Madonna Siberiana montava loro addosso. Ma vogliamo vedere come girano le cose dopo la fine dell'aiutino? Bene, da un rapporto di vittorie al terzo  di 3W su 4 partite nell'era meldoniana, le percentuali sono crollate nella misera normalità delle non-wonderwomen (3 partite vinte, tre perse: esattamente come giocarsela a testa o croce). Naturalmente ci aspettiamo un meritato crollo delle vendite di biglietti giornalieri al botteghino di Doha, mentre temiamo che anche quest'anno la Regina sarà accolta a Roma al Colosseo, e portata al Foro Italico da una biga romana autentica come quelle in plastica di Las Vegas, trainata da due asinelli: Binaghi & Palmieri.

Ad minora

Tafanus

 

 

 

Una prima annotazione a caldo: sono felicissimo di come abbia perso Jasmine Paolini dalla veterana Carla Suàrez Navarro. Una sconfitta prevista e attesa, ma con un punteggio bugiardo. Più tardi pubblicherò il grafico excel dei punteggi, dal quale si vedrà che contro una top-player la piccola e simpaticissima Jasmine Paolini ha giocato un secondo set punto su punto, senza timori reverenziali. Basti pensare che dopo nove games solo tre punti hanno divido le due giocatrici.

L'altra notiziona - almeno per me - è stata quella di vedere Pablo Lozano in campo, ma non nel parterre spagnolo, bensì in quello italiano, con la maglia della FIT. A volte ritornano... Vedremo... Pensavo di aver avuto le traveggole...

A più tardi.

Scritto il 10/02/2018 alle 17:49 | Permalink | Commenti (2)

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Vedo che in alcuni siti molto ben fatti c'è la corsa spasmodica per conoscere la situazione di Doha per le vie più tortuose, del tipo "mi manda Picone".

Vogliamo aiutare chi è rimasto indietro... A  questo link  ci sono le acceptance list UFFICIALI del main draw, delle quali, e la lista delle alternates:

Acceptance lists WTA Doha

Tafanus

Scritto il 08/02/2018 alle 16:23 | Permalink | Commenti (2)

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Nessun merito, intendiamoci. Finchè le veterane hanno continuato a giocare e vincere, quasi tutte ultratrentenni, "rinnovamento" e "crescita dei rincalzi" erano concetti sconosciuti in FIT. Solo l'anagrafe, con le sue ineludibili leggi, ha costretto la FIT ad accettare il fatto che per qualche anno - speriamo pochi - saremo costretti a giocare la FED da comprimari. E allora ben vengano le ventenni, e persino le diciassettenni, in FED. Finalmente gli italiani potranno vedere in diretta TV, opposte a giocatrici in piena attività WTA, le nostre ragazzine, e fare il tifo per qualcosa/qualcuno a cui aggrapparsi per il futuro.

Un discorso a parte merita Camila Giorgi. Bene ha fatto la FIT a smettere di credere in questa promessa del tennis mondiale (meglio tardi che mai... quante volte abbiamo sentito straparlare di top questo e quello?). La verità è che è una ex-ragazzina che con o senza il supporto di chi l'ha guidata, non ha la più pallida idea di cosa siano, negli accordi, i diritti e i doveri. E' una grande perdita? No, non lo è. Una che ormai viaggia nel suo 27mo anno di età, che in carriera può vantare sempre e solo la vittoria - ormai datata - di un International da 280 punti, e che in FED non serve assolutamente a nulla: sei incontri in totale disputati, metà vinti e metà persi. Memento Roberta Vinci: 19 doppi disputati in carriera in FED, 18 vinti (e spesso il doppio in FED è stata la gara decisiva). La Giorgi è non utilizzabile in doppio, neanche in caso di gravi infortuni ad una delle titolari (quattro incontri in carriera, tutti persi, di cui uno perso 0/6  0/6). E, a prescindere dal valore o meno di questa ex-nostrabimba, male ha fatto la FIT, a suo tempo, a dare alla Giorgi più di quanto non abbia dato a 5/6 altre reali promesse sommate insieme. E, finalmente, bene ha fatto la FIT a liquidarla con un lodo arbitrale che le impone di restituire una buona parte del danaro di cui si è appropriata senza rispettare le contropartite concordate. E avrebbe fatto bene a ricordarle NEI FATTI che pacta sunt servanda anche se fosse stata una giocatrice dal talento irrinunciabile. Non lo è. 

Last but not least: una che, intervistata sui suoi primi rapporti con le "sorelle d'Italia", risponde "...le conosco, buongiorno, buonasera...", ha in un gruppo lo stesso effetto benefico di un sacchetto di sabbia gettato del serbatoio di un'auto. Che ora provi ad andare avanti coi suoi mezzi e col suo staff (Calenzano? Lucca Football Club? Chi può dirlo?) Il suo - chiamiamolo "sito di informazione" - ci mostra solo la "winter collection" di vestitini di mammà su fondo rosa shocking. Notizie sulle sue condizioni e sui suoi programmi? Zero

E quindi grazie a Sara Errani per aver accettato il ruolo di materasso per le critiche che le pioveranno addosso per la pronosticabile sconfitta in FED, e benvenute a Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Elisabetta Cocciaretto. E addio senza rimpianti a lagami, che doveva essere il futuro del tennis italiano, e invece ne è solo il passato. Un passato da dimenticare.

Tafanus

 

Last update: 08/02/2018

Nessuno si illudeva che la Vinci d'oggi, 34 anni, peggior classifica degli ultimi 10 anni, e in via di uscita morbida dal tennis giocato, alla quinta partita consecutiva, potesse farcela a battere la Goerges d'oggi, la migliore di sempre. Una Goerges che per la prima volta in carriera, vedo rinata e rigenerata in questi ultimi mesi.

Dimenticate i rapporti di forza passati (tre vittorie su tre incontri diretti per Roberta). L'età non è una variabile indipendente, e Julia Goerges, sempre educata, sempre con "quell'aria troste come una salita", in questi ultimi mesi sembra aver trovato - a 29 anni - una forte consapevolezza di se stessa. Mai come in questi ultimi mesi ha aveva inanellato questa lunga serie si prestigiose vittorie, e il risultato di ciò lo mostra la classifica raggiunta (e non è detto che non possa ancora migliorarla).

Quest'anno la bella e sempre misurata Goerges (mai una cafonata, mai un gesto fuori luogo) ha preso numerosi e prestigiosi scalpi:

Tsurenko 50, Tsurenko 43, Bellis 42, Riske 38, Bellis 36, Kasatkina 28, Pavlyucenkova 27, Suàrez Navarro 24, Rybarikova 22, Gavrilova 22, Wozniacki 19, Stosur 18, Pavlyucenkova 17, Sevastova 15, Mladenovic 14, Svitolina 13, Vandeweghe 12, Mladenovic 10, Radwanska 10, Svitolina 4, Wozniacki 1... Davvero un periodo fantastico, e una completezza di repertorio di colpi rara da vedere.

Questa è stata la partita d'addio di Roberta a San Pietgroburgo: un premier "brand-new" (ha solo tre anni) inaugurato proprio con una vittoria di Roberta. Oggi c'è stata partita per tutto il primo set, ma sul 5 pari Roberta ha ceduto il servizio, e nel game successivo Julia ha chiuso il set, e in pratica la partita. Roberta ha sentito di colpo, e la delusione per l'epilogo di un set in cui forse i colpi più belli sono stati i suoi (alcuni fantastici passanti...). Un set che si è chiuso in pratica con soli tre punti di differenza a favore di una fantastica Goerges.

Secondo set senza storia ( forse la delusione per come si era chiuso il primo, ma certamente la stanchezza della quinta partita consecutiva, e un certo senso di impotenza nei confronti di una Goerges che si è espressa al massimo.

Bellissima, infine, l'iniziativa della direzione del torneo, che aveva predisposto,a prescindere dal risultato, la sorpresa di un premio alla carriera a Roberta, amatissima da queste parti (ma dove non è amatissima?). Peccato che la ignobile regia televisiva abbia ripreso quasi tutta la cerimonia in campo lungo, con le giocatrici praticamente invisibili. E bello il lungo abbraccio di una commossa direttrice del torneo a Roberta.

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Ultime dal "Grade 4" di Nairobi - Ieri l'epilogo italiano del tabellone di singolare. Delle quattro azzurre nel main-draw (Eleonora Alvisi e Asia Serafini ammesse direttamente, Beatrice Ricci e Alessandra Simone qualificate) Asia esce al primo turno, le due qualificate escono al secondo, e Eleonora Alvisi esce ai quarti, battuta in tre set dalla tds n° 2.

In doppio, bella performance di tutte e quattro le italiane, che accedono alla semifinale. Purtroppo non ci sarà una finale tutta italiana, perchè in semi le due ragazze provenienti dalle qualificazioni (Ricci e Simone) non ce l'hanno fatta, mentre Serafini e Alvisi accedono alla finale, avendo battuto in semifinale la coppia tds n° 1, con un eloquente  6/2  6/2.

A seconda del risultato della finale, Eleonora Alvisi, sommando i punti guadagnati coi quarti di finale in singolare, e con la finale di domani, farà un bel balzo in avanti in classifica Juniores ( nella quale è entrata per la prima volta nella seconda parte del 2017, con un ranking vicino alla 2000° posizione, passando dalla posizione 1105 della settimana scorsa, alla posizione 840/820 della settimana ventura, a seconda di come andrà la finale Nella classifica mondiale juniores , ai punti del singolare vanno aggiunti un quarto dei punti presi in doppio).

Tafanus

 

 

Qualificazioni WTA: passano Sara Errani a Dubai, e Roberta Vinci a Budapest. Si ferma Jasmine Paolini al secondo turno.

Questi i risultati di ieri (la stupidità degli estensori di "schedules" ha fatto si che le tre italiane ancora in gara giocassero allo stesso orario):

Arina Rodionova(8) b. Jasmine Paolini  6/2  6/1

Forse Jasmine avrebbe potuto fare qualcosa in più vista la non abissale distanza in classifica, ma non giudico le partite che non ho visto. Probabile che la vittoria facilissima di ieri sulla Schmiedlova le abbia fatto perdere un po' le coordinate...

 

Roberta Vinci b. Vera Lapko(5)  6/1  6/7₍₆₎  6/3

La "sindrome Vinci ha colpito ancora: primo set vinto facile comporta secondo set perso. Peccato, perchè nel secondo set ha anche servkito per il match, ma si è fatta brekkare a zero. Ha rimediato, ma ha lavorato inutilmente un'ora in più

 

Sara Errani b. Aryna Sabalenko(10)  6/2  1/6  7/6₍₄₎

Dopo un primo set vinto facilmente, Sara perde altrettanto facilmente il secondo, e scende 1/4 anche nel terzo. A questo punto accusa un parziale di 1 game contro 10, ma Sara le partite non le regala, le deve vincere l'avversaria. E così la formichina romagnola recupera punto su punto, si issa al tie-break del terzo dopo aver fronteggiato una palla del match, e il match lo vince lei. Con buona pace degli "operatori ecologici" della fogna.it, temporaneamente traslocati su LT, che già ga ieri davano Sara per spacciata. Brava Sara.

 

APPENDICE - LA STUPIDITA' IN RETE

Purtroppo LiveTennis rischia suo malgrado di diventare la succursale incolpevole della fogna targata camilagiorgi.it

Ieri, dopo i risultati delle qualificazioni a Dubai e Budapest, è esploso un thread di oltre 150 commenti, moltissimi dei quali di una stupidità abissale. Non è colpa di LT, ma dei "perennementi parcheggiati" nella fogna camilagiorgi.it che - quando si tratta di parlar male di tutte le italiane che non si chiamino Giorgi - si trasferiscono in massa su LT che - al contrario della fogna (dove sono accolti solo commenti adulatori de <i>"lagami"</i>), ospita commenti anche contrari all'opinione della casa, purchè rispettino i limiti della decenza e della registrazione.

Ieri tutti innamorati della Sabalenka, e thread pieni zeppi di infausti presagi sulla Errani - vittima prediletta dei cafoni della fogna - e di insulti alla FIT, rea di non aver capito la grandezza della Giorgi. e di non aver abbozzato al furto di una barca di milioni di lirette (il famoso "prestito sull'onore" (???) che impegnava da una parte la FIT a versare a babbo morto 130.000 € ai Giorgi, e impegnava la Giorgi ad aderire senza se e senza ma alle chiamate in FedCup.

Oggi costoro dovrebbero trovare il coraggio di rileggere cosa hanno scritto ieri su LT, e magari di "commentarsi". Questo il link al POST di LT:

I meno cretini potrebbero addirittura sentire il dovere di fare autocritica. Non faranno autocritica, e non si scuseranno. Maleducazione e cretinaggine sono come i diamanti della famosa pubblicità d'un tempo: "Un diamante è per sempre". Anche la stupidità.

Ieri la stragrande maggioranza dei commentatori (e la totalità di quelli provenienti dalla fogna) si sono sprecati, su LT, in commenti idioti verso la fortunata Errani, che aveva avuto un buon sorteggio, ma "domani sarà spiaccicata dalla Sabalenka". Non ci sarà storia. Tutti innamorati del grandissimo gioco della Sabalenka. Tutti, ma a dire il vero con una eccezione: il sottoscritto, che, separando i fatti dalle pugnette, ha ricordato che negli ultimi mesi la Sabalenka non è stata una travolgente valanga. Ha alternato buone vittorie ad orrende sconfitte. Ecco cosa scrivevo ieri. controcorrente, su quel thread:

 -156) Tafanus: Vorrei ricordare ai neofiti neo-innamorati di Sabalenka, che già pronosticano che stirerà la Errani, che negli ultimi 12 mesi la Sabalenka ha giocato ottime partite ma anche pessime partite. Per la cronaca, è stata battuta da:

101 Krunic
103 Zheng
108 Watson
130 Paolini
143 Fangzhou
151 Ahn
156 Soylu
190 Lisicki
201 Kato
208 Yastremska
233 Vondrousova
251 Rosatello

Dimentico qualcosa?

Ma per chi volesse farsi due risate a spese di qualche specialista in idiozie, scelgo fior da fiore...

Scrive tale Herny: "Pera batte Errani e Giorgi ritirata …azz che domenica mattina"...

L'unico a prendere sul serio questa idiozia (wishful thinking?) è uno ancor più idiota di lui: un tale che si firma per l'occasione "Luchino Visconti", ma che è sempre e solo il mitico "cercasifuturiroger" (posso documentarlo perchè è da anni che tenta disperatamente di rientrare come commentatore sul mio blog, e Luchino Visconti è solo uno dei cento nick coi quali pensa di poter aggirare i blocchi che ho messo ai cretini, agli anonimi e agli insultatori). Cosa dice Luchino?

"Ormai la Errani è alla frutta!"

Ottimista anche Vaidanihantu (104 - spero che si scriva così):Però Sabalenka molto probabilmente si mangia Sara a colazione, pranzo e cena

Carl scrive: "Strani questi doppi falli di Errani. Forse, come diceva un utente ieri, c’è vento"
Ho controllato. Basta chiedere allo smartphone, finestra vocale google, che tempo fa a Dubai. C'era una "burrasca di vento" da ben... 0/1,5 nodi. Tecnicamente: "bonaccia"

Un "Tennisaddicted" (59) di cristallina idiozia tira fuori ancora (lo fa solo lui), la storia del doping fatto con un decimo di una pillola di tetrazolo della mamma, che non serve a nulla come doping, ma solo a curare il tumore della mamma:

"Stamattina Errani si è fatta una Pera… Ora speriamo non abbia problemi con l’antidoping…". Povera Italia delle curve sud e dei rincoglioniti...

L'intelligentissino Guest68 prevede: "Per la prossima temo una bella “stesa”….. per ora accontentiamoci di aver mangiato la “Pera”. Uno così dovremmo ingaggiarlo come talismano, o come cornetto rosso. Potrebbe essere una valida alternativa a Shuzo (77), che scolpisce: "Peccato per l’infortunio di Camila e peccato che adesso Sara contro la Sabalenka abbia poche chance!</i>"

Nico (95) se la prende con la fortuna della Errani: "Diciamo che Errani ha mantenuto intatta la sua fortuna nei tabelloni, la sabalenka doveva incontrarla due turni fa. A Nico sfugge che in prima istanza a lagami era stata assegnata una alternate delle quali (cioè una messa peggio della peggior ammessa alle quali).

E per carità di Patria sorvoliamo sul sorteggio contro tale Pfizenmaier (n° 9999 del ranking) che aveva giocato - e perso - una sola partita negli ultimi 18 mesi...

Tafanus 

Scritto il 19/02/2018 alle 17:08 | Permalink | Commenti (6)

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All'International di Budapest passano il turno, contro ranking, Roberta Vinci (156) contro Kalinskaya (149), e Jasmine Paolini (181) contro Schmiedlova (129). Al premier di Dubai passa il turno Sara Errani (141) su Pera(113), mentre si ferma , unica, la numero UNO d'Italia (ritiro al secondo set nell'incontro con la Zhuk (145).

In calce le statistiche degli incontri.

Sofya Zhuk b. Camila Giorgi  4/6  4/3  ret.

Credo (e lo ripeto per l'ennesima volta) che sulla situazione della Giorbi (ormai lunga di mesi) pesi l'assenza di uno staff degno di questo nome (quello, per intenderci, che la seguiva quando eta con la FIT e col dott. Parra). La Giorgi ha una muscolatura spropositata (di cui peraltro ha bisogno per giogare il suo giogo), perchè non ha colpi di fino - come quelli che spesso esibivano le "Sorelle d'Italia" - e quindi deve picchiare solo di forza bruta. E' come una Fiat Panda sulla quale un matto abbia messo un motore 2000 turbo. La macchinetta si spacca: oggi è un giunto, domani il cambio, il giorno dopo sono le sospensioni... Non so se il suo tempo sia scaduto, ma certamente scadrà molto presto se non correrà ai ripari, e non si metterà TOTALMENTE nelle mani si seri professionisti, e non di Maghi Zurlì. Resta anche da capire, con la sua classifica e nelle sue condizioni, perchè abbia sciorinato la sua infinita presunzione (alimentata da un entourage di tifosi e "tecnici" fra i più impreparati al mondo), scegliendo non l'abbordabile torneo di Bidapest, ma si sia lanciata su Dubai.

 

Sara Errani b. Bernarda Pera  6/4  6/4

Come al solito: difficile commentare partite che non si sono viste. Ho aperto il livescore e ho visto Sara sotto di 0/3. Mi sono occupato d'altro, mi sono allontanato venti minuti, e l'ho ritrovata sul 6/4 (il che significa che ha infilato un parziale di 6/1.

 

Jasmine Paolini b. Anna Schmiedlova  6/2  6/2 

D'accordo, non siamo in presenza dei tempi migliori della Schmiedlova, ma siamo sempre ad un confronto fra una che arriva dai piani medio-alti della WTA, e una che arriva in diretta dai tornei itf. Jasmine conferma quanto di buono ha fatto vedere in Fed Cup, pur perdendo, contro Carla Suàrez Navarro, e negli ultimi mesi ha battuto giocatrici con esperienza in WTA ben superiore alla sua (Brengle, Sabalenka, Townsend, Maria, Smitkkova...). Un altro elemento abbastanza incredibile, e in contrasto con le sue caratteristiche fisiche: ha messo dentro percentuali erraniane di prime di servizio (l'83%), e non si pensi che abbia tirato pallette, visto che dalle prime di servizio ha incassato l'80% di punti. Dalla seconda ha incassato solo il 33%, ma ha tirato la seconda solo 9 volte in tutta la partita.

Roberta Vinci b. Anna Kalinskaya  3/6  6/4  7/6₍₃₎

La partita di Roberta Vinci può essere decifrata solo da chi l'ha vista (spero in un commento di Tommaso), come pure spero in un suo commento sull'incontro fra un suo giovanissimo idolo (Kaja Juvan) e un mio non giovanissimo idolo d'antan (Patty Schnyder: una giocatrice che ho sempre adorato per la sua infinita classe, la sua faccia sempre triste - chi ne conosce la biografia può capire perchè - e la sua buona educazione incorporata nel DNA. Una giocatrice che è stata lontana dai campi da tennis per anni, e che dall'anno scorso è rientrata, con umiltà, ricominciando dai torneini itf da 15.000$.

 

 

Una grande notizia per la Niculescu (arrivata al main-draw del Premier di Doha attraverso il sudore delle qualificazioni), ma una grandissima notizia per lo sport pulito. La dopata di lungo corso Maria Sharapova (nella foto, in stile "poster da TIR"), nonchè socia onoraria del Club delle "Mamma perchè m'hai fatto così bella", rispedita a casa, al primo turno di Doha, dall'operaia della racchetta Monica Niculescu.

Dico questo in odio alla Sharapova? No. L'odio è un sentimento molto pesante e costoso, e lo spendo con molta parsimonia, e solo per chi lo merita. Per la Sharapova, al massimo nutro un certo disprezzo - come per tutte coloro che violano le regole dell'antidoping, fottendo gloria, soldi e classifica a chi gioca pulito. Come disprezzo tutte coloro che si sentono una spanna sopra le altre. Come disprezzo tutte quelle cretine (per fortuna pochissime - forse addirittura una sola) che si rendono ridicole mettendo nero su bianco, in un contratto di coaching, che il contratto non comporta diritto di scopata per il coach.

Nutro qualcosa in più del disprezzo per quei "padroni del tennis" che per vendere qualche biglietto in più hanno disonorato le regole dello sport pulito, ricoprendo la Madonna di wild-card. Unici tornei a salvarsi: Roland Garros e Wimbledon (non a caso i migliori slam al mondo), che alle richieste di WC della Madonna hanno risposto, senza mezzi termini, che di dare wild-cards ad una reduce da squalifica per doping non se ne parlava neppure.

I peggiori? Beh, quando si tratta di indossare la maglia nera, noi italiani non abbiamo rivali. L'anno scorso non solo a Roma abbiamo lasciato fuori una italiana che ha onorato lo sport italiano, ma abbiamo tributato alla Madonna Dopata onori che neanche ad un capo di stato. Non è mancato neanche uno "shooting" al Colosseo. Con tanti saluti al valore educativo e premiale che l'emarginazione delle dopate dovrebbe rappresentare per chi gioca pulito.

Tutto questo, insieme alla rumorosa maleducazione della Sharapova in campo (facce da rottweiler, urli da orgasmo, pugni mostrati a dozzine verso il muso delle avversarie), mi hanno sempre costretto a detestarla cordialmente. Quindi è facilmente immaginabile che aver avuto la fortuna di vedere in diretta la Regina mandata a casa dall'Operaia ha reso la notte degna di essere "vegliata".

Doha - Monica Niculescu b. Maria Sharapova  4/6  6/4  6/3

Potenza del Meldonium... Già, ricordate? nell'era pre-Meldonium la Sharapova vinceva il 75% circa delle partite che andavano al terzo set. Quando le altre crollavano, la Madonna Siberiana montava loro addosso. Ma vogliamo vedere come girano le cose dopo la fine dell'aiutino? Bene, da un rapporto di vittorie al terzo  di 3W su 4 partite nell'era meldoniana, le percentuali sono crollate nella misera normalità delle non-wonderwomen (3 partite vinte, tre perse: esattamente come giocarsela a testa o croce). Naturalmente ci aspettiamo un meritato crollo delle vendite di biglietti giornalieri al botteghino di Doha, mentre temiamo che anche quest'anno la Regina sarà accolta a Roma al Colosseo, e portata al Foro Italico da una biga romana autentica come quelle in plastica di Las Vegas, trainata da due asinelli: Binaghi & Palmieri.

Ad minora

Tafanus

 

 

 

Una prima annotazione a caldo: sono felicissimo di come abbia perso Jasmine Paolini dalla veterana Carla Suàrez Navarro. Una sconfitta prevista e attesa, ma con un punteggio bugiardo. Più tardi pubblicherò il grafico excel dei punteggi, dal quale si vedrà che contro una top-player la piccola e simpaticissima Jasmine Paolini ha giocato un secondo set punto su punto, senza timori reverenziali. Basti pensare che dopo nove games solo tre punti hanno divido le due giocatrici.

L'altra notiziona - almeno per me - è stata quella di vedere Pablo Lozano in campo, ma non nel parterre spagnolo, bensì in quello italiano, con la maglia della FIT. A volte ritornano... Vedremo... Pensavo di aver avuto le traveggole...

A più tardi.

Scritto il 10/02/2018 alle 17:49 | Permalink | Commenti (2)

Reblog (0) | | |

Vedo che in alcuni siti molto ben fatti c'è la corsa spasmodica per conoscere la situazione di Doha per le vie più tortuose, del tipo "mi manda Picone".

Vogliamo aiutare chi è rimasto indietro... A  questo link  ci sono le acceptance list UFFICIALI del main draw, delle quali, e la lista delle alternates:

Acceptance lists WTA Doha

Tafanus

Scritto il 08/02/2018 alle 16:23 | Permalink | Commenti (2)

Reblog (0) | | |

Nessun merito, intendiamoci. Finchè le veterane hanno continuato a giocare e vincere, quasi tutte ultratrentenni, "rinnovamento" e "crescita dei rincalzi" erano concetti sconosciuti in FIT. Solo l'anagrafe, con le sue ineludibili leggi, ha costretto la FIT ad accettare il fatto che per qualche anno - speriamo pochi - saremo costretti a giocare la FED da comprimari. E allora ben vengano le ventenni, e persino le diciassettenni, in FED. Finalmente gli italiani potranno vedere in diretta TV, opposte a giocatrici in piena attività WTA, le nostre ragazzine, e fare il tifo per qualcosa/qualcuno a cui aggrapparsi per il futuro.

Un discorso a parte merita Camila Giorgi. Bene ha fatto la FIT a smettere di credere in questa promessa del tennis mondiale (meglio tardi che mai... quante volte abbiamo sentito straparlare di top questo e quello?). La verità è che è una ex-ragazzina che con o senza il supporto di chi l'ha guidata, non ha la più pallida idea di cosa siano, negli accordi, i diritti e i doveri. E' una grande perdita? No, non lo è. Una che ormai viaggia nel suo 27mo anno di età, che in carriera può vantare sempre e solo la vittoria - ormai datata - di un International da 280 punti, e che in FED non serve assolutamente a nulla: sei incontri in totale disputati, metà vinti e metà persi. Memento Roberta Vinci: 19 doppi disputati in carriera in FED, 18 vinti (e spesso il doppio in FED è stata la gara decisiva). La Giorgi è non utilizzabile in doppio, neanche in caso di gravi infortuni ad una delle titolari (quattro incontri in carriera, tutti persi, di cui uno perso 0/6  0/6). E, a prescindere dal valore o meno di questa ex-nostrabimba, male ha fatto la FIT, a suo tempo, a dare alla Giorgi più di quanto non abbia dato a 5/6 altre reali promesse sommate insieme. E, finalmente, bene ha fatto la FIT a liquidarla con un lodo arbitrale che le impone di restituire una buona parte del danaro di cui si è appropriata senza rispettare le contropartite concordate. E avrebbe fatto bene a ricordarle NEI FATTI che pacta sunt servanda anche se fosse stata una giocatrice dal talento irrinunciabile. Non lo è. 

Last but not least: una che, intervistata sui suoi primi rapporti con le "sorelle d'Italia", risponde "...le conosco, buongiorno, buonasera...", ha in un gruppo lo stesso effetto benefico di un sacchetto di sabbia gettato del serbatoio di un'auto. Che ora provi ad andare avanti coi suoi mezzi e col suo staff (Calenzano? Lucca Football Club? Chi può dirlo?) Il suo - chiamiamolo "sito di informazione" - ci mostra solo la "winter collection" di vestitini di mammà su fondo rosa shocking. Notizie sulle sue condizioni e sui suoi programmi? Zero

E quindi grazie a Sara Errani per aver accettato il ruolo di materasso per le critiche che le pioveranno addosso per la pronosticabile sconfitta in FED, e benvenute a Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Elisabetta Cocciaretto. E addio senza rimpianti a lagami, che doveva essere il futuro del tennis italiano, e invece ne è solo il passato. Un passato da dimenticare.

Tafanus

 

Last update: 08/02/2018

Nessuno si illudeva che la Vinci d'oggi, 34 anni, peggior classifica degli ultimi 10 anni, e in via di uscita morbida dal tennis giocato, alla quinta partita consecutiva, potesse farcela a battere la Goerges d'oggi, la migliore di sempre. Una Goerges che per la prima volta in carriera, vedo rinata e rigenerata in questi ultimi mesi.

Dimenticate i rapporti di forza passati (tre vittorie su tre incontri diretti per Roberta). L'età non è una variabile indipendente, e Julia Goerges, sempre educata, sempre con "quell'aria troste come una salita", in questi ultimi mesi sembra aver trovato - a 29 anni - una forte consapevolezza di se stessa. Mai come in questi ultimi mesi ha aveva inanellato questa lunga serie si prestigiose vittorie, e il risultato di ciò lo mostra la classifica raggiunta (e non è detto che non possa ancora migliorarla).

Quest'anno la bella e sempre misurata Goerges (mai una cafonata, mai un gesto fuori luogo) ha preso numerosi e prestigiosi scalpi:

Tsurenko 50, Tsurenko 43, Bellis 42, Riske 38, Bellis 36, Kasatkina 28, Pavlyucenkova 27, Suàrez Navarro 24, Rybarikova 22, Gavrilova 22, Wozniacki 19, Stosur 18, Pavlyucenkova 17, Sevastova 15, Mladenovic 14, Svitolina 13, Vandeweghe 12, Mladenovic 10, Radwanska 10, Svitolina 4, Wozniacki 1... Davvero un periodo fantastico, e una completezza di repertorio di colpi rara da vedere.

Questa è stata la partita d'addio di Roberta a San Pietgroburgo: un premier "brand-new" (ha solo tre anni) inaugurato proprio con una vittoria di Roberta. Oggi c'è stata partita per tutto il primo set, ma sul 5 pari Roberta ha ceduto il servizio, e nel game successivo Julia ha chiuso il set, e in pratica la partita. Roberta ha sentito di colpo, e la delusione per l'epilogo di un set in cui forse i colpi più belli sono stati i suoi (alcuni fantastici passanti...). Un set che si è chiuso in pratica con soli tre punti di differenza a favore di una fantastica Goerges.

Secondo set senza storia ( forse la delusione per come si era chiuso il primo, ma certamente la stanchezza della quinta partita consecutiva, e un certo senso di impotenza nei confronti di una Goerges che si è espressa al massimo.

Bellissima, infine, l'iniziativa della direzione del torneo, che aveva predisposto,a prescindere dal risultato, la sorpresa di un premio alla carriera a Roberta, amatissima da queste parti (ma dove non è amatissima?). Peccato che la ignobile regia televisiva abbia ripreso quasi tutta la cerimonia in campo lungo, con le giocatrici praticamente invisibili. E bello il lungo abbraccio di una commossa direttrice del torneo a Roberta.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ultime dal "Grade 4" di Nairobi - Ieri l'epilogo italiano del tabellone di singolare. Delle quattro azzurre nel main-draw (Eleonora Alvisi e Asia Serafini ammesse direttamente, Beatrice Ricci e Alessandra Simone qualificate) Asia esce al primo turno, le due qualificate escono al secondo, e Eleonora Alvisi esce ai quarti, battuta in tre set dalla tds n° 2.

In doppio, bella performance di tutte e quattro le italiane, che accedono alla semifinale. Purtroppo non ci sarà una finale tutta italiana, perchè in semi le due ragazze provenienti dalle qualificazioni (Ricci e Simone) non ce l'hanno fatta, mentre Serafini e Alvisi accedono alla finale, avendo battuto in semifinale la coppia tds n° 1, con un eloquente  6/2  6/2.

A seconda del risultato della finale, Eleonora Alvisi, sommando i punti guadagnati coi quarti di finale in singolare, e con la finale di domani, farà un bel balzo in avanti in classifica Juniores ( nella quale è entrata per la prima volta nella seconda parte del 2017, con un ranking vicino alla 2000° posizione, passando dalla posizione 1105 della settimana scorsa, alla posizione 840/820 della settimana ventura, a seconda di come andrà la finale Nella classifica mondiale juniores , ai punti del singolare vanno aggiunti un quarto dei punti presi in doppio).

Tafanus

 

 

Qualificazioni WTA Dubai e Budapest: passano avanti tre italiane su quattro

All'International di Budapest passano il turno, contro ranking, Roberta Vinci (156) contro Kalinskaya (149), e Jasmine Paolini (181) contro Schmiedlova (129). Al premier di Dubai passa il turno Sara Errani (141) su Pera(113), mentre si ferma , unica, la numero UNO d'Italia (ritiro al secondo set nell'incontro con la Zhuk (145).

In calce le statistiche degli incontri.

Sofya Zhuk b. Camila Giorgi  4/6  4/3  ret.

Credo (e lo ripeto per l'ennesima volta) che sulla situazione della Giorbi (ormai lunga di mesi) pesi l'assenza di uno staff degno di questo nome (quello, per intenderci, che la seguiva quando eta con la FIT e col dott. Parra). La Giorgi ha una muscolatura spropositata (di cui peraltro ha bisogno per giogare il suo giogo), perchè non ha colpi di fino - come quelli che spesso esibivano le "Sorelle d'Italia" - e quindi deve picchiare solo di forza bruta. E' come una Fiat Panda sulla quale un matto abbia messo un motore 2000 turbo. La macchinetta si spacca: oggi è un giunto, domani il cambio, il giorno dopo sono le sospensioni... Non so se il suo tempo sia scaduto, ma certamente scadrà molto presto se non correrà ai ripari, e non si metterà TOTALMENTE nelle mani si seri professionisti, e non di Maghi Zurlì. Resta anche da capire, con la sua classifica e nelle sue condizioni, perchè abbia sciorinato la sua infinita presunzione (alimentata da un entourage di tifosi e "tecnici" fra i più impreparati al mondo), scegliendo non l'abbordabile torneo di Bidapest, ma si sia lanciata su Dubai.

 

Sara Errani b. Bernarda Pera  6/4  6/4

Come al solito: difficile commentare partite che non si sono viste. Ho aperto il livescore e ho visto Sara sotto di 0/3. Mi sono occupato d'altro, mi sono allontanato venti minuti, e l'ho ritrovata sul 6/4 (il che significa che ha infilato un parziale di 6/1.

 

Jasmine Paolini b. Anna Schmiedlova  6/2  6/2 

D'accordo, non siamo in presenza dei tempi migliori della Schmiedlova, ma siamo sempre ad un confronto fra una che arriva dai piani medio-alti della WTA, e una che arriva in diretta dai tornei itf. Jasmine conferma quanto di buono ha fatto vedere in Fed Cup, pur perdendo, contro Carla Suàrez Navarro, e negli ultimi mesi ha battuto giocatrici con esperienza in WTA ben superiore alla sua (Brengle, Sabalenka, Townsend, Maria, Smitkkova...). Un altro elemento abbastanza incredibile, e in contrasto con le sue caratteristiche fisiche: ha messo dentro percentuali erraniane di prime di servizio (l'83%), e non si pensi che abbia tirato pallette, visto che dalle prime di servizio ha incassato l'80% di punti. Dalla seconda ha incassato solo il 33%, ma ha tirato la seconda solo 9 volte in tutta la partita.

Roberta Vinci b. Anna Kalinskaya  3/6  6/4  7/6₍₃₎

La partita di Roberta Vinci può essere decifrata solo da chi l'ha vista (spero in un commento di Tommaso), come pure spero in un suo commento sull'incontro fra un suo giovanissimo idolo (Kaja Juvan) e un mio non giovanissimo idolo d'antan (Patty Schnyder: una giocatrice che ho sempre adorato per la sua infinita classe, la sua faccia sempre triste - chi ne conosce la biografia può capire perchè - e la sua buona educazione incorporata nel DNA. Una giocatrice che è stata lontana dai campi da tennis per anni, e che dall'anno scorso è rientrata, con umiltà, ricominciando dai torneini itf da 15.000$.

 

 

WTA Doha: l'antidiva Niculescu spedisce a casa la Madonna Siberiana Maria Sharapova

Una grande notizia per la Niculescu (arrivata al main-draw del Premier di Doha attraverso il sudore delle qualificazioni), ma una grandissima notizia per lo sport pulito. La dopata di lungo corso Maria Sharapova (nella foto, in stile "poster da TIR"), nonchè socia onoraria del Club delle "Mamma perchè m'hai fatto così bella", rispedita a casa, al primo turno di Doha, dall'operaia della racchetta Monica Niculescu.

Dico questo in odio alla Sharapova? No. L'odio è un sentimento molto pesante e costoso, e lo spendo con molta parsimonia, e solo per chi lo merita. Per la Sharapova, al massimo nutro un certo disprezzo - come per tutte coloro che violano le regole dell'antidoping, fottendo gloria, soldi e classifica a chi gioca pulito. Come disprezzo tutte coloro che si sentono una spanna sopra le altre. Come disprezzo tutte quelle cretine (per fortuna pochissime - forse addirittura una sola) che si rendono ridicole mettendo nero su bianco, in un contratto di coaching, che il contratto non comporta diritto di scopata per il coach.

Nutro qualcosa in più del disprezzo per quei "padroni del tennis" che per vendere qualche biglietto in più hanno disonorato le regole dello sport pulito, ricoprendo la Madonna di wild-card. Unici tornei a salvarsi: Roland Garros e Wimbledon (non a caso i migliori slam al mondo), che alle richieste di WC della Madonna hanno risposto, senza mezzi termini, che di dare wild-cards ad una reduce da squalifica per doping non se ne parlava neppure.

I peggiori? Beh, quando si tratta di indossare la maglia nera, noi italiani non abbiamo rivali. L'anno scorso non solo a Roma abbiamo lasciato fuori una italiana che ha onorato lo sport italiano, ma abbiamo tributato alla Madonna Dopata onori che neanche ad un capo di stato. Non è mancato neanche uno "shooting" al Colosseo. Con tanti saluti al valore educativo e premiale che l'emarginazione delle dopate dovrebbe rappresentare per chi gioca pulito.

Tutto questo, insieme alla rumorosa maleducazione della Sharapova in campo (facce da rottweiler, urli da orgasmo, pugni mostrati a dozzine verso il muso delle avversarie), mi hanno sempre costretto a detestarla cordialmente. Quindi è facilmente immaginabile che aver avuto la fortuna di vedere in diretta la Regina mandata a casa dall'Operaia ha reso la notte degna di essere "vegliata".

Doha - Monica Niculescu b. Maria Sharapova  4/6  6/4  6/3

Potenza del Meldonium... Già, ricordate? nell'era pre-Meldonium la Sharapova vinceva il 75% circa delle partite che andavano al terzo set. Quando le altre crollavano, la Madonna Siberiana montava loro addosso. Ma vogliamo vedere come girano le cose dopo la fine dell'aiutino? Bene, da un rapporto di vittorie al terzo  di 3W su 4 partite nell'era meldoniana, le percentuali sono crollate nella misera normalità delle non-wonderwomen (3 partite vinte, tre perse: esattamente come giocarsela a testa o croce). Naturalmente ci aspettiamo un meritato crollo delle vendite di biglietti giornalieri al botteghino di Doha, mentre temiamo che anche quest'anno la Regina sarà accolta a Roma al Colosseo, e portata al Foro Italico da una biga romana autentica come quelle in plastica di Las Vegas, trainata da due asinelli: Binaghi & Palmieri.

Ad minora

Tafanus

 

 

FedCup Italia-Spagna: un'Italia "over-130" batte una Spagna "top-60"

 

L'esordio delle ragazzine in FedCup contro la Spagna

Una prima annotazione a caldo: sono felicissimo di come abbia perso Jasmine Paolini dalla veterana Carla Suàrez Navarro. Una sconfitta prevista e attesa, ma con un punteggio bugiardo. Più tardi pubblicherò il grafico excel dei punteggi, dal quale si vedrà che contro una top-player la piccola e simpaticissima Jasmine Paolini ha giocato un secondo set punto su punto, senza timori reverenziali. Basti pensare che dopo nove games solo tre punti hanno divido le due giocatrici.

L'altra notiziona - almeno per me - è stata quella di vedere Pablo Lozano in campo, ma non nel parterre spagnolo, bensì in quello italiano, con la maglia della FIT. A volte ritornano... Vedremo... Pensavo di aver avuto le traveggole...

A più tardi.

Scritto il 10/02/2018 alle 17:49 | Permalink | Commenti (2)

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Vedo che in alcuni siti molto ben fatti c'è la corsa spasmodica per conoscere la situazione di Doha per le vie più tortuose, del tipo "mi manda Picone".

Vogliamo aiutare chi è rimasto indietro... A  questo link  ci sono le acceptance list UFFICIALI del main draw, delle quali, e la lista delle alternates:

Acceptance lists WTA Doha

Tafanus

Scritto il 08/02/2018 alle 16:23 | Permalink | Commenti (2)

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Nessun merito, intendiamoci. Finchè le veterane hanno continuato a giocare e vincere, quasi tutte ultratrentenni, "rinnovamento" e "crescita dei rincalzi" erano concetti sconosciuti in FIT. Solo l'anagrafe, con le sue ineludibili leggi, ha costretto la FIT ad accettare il fatto che per qualche anno - speriamo pochi - saremo costretti a giocare la FED da comprimari. E allora ben vengano le ventenni, e persino le diciassettenni, in FED. Finalmente gli italiani potranno vedere in diretta TV, opposte a giocatrici in piena attività WTA, le nostre ragazzine, e fare il tifo per qualcosa/qualcuno a cui aggrapparsi per il futuro.

Un discorso a parte merita Camila Giorgi. Bene ha fatto la FIT a smettere di credere in questa promessa del tennis mondiale (meglio tardi che mai... quante volte abbiamo sentito straparlare di top questo e quello?). La verità è che è una ex-ragazzina che con o senza il supporto di chi l'ha guidata, non ha la più pallida idea di cosa siano, negli accordi, i diritti e i doveri. E' una grande perdita? No, non lo è. Una che ormai viaggia nel suo 27mo anno di età, che in carriera può vantare sempre e solo la vittoria - ormai datata - di un International da 280 punti, e che in FED non serve assolutamente a nulla: sei incontri in totale disputati, metà vinti e metà persi. Memento Roberta Vinci: 19 doppi disputati in carriera in FED, 18 vinti (e spesso il doppio in FED è stata la gara decisiva). La Giorgi è non utilizzabile in doppio, neanche in caso di gravi infortuni ad una delle titolari (quattro incontri in carriera, tutti persi, di cui uno perso 0/6  0/6). E, a prescindere dal valore o meno di questa ex-nostrabimba, male ha fatto la FIT, a suo tempo, a dare alla Giorgi più di quanto non abbia dato a 5/6 altre reali promesse sommate insieme. E, finalmente, bene ha fatto la FIT a liquidarla con un lodo arbitrale che le impone di restituire una buona parte del danaro di cui si è appropriata senza rispettare le contropartite concordate. E avrebbe fatto bene a ricordarle NEI FATTI che pacta sunt servanda anche se fosse stata una giocatrice dal talento irrinunciabile. Non lo è. 

Last but not least: una che, intervistata sui suoi primi rapporti con le "sorelle d'Italia", risponde "...le conosco, buongiorno, buonasera...", ha in un gruppo lo stesso effetto benefico di un sacchetto di sabbia gettato del serbatoio di un'auto. Che ora provi ad andare avanti coi suoi mezzi e col suo staff (Calenzano? Lucca Football Club? Chi può dirlo?) Il suo - chiamiamolo "sito di informazione" - ci mostra solo la "winter collection" di vestitini di mammà su fondo rosa shocking. Notizie sulle sue condizioni e sui suoi programmi? Zero

E quindi grazie a Sara Errani per aver accettato il ruolo di materasso per le critiche che le pioveranno addosso per la pronosticabile sconfitta in FED, e benvenute a Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Elisabetta Cocciaretto. E addio senza rimpianti a lagami, che doveva essere il futuro del tennis italiano, e invece ne è solo il passato. Un passato da dimenticare.

Tafanus

 

Last update: 08/02/2018

Nessuno si illudeva che la Vinci d'oggi, 34 anni, peggior classifica degli ultimi 10 anni, e in via di uscita morbida dal tennis giocato, alla quinta partita consecutiva, potesse farcela a battere la Goerges d'oggi, la migliore di sempre. Una Goerges che per la prima volta in carriera, vedo rinata e rigenerata in questi ultimi mesi.

Dimenticate i rapporti di forza passati (tre vittorie su tre incontri diretti per Roberta). L'età non è una variabile indipendente, e Julia Goerges, sempre educata, sempre con "quell'aria troste come una salita", in questi ultimi mesi sembra aver trovato - a 29 anni - una forte consapevolezza di se stessa. Mai come in questi ultimi mesi ha aveva inanellato questa lunga serie si prestigiose vittorie, e il risultato di ciò lo mostra la classifica raggiunta (e non è detto che non possa ancora migliorarla).

Quest'anno la bella e sempre misurata Goerges (mai una cafonata, mai un gesto fuori luogo) ha preso numerosi e prestigiosi scalpi:

Tsurenko 50, Tsurenko 43, Bellis 42, Riske 38, Bellis 36, Kasatkina 28, Pavlyucenkova 27, Suàrez Navarro 24, Rybarikova 22, Gavrilova 22, Wozniacki 19, Stosur 18, Pavlyucenkova 17, Sevastova 15, Mladenovic 14, Svitolina 13, Vandeweghe 12, Mladenovic 10, Radwanska 10, Svitolina 4, Wozniacki 1... Davvero un periodo fantastico, e una completezza di repertorio di colpi rara da vedere.

Questa è stata la partita d'addio di Roberta a San Pietgroburgo: un premier "brand-new" (ha solo tre anni) inaugurato proprio con una vittoria di Roberta. Oggi c'è stata partita per tutto il primo set, ma sul 5 pari Roberta ha ceduto il servizio, e nel game successivo Julia ha chiuso il set, e in pratica la partita. Roberta ha sentito di colpo, e la delusione per l'epilogo di un set in cui forse i colpi più belli sono stati i suoi (alcuni fantastici passanti...). Un set che si è chiuso in pratica con soli tre punti di differenza a favore di una fantastica Goerges.

Secondo set senza storia ( forse la delusione per come si era chiuso il primo, ma certamente la stanchezza della quinta partita consecutiva, e un certo senso di impotenza nei confronti di una Goerges che si è espressa al massimo.

Bellissima, infine, l'iniziativa della direzione del torneo, che aveva predisposto,a prescindere dal risultato, la sorpresa di un premio alla carriera a Roberta, amatissima da queste parti (ma dove non è amatissima?). Peccato che la ignobile regia televisiva abbia ripreso quasi tutta la cerimonia in campo lungo, con le giocatrici praticamente invisibili. E bello il lungo abbraccio di una commossa direttrice del torneo a Roberta.

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Ultime dal "Grade 4" di Nairobi - Ieri l'epilogo italiano del tabellone di singolare. Delle quattro azzurre nel main-draw (Eleonora Alvisi e Asia Serafini ammesse direttamente, Beatrice Ricci e Alessandra Simone qualificate) Asia esce al primo turno, le due qualificate escono al secondo, e Eleonora Alvisi esce ai quarti, battuta in tre set dalla tds n° 2.

In doppio, bella performance di tutte e quattro le italiane, che accedono alla semifinale. Purtroppo non ci sarà una finale tutta italiana, perchè in semi le due ragazze provenienti dalle qualificazioni (Ricci e Simone) non ce l'hanno fatta, mentre Serafini e Alvisi accedono alla finale, avendo battuto in semifinale la coppia tds n° 1, con un eloquente  6/2  6/2.

A seconda del risultato della finale, Eleonora Alvisi, sommando i punti guadagnati coi quarti di finale in singolare, e con la finale di domani, farà un bel balzo in avanti in classifica Juniores ( nella quale è entrata per la prima volta nella seconda parte del 2017, con un ranking vicino alla 2000° posizione, passando dalla posizione 1105 della settimana scorsa, alla posizione 840/820 della settimana ventura, a seconda di come andrà la finale Nella classifica mondiale juniores , ai punti del singolare vanno aggiunti un quarto dei punti presi in doppio).

Tafanus

 

 

WTA Doha - Main draw e qualifing acceptance lists

Vedo che in alcuni siti molto ben fatti c'è la corsa spasmodica per conoscere la situazione di Doha per le vie più tortuose, del tipo "mi manda Picone".

Vogliamo aiutare chi è rimasto indietro... A  questo link  ci sono le acceptance list UFFICIALI del main draw, delle quali, e la lista delle alternates:

Acceptance lists WTA Doha

Tafanus

Scritto il 08/02/2018 alle 16:23 | Permalink | Commenti (2)

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Nessun merito, intendiamoci. Finchè le veterane hanno continuato a giocare e vincere, quasi tutte ultratrentenni, "rinnovamento" e "crescita dei rincalzi" erano concetti sconosciuti in FIT. Solo l'anagrafe, con le sue ineludibili leggi, ha costretto la FIT ad accettare il fatto che per qualche anno - speriamo pochi - saremo costretti a giocare la FED da comprimari. E allora ben vengano le ventenni, e persino le diciassettenni, in FED. Finalmente gli italiani potranno vedere in diretta TV, opposte a giocatrici in piena attività WTA, le nostre ragazzine, e fare il tifo per qualcosa/qualcuno a cui aggrapparsi per il futuro.

Un discorso a parte merita Camila Giorgi. Bene ha fatto la FIT a smettere di credere in questa promessa del tennis mondiale (meglio tardi che mai... quante volte abbiamo sentito straparlare di top questo e quello?). La verità è che è una ex-ragazzina che con o senza il supporto di chi l'ha guidata, non ha la più pallida idea di cosa siano, negli accordi, i diritti e i doveri. E' una grande perdita? No, non lo è. Una che ormai viaggia nel suo 27mo anno di età, che in carriera può vantare sempre e solo la vittoria - ormai datata - di un International da 280 punti, e che in FED non serve assolutamente a nulla: sei incontri in totale disputati, metà vinti e metà persi. Memento Roberta Vinci: 19 doppi disputati in carriera in FED, 18 vinti (e spesso il doppio in FED è stata la gara decisiva). La Giorgi è non utilizzabile in doppio, neanche in caso di gravi infortuni ad una delle titolari (quattro incontri in carriera, tutti persi, di cui uno perso 0/6  0/6). E, a prescindere dal valore o meno di questa ex-nostrabimba, male ha fatto la FIT, a suo tempo, a dare alla Giorgi più di quanto non abbia dato a 5/6 altre reali promesse sommate insieme. E, finalmente, bene ha fatto la FIT a liquidarla con un lodo arbitrale che le impone di restituire una buona parte del danaro di cui si è appropriata senza rispettare le contropartite concordate. E avrebbe fatto bene a ricordarle NEI FATTI che pacta sunt servanda anche se fosse stata una giocatrice dal talento irrinunciabile. Non lo è. 

Last but not least: una che, intervistata sui suoi primi rapporti con le "sorelle d'Italia", risponde "...le conosco, buongiorno, buonasera...", ha in un gruppo lo stesso effetto benefico di un sacchetto di sabbia gettato del serbatoio di un'auto. Che ora provi ad andare avanti coi suoi mezzi e col suo staff (Calenzano? Lucca Football Club? Chi può dirlo?) Il suo - chiamiamolo "sito di informazione" - ci mostra solo la "winter collection" di vestitini di mammà su fondo rosa shocking. Notizie sulle sue condizioni e sui suoi programmi? Zero

E quindi grazie a Sara Errani per aver accettato il ruolo di materasso per le critiche che le pioveranno addosso per la pronosticabile sconfitta in FED, e benvenute a Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Elisabetta Cocciaretto. E addio senza rimpianti a lagami, che doveva essere il futuro del tennis italiano, e invece ne è solo il passato. Un passato da dimenticare.

Tafanus

 

Last update: 08/02/2018

Nessuno si illudeva che la Vinci d'oggi, 34 anni, peggior classifica degli ultimi 10 anni, e in via di uscita morbida dal tennis giocato, alla quinta partita consecutiva, potesse farcela a battere la Goerges d'oggi, la migliore di sempre. Una Goerges che per la prima volta in carriera, vedo rinata e rigenerata in questi ultimi mesi.

Dimenticate i rapporti di forza passati (tre vittorie su tre incontri diretti per Roberta). L'età non è una variabile indipendente, e Julia Goerges, sempre educata, sempre con "quell'aria troste come una salita", in questi ultimi mesi sembra aver trovato - a 29 anni - una forte consapevolezza di se stessa. Mai come in questi ultimi mesi ha aveva inanellato questa lunga serie si prestigiose vittorie, e il risultato di ciò lo mostra la classifica raggiunta (e non è detto che non possa ancora migliorarla).

Quest'anno la bella e sempre misurata Goerges (mai una cafonata, mai un gesto fuori luogo) ha preso numerosi e prestigiosi scalpi:

Tsurenko 50, Tsurenko 43, Bellis 42, Riske 38, Bellis 36, Kasatkina 28, Pavlyucenkova 27, Suàrez Navarro 24, Rybarikova 22, Gavrilova 22, Wozniacki 19, Stosur 18, Pavlyucenkova 17, Sevastova 15, Mladenovic 14, Svitolina 13, Vandeweghe 12, Mladenovic 10, Radwanska 10, Svitolina 4, Wozniacki 1... Davvero un periodo fantastico, e una completezza di repertorio di colpi rara da vedere.

Questa è stata la partita d'addio di Roberta a San Pietgroburgo: un premier "brand-new" (ha solo tre anni) inaugurato proprio con una vittoria di Roberta. Oggi c'è stata partita per tutto il primo set, ma sul 5 pari Roberta ha ceduto il servizio, e nel game successivo Julia ha chiuso il set, e in pratica la partita. Roberta ha sentito di colpo, e la delusione per l'epilogo di un set in cui forse i colpi più belli sono stati i suoi (alcuni fantastici passanti...). Un set che si è chiuso in pratica con soli tre punti di differenza a favore di una fantastica Goerges.

Secondo set senza storia ( forse la delusione per come si era chiuso il primo, ma certamente la stanchezza della quinta partita consecutiva, e un certo senso di impotenza nei confronti di una Goerges che si è espressa al massimo.

Bellissima, infine, l'iniziativa della direzione del torneo, che aveva predisposto,a prescindere dal risultato, la sorpresa di un premio alla carriera a Roberta, amatissima da queste parti (ma dove non è amatissima?). Peccato che la ignobile regia televisiva abbia ripreso quasi tutta la cerimonia in campo lungo, con le giocatrici praticamente invisibili. E bello il lungo abbraccio di una commossa direttrice del torneo a Roberta.

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Ultime dal "Grade 4" di Nairobi - Ieri l'epilogo italiano del tabellone di singolare. Delle quattro azzurre nel main-draw (Eleonora Alvisi e Asia Serafini ammesse direttamente, Beatrice Ricci e Alessandra Simone qualificate) Asia esce al primo turno, le due qualificate escono al secondo, e Eleonora Alvisi esce ai quarti, battuta in tre set dalla tds n° 2.

In doppio, bella performance di tutte e quattro le italiane, che accedono alla semifinale. Purtroppo non ci sarà una finale tutta italiana, perchè in semi le due ragazze provenienti dalle qualificazioni (Ricci e Simone) non ce l'hanno fatta, mentre Serafini e Alvisi accedono alla finale, avendo battuto in semifinale la coppia tds n° 1, con un eloquente  6/2  6/2.

A seconda del risultato della finale, Eleonora Alvisi, sommando i punti guadagnati coi quarti di finale in singolare, e con la finale di domani, farà un bel balzo in avanti in classifica Juniores ( nella quale è entrata per la prima volta nella seconda parte del 2017, con un ranking vicino alla 2000° posizione, passando dalla posizione 1105 della settimana scorsa, alla posizione 840/820 della settimana ventura, a seconda di come andrà la finale Nella classifica mondiale juniores , ai punti del singolare vanno aggiunti un quarto dei punti presi in doppio).

Tafanus

 

 

Italia-Spagna di FedCup - Finalmente la FIT costretta a rinnovare

Nessun merito, intendiamoci. Finchè le veterane hanno continuato a giocare e vincere, quasi tutte ultratrentenni, "rinnovamento" e "crescita dei rincalzi" erano concetti sconosciuti in FIT. Solo l'anagrafe, con le sue ineludibili leggi, ha costretto la FIT ad accettare il fatto che per qualche anno - speriamo pochi - saremo costretti a giocare la FED da comprimari. E allora ben vengano le ventenni, e persino le diciassettenni, in FED. Finalmente gli italiani potranno vedere in diretta TV, opposte a giocatrici in piena attività WTA, le nostre ragazzine, e fare il tifo per qualcosa/qualcuno a cui aggrapparsi per il futuro.

Un discorso a parte merita Camila Giorgi. Bene ha fatto la FIT a smettere di credere in questa promessa del tennis mondiale (meglio tardi che mai... quante volte abbiamo sentito straparlare di top questo e quello?). La verità è che è una ex-ragazzina che con o senza il supporto di chi l'ha guidata, non ha la più pallida idea di cosa siano, negli accordi, i diritti e i doveri. E' una grande perdita? No, non lo è. Una che ormai viaggia nel suo 27mo anno di età, che in carriera può vantare sempre e solo la vittoria - ormai datata - di un International da 280 punti, e che in FED non serve assolutamente a nulla: sei incontri in totale disputati, metà vinti e metà persi. Memento Roberta Vinci: 19 doppi disputati in carriera in FED, 18 vinti (e spesso il doppio in FED è stata la gara decisiva). La Giorgi è non utilizzabile in doppio, neanche in caso di gravi infortuni ad una delle titolari (quattro incontri in carriera, tutti persi, di cui uno perso 0/6  0/6). E, a prescindere dal valore o meno di questa ex-nostrabimba, male ha fatto la FIT, a suo tempo, a dare alla Giorgi più di quanto non abbia dato a 5/6 altre reali promesse sommate insieme. E, finalmente, bene ha fatto la FIT a liquidarla con un lodo arbitrale che le impone di restituire una buona parte del danaro di cui si è appropriata senza rispettare le contropartite concordate. E avrebbe fatto bene a ricordarle NEI FATTI che pacta sunt servanda anche se fosse stata una giocatrice dal talento irrinunciabile. Non lo è. 

Last but not least: una che, intervistata sui suoi primi rapporti con le "sorelle d'Italia", risponde "...le conosco, buongiorno, buonasera...", ha in un gruppo lo stesso effetto benefico di un sacchetto di sabbia gettato del serbatoio di un'auto. Che ora provi ad andare avanti coi suoi mezzi e col suo staff (Calenzano? Lucca Football Club? Chi può dirlo?) Il suo - chiamiamolo "sito di informazione" - ci mostra solo la "winter collection" di vestitini di mammà su fondo rosa shocking. Notizie sulle sue condizioni e sui suoi programmi? Zero

E quindi grazie a Sara Errani per aver accettato il ruolo di materasso per le critiche che le pioveranno addosso per la pronosticabile sconfitta in FED, e benvenute a Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Elisabetta Cocciaretto. E addio senza rimpianti a lagami, che doveva essere il futuro del tennis italiano, e invece ne è solo il passato. Un passato da dimenticare.

Tafanus

 

Le juniores italiane - Acceptance-list delle prossime 4 settimane

Last update: 08/02/2018

Roberta Vinci, e la partita d'addio a San Pietroburgo contro Julia Goerges Goerges

Nessuno si illudeva che la Vinci d'oggi, 34 anni, peggior classifica degli ultimi 10 anni, e in via di uscita morbida dal tennis giocato, alla quinta partita consecutiva, potesse farcela a battere la Goerges d'oggi, la migliore di sempre. Una Goerges che per la prima volta in carriera, vedo rinata e rigenerata in questi ultimi mesi.

Dimenticate i rapporti di forza passati (tre vittorie su tre incontri diretti per Roberta). L'età non è una variabile indipendente, e Julia Goerges, sempre educata, sempre con "quell'aria troste come una salita", in questi ultimi mesi sembra aver trovato - a 29 anni - una forte consapevolezza di se stessa. Mai come in questi ultimi mesi ha aveva inanellato questa lunga serie si prestigiose vittorie, e il risultato di ciò lo mostra la classifica raggiunta (e non è detto che non possa ancora migliorarla).

Quest'anno la bella e sempre misurata Goerges (mai una cafonata, mai un gesto fuori luogo) ha preso numerosi e prestigiosi scalpi:

Tsurenko 50, Tsurenko 43, Bellis 42, Riske 38, Bellis 36, Kasatkina 28, Pavlyucenkova 27, Suàrez Navarro 24, Rybarikova 22, Gavrilova 22, Wozniacki 19, Stosur 18, Pavlyucenkova 17, Sevastova 15, Mladenovic 14, Svitolina 13, Vandeweghe 12, Mladenovic 10, Radwanska 10, Svitolina 4, Wozniacki 1... Davvero un periodo fantastico, e una completezza di repertorio di colpi rara da vedere.

Questa è stata la partita d'addio di Roberta a San Pietgroburgo: un premier "brand-new" (ha solo tre anni) inaugurato proprio con una vittoria di Roberta. Oggi c'è stata partita per tutto il primo set, ma sul 5 pari Roberta ha ceduto il servizio, e nel game successivo Julia ha chiuso il set, e in pratica la partita. Roberta ha sentito di colpo, e la delusione per l'epilogo di un set in cui forse i colpi più belli sono stati i suoi (alcuni fantastici passanti...). Un set che si è chiuso in pratica con soli tre punti di differenza a favore di una fantastica Goerges.

Secondo set senza storia ( forse la delusione per come si era chiuso il primo, ma certamente la stanchezza della quinta partita consecutiva, e un certo senso di impotenza nei confronti di una Goerges che si è espressa al massimo.

Bellissima, infine, l'iniziativa della direzione del torneo, che aveva predisposto,a prescindere dal risultato, la sorpresa di un premio alla carriera a Roberta, amatissima da queste parti (ma dove non è amatissima?). Peccato che la ignobile regia televisiva abbia ripreso quasi tutta la cerimonia in campo lungo, con le giocatrici praticamente invisibili. E bello il lungo abbraccio di una commossa direttrice del torneo a Roberta.

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Ultime dal "Grade 4" di Nairobi - Ieri l'epilogo italiano del tabellone di singolare. Delle quattro azzurre nel main-draw (Eleonora Alvisi e Asia Serafini ammesse direttamente, Beatrice Ricci e Alessandra Simone qualificate) Asia esce al primo turno, le due qualificate escono al secondo, e Eleonora Alvisi esce ai quarti, battuta in tre set dalla tds n° 2.

In doppio, bella performance di tutte e quattro le italiane, che accedono alla semifinale. Purtroppo non ci sarà una finale tutta italiana, perchè in semi le due ragazze provenienti dalle qualificazioni (Ricci e Simone) non ce l'hanno fatta, mentre Serafini e Alvisi accedono alla finale, avendo battuto in semifinale la coppia tds n° 1, con un eloquente  6/2  6/2.

A seconda del risultato della finale, Eleonora Alvisi, sommando i punti guadagnati coi quarti di finale in singolare, e con la finale di domani, farà un bel balzo in avanti in classifica Juniores ( nella quale è entrata per la prima volta nella seconda parte del 2017, con un ranking vicino alla 2000° posizione, passando dalla posizione 1105 della settimana scorsa, alla posizione 840/820 della settimana ventura, a seconda di come andrà la finale Nella classifica mondiale juniores , ai punti del singolare vanno aggiunti un quarto dei punti presi in doppio).

Tafanus