Ecco cosa scrivevo in un post del novembre 2016, quando tutto lasciava sperara che Georgia stesse per compiere il salto di qualità:
Georgia Brescia dalle qualificazioni alla finale al 50.000 di Canberra
Georgia Brescia (credit: Rowland Charles Goodman)
Impressionante il ruolino di marcia di Georgia. Per approdare in finale al 50.000 di Canberra, ha dovuto vincere sette partite consecutive, senza lasciare per strada neanche un set. Dei 14 set giocati, ne ha vinti tre a zero, ed altri quattro cedendo uno o due games. E' entrata nel torneo col ranking n° 433, ha già guadagnato la 322 posizione, ma se dovesse vincere il torneo entrerebbe nelle top 300 (284°). Questa la parte bassa del tabellone:
Dopo aver eliminato la testa di serie n° 2 Iroko Kuwata, stanotte ha eliminato la tds n°7 Jana Fett. In finale trova la tds n° 1 del torneo, Risa Ozaki. Partita dura. La Ozaki è entrata nel torneo col rankimg 103°, è già di fatto in top-100 (98°) avendo scavalcato anche Vekic e Cepelova, e vincendo il torneo sarebbe 93°, scavalcando anche Falconi, Kozlova, Linette e Allertova. Partita dura, dicevamo. Ma visto che ha dato un 6/2 6/0 a Iroko Kuwata, non è vietato sognare...
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Fra la fine del 2016 e gli inizi del 2017 avevo notato questa ragazzina che se ne andava so,la soletta in giro per gli USA e l'Australia, facendo risultati che raramente qualcuno notava in Italia. E quello che sembrava l'inizio di una storia inarrestabile...
Dunque, andiamo con ordine: La Brescia aveva chiuso il 2016 intorno alla posizione 430. Nel 2017 aveva infilato una serie di risultati (specie nella prima parte dell'anno) di tutto rispetto: da 433 al best ranking 184, per chiudere l'anno al 205. Nel corso dell'anno aveva vinto il 64% delle partite giocate (due su tre)
Anche l'anno 2018 era iniziato col pellegrinaggio in Australia, ma con un andamento del tutto diverso. Tanto diverso, che quest'anno - che non è ancora finito - è passata da 205 a 316, e la discesa sembra inarrestabile. Perdere 130 posizioni nel momento in cui tutti si aspettano da un momento all'altro l'ingresso nelle 150 è davvero qualcosa che richiederebbe approfondimenti. Non ha avuto filotti proibitivi di avversarie: semplicemente, non sa più vincere.
Solo Georgia potrebbe cercare di spiegare. Noi possiamo fare solo delle ipotesi.
Una cosa che mi ha sempre lasciato forti dubbi, nella Giorgi, è il fatto che sia in grado di giocare il dritto solo a due mani. Questo la porta non solo ad arrivare spesso sulla palla alquanto "rattrappita", ma ha il grosso problema che quando le giocano un incrociato abbastanza stretto sul dritto, spesso deve mollare la sinistra, e con una mano riesce a mandare dall'altra parte dei choppettini inevitabilmente corti, lenti, alti, incrociati, che per qualsiasi avversaria sono vei veri assist per un allenamento sulla volée.
Un secondo aspetto strano è stato il divorzio da Gonzalo Vitale, lo storico coach uruguaiano che è stato a lungo il suo pigmalione in Svizzera, dove Georgia si allenava. Lo ha lasciato per andare col coach napoletano (trasferito a Biella) Cosimo Napolitano. Colpa sua? Colpa di Georgia? reazione catalitica che non è scattata? Non lo sappiamo, e non facciamo ipotesi. Sta di fatto che non sa più vincere. Quest'anno non vince più il 67% delle partite, ma solo il 43%, pur incontrando - grazie allo scivolamento continuo in classifica, avversarie in tornei di rango mediamente inferiore a quelli giocati nel 2017.
Attualmente i numeri dicono che da inizio anno è passata da 205 a 316, ma mancano tristemente all'appello alcune prestigiose vittorie del 2017, come quelle contro Lemoine 190, Tig 175, Voegele 152, Schmiedlova 133, Pera 127, Hsieh 96.
Analogo - anche se determinato da chiarissimi cambiamenti tecnici che gridano vendetta, l'evoluzione negativa di Deborah Chiesa. Ma di questo scriveremo a parte.
Tafanus
Ultimi commenti