Camila Giorgi, negli ultimi 12 mesi, è tutta una telenovela di sorteggi fortunati. Che sia questa la vera ragione di un fantastico recupero da quota 100 a quota 25? Ricordate la storia di Francesca Schiavone, che qualche anno fa è stata sorteggiata ben tre volte in due mesi contro Serena Williams al primo turno? Bene: dimenticatela, perchè qui parliamo di una storia diversa, e più felice: di una storia di primi turni al 90% fortunati. Insomma, delle specie di "bye" (passaggio del turno senza giocare, o quasi...). Solo che i "bye" veri fruttano punti solo se poi passi anche il turno successivo, mentre i "bye" Giorgi-style sono con punti wta incorporati e quasi garantiti. Ecco il 90% dei sorteggi della Giorgi alla prima partita (quali o main, non importa). Leggete la tabella, e poi mettete in ogni riga il numero di punticini praticamente regalati da sorteggi fortunati. Vedrete che la somma dei punticini che proprio non si potevano perdere, sommati insieme, raggiungono quasi il totale del tesoretto attuale della Giorgi.
Ma questi sono solo cattivi pensieri. Veniamo ad oggi. Dunque, nel pomeriggio conosciamo lil main-draw di Dubai non definitivo (mancano ancora i nomi delle qualificate, e il tabellone sul sito WTA è solo in html, e non anche in pdf).
Nel tardo pomeriggio finiscono le quali, a sorpresa Sara Errani riceve una wild-card, e - scherzi del destino - viene sorteggiata contro la Cami.
Spostiamoci ancora avanti di mezz'oretta. Esce il tabellone ufficiale e completo in formato pdf, ma... cucù... la Giorgi non c'è più. Improvvisamente è passata dal main-draw alla casella delle ritirate (anzi, della ritirata, perchè è l'unica). Bua al polso. Improvviso, imprevedibile. Nessun sintomo premonitore.
Eppure non può essere l'usura... in fondo, un'atleta fidicamente fortissima coma le Cami, da Linz ad oggi ha giocato in tutto sette partite in quattro mesi. Meno di due partite al mese.
Prendiamo il suo anno precedente alla bua al polso: in tutto e per tutto, la Giorgi ha giocato 57 partite. Circa una partita a settimana.
E ora andiamo su un polso alquanto più serio: Flavia Pennetta, nel 2009 (anno in cui Flavia aveva grosso modo la stessa età di Gami oggi) la Pennetta ha giocato 147 partite. Il triplo della Gami. è andata avanti a botte di 150/160 partite all'anno fino al 2012. L'anno fatale in cui Pennetta, a Roma, si ritira dopo aver risposto ad una cannonata di Serena Williams, per un forte dolore al polso. C'ero, e me la ricordo, la faccia e la smorfia di dolore. Fascia stretta, e via andare. Parigi, poi Wimbledon. E' l'anno in cui Camila Giorgi diventa una diva. L'anno del vespino di Scanagatta e del Semeraro de "La Stampa" che vaneggia di una ragazza che estrae dalla fondina lo sguardo cuccioloso che ti fulmina. L'anno in cui tutti sbavano perchè la 140 Giorgi ha superato le qualificazioni battendo, una dopo l'altra, tre signorine nessuno, classificate molto peggio di lei.
Poi inizia il main-draw, e al primo turno esplode il giorgismo, fenomeno patologico che fatica a morire. Il destino pone al primo turno la Stella Vivente (Flavia) e la Stella Nascente (la Gami) l'una contro l'altra. Tutti hanno dimenticato il polso, tutti gridano al miracolo del quarto turno, e a nessuno viene in mente che se non avesse trovato al primo turno una tizia sulla soglia della sala operatoria, forse il giorgismo non sarebbe mai nato. In sala operatoria, i chirurghi scopriranno che il tendine della Pennetta era ridotto al 10%. Pennetta perde un anno fra intervento, convalescenza e rieducazione, e precipita in 166ma posizione. Eppure ancora oggi i giorgiofili faticano ad ammettere che senza quel maledetto polso, forse il mito del giorgismo non sarebbe mai iniziato.
E ora con sette partite in quattro mesi, viene fuori il polso della Gami. Nessun preavviso. Nessun medical time-out durante la Fed Cup. .Il polso viene fuori un'ora dopo il sorteggio definitivo di Dubai. Singolare, davvero...
Il saggio Andreotti è stato il creatore di un famoso aforisma: "...a pensar male, si fa peccato, ma spesso si indovina..."
E allora adottiamola, la teoria del malpensante: in un periodo di forma a dir poco precaria, persino una Errani senza partite nelle gambe e nella testa da otto mesi, ma carica di rabbia, riesce a perdere dalla Bencic con un punteggio più dignitoso di quello subito dalla Giorgi, e poi a giocare un ottimo doppio insieme a Trevisan. Io credo che il rischio che meno vorrebbe correre la Giorgi è quello di essere eventualmente battuta da una Errani fuori dai giochi da otto mesi, insultata in tutte le forme possibili dai trombettieri della fogna, e precipitata fuori dalle 130 al mondo. Il rischio, anche lontano, di perdere dalla "pallettara" noiosa, dopata al tortellino, è insopportabile. E allora a Gami viene all'improvviso, mezz'ora dopo l'uscita del tabellone, la bua al polso. Capita. E a pensar male si fa peccato. Quindi crediamo alla storia del polso, e vediamo quanto durerà, se sarà operata, o se passerà miracolosamente al prossimo torneo, e se sarà sorteggiata - poniamo - contro una WC tipo Osuigwe...
P.S.: Ancora adesso, mezzanotte passata, invano si cercherebbe su lafogna.it una riga che spieghi le cause del ritiro, o ne dia almeno notizia. C'est magnifique!
Più che mai Tafanus
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