Le prospettive per Camila Giorgi diventano sempre più buie. Esattamente fra quattro mesi e mezzo inizieranno gli ultimi due anni che la Giorgi ha concesso al tennis: "...non mi ci vedo a trent'anni ancora con una racchetta in mano..."
TUTTI i normodotati hanno letto coi loro occhi questa intervista della Giorgi. Per il diversamente intelligente "Tommasino il Cretino" invece, questa notizia è una fake new, creata e diffusa ad arte dal tafano brutto sporco e cattivo. Ringrazio Tommasino il Cretino per avermi assegnato dei super-poteri mediatici che sono ben lontano dall'avere.
Sempre dalla miniera "lafogna.it", apprendiamo da un "Professor Ddechè", che le "quattro vittorie consecutive" della Giorgi dimostrano che la Giorgi è tornata. E azzarda anche un parallelo che sarebbe ridicolo se non fosse osceno col ritorno della Pennetta dopo il problema polso. Insomma, la Giorgi appena rientrata dal problema al polso già dimostra di essersi ritrovata, perchè tira forte come e più di prima. Magari fuori, ma forte. Osservazione "sublime" (cit. TC); inoltre la ripresa della Pennetta sarebbe stata molto più complicata...
Già, prof. Deché... La ripresa della Pennetta. Del malanno della Pennetta sappiamo tutto (ci manca solo la pubblicazione delle scansioni delle radiografie). Sappiamo che i guai al polso erano iniziati mesi prima del famoso ritiro a Roma nell'incontro con Serena Williams, dopo l'impatto con una palla particolarmente violenta. Pennetta ci ha provato ancora (anzichè fermarsi prudentemente), fin dopo Wimbledon e le Olimpiadi. Poi ha dovuto arrendersi.
La Pennetta non ha curato il polso con la pomatina, ma è andata in sala chirurgica, dove ha subito un lungo e problematico intervento durato ore, dopo il quale il chirurgo di Barcellona che l'ha operata ha dichiarato che ormai il tendine della Pennetta era ridotto al 10% del suo spessore, e che il 90% era andato. Del polso della Giorgi non abbiamo MAI avuto notizie di prima mano, ma solo ciò che arrivava sui social dai suoi innamorati. Non voglio dire che si trattasse di balle consapevoli, ma di effetti onirici si.
Dopo i rispettivi "polsi", la Giorgi non ha perso un granchè di posizioni dal fermo, perchè ben pochi punti aveva vinto e portato a debito nel dopo-Linz (cioè nel periodo omologo dell'anno precedente). Pennetta invece ha "ricominciato da 166", e ha certificato il suo ritorno non già "vincendo quattro partite di seguito" contro quattro ragazzette classificate fuori dalle prime cento, ma facendo i risultati più grandi ottenuti in carriera: il "mandatory" di Indian Wells, e poi il botto finale degli US Open.
Ma non facciamone un discorso di Pennetta, ma di TUTTE quelle italiane spesso derise su lafogna.it perchè "il loro giogo non è bello come quello della Gami". Considerando solo gli anni 2000, scopriamo - aprendo le classifiche ufficiali di fine anno - che ci sono ben 5 giocatrici che hanno chiuso l'anno in top-venti (si vede che conditio sine qua non per finire in top-20 è quella di giocare un tennis non bello come quello della Gami. Pazienza. Me n'ero fatto una ragione...
Silvia Farina (3 anni) - 2001, 2002, 2004
Francesca Schiavone (7 anni) - 2003, 2004, 2005, 2006, 2009, 2010, 2011
Flavia Pennetta (5 anni) - 2008, 2009, 2011, 2014, 2015
Sara Errani (4 anni) - 2012, 2013, 2014, 2015
Roberta Vinci (3 anni) - 2012, 2013, 2015.
Basterebbe questo per definire la differenza fra tennis "divertente" e tennis "vincente". Non so invece come ci si possa divertire a seguire spasmodicamente e solo un tennis perdente. Ma voglio aggiungere un dettaglio: su queste 5 giocatrici, ben tre sono state anche n° uno al mondo di doppio (Pennetta, e quindi Errani/Vinci addirittura per due anni di seguito, vincendo anche 5 slam). E le "Sorelle d'Italia" hanno vinto ben quattro volte la Fed Cup, e fatto la finale altre tre volte. Record mondiale ineguagliabile: la "noiosa" Roberta Vinci (che non tira forte ma tira "come e dove") in fed ha vinto ben 18 doppi su 19 disputati; e poichè il doppio, quando si gioca, è spesso la partita risolutiva, possiamo dare atto a Roberta di aver vinto quasi da sola ben 18 incontri di FED su 19?
Ma torniamo al titolo col quale abbiamo iniziato questo post: Camila Giorgi, fine del gioco e fine dei giochi. Forse sulla fogna nessuno si è accorto che quest'anno nel tennis femminile è successo qualcosa di straordinario: sono rimaste saldamente davanti alla Giorgi (o addirittura ci sono arrivate quest'anno) un fracco di ragazzette più giovani della Gami. Difficile immaginare che per il combinato disposto dell'anagrafe e del gioco espresso, queste saranno mai riprese dalla Gami. In ordine di ranking live, stiamo parlando di Osaka, Pliskova, Barty, Svitolina, Sabalenka, Stephens, Bencic, Andreescu, Vondrousova, Wang, Keys, Kontaveit, Kenin, Vekic, Anisimova, Garcia, Muguruza, Mertens, Yastremska, Sakkari, Collins, Siniakova, Zheng, Putintseva, Kasatkina, Alexandrova, Puig, Sasnovich, Muchova, Tomljanovic, Swiatek, Wang, Kudermetova, Mladenovic, Kuzmova, Bouzkova, Pegula.
Stiamo parlando di ben 37 giocatrici che hanno sulla Gami il vantaggio della classifica attuale migliore di quella della Gami (entry-lists, teste di serie), ed un vantaggio anagrafico da minimo (un anno) ad enorme (Swiatek, 10 anni). Difficile ipotizzare che una parte significativa di queste decida di mettersi un attimo da parte per far risorgere la Gami. Più facile che dalle retrovie della top-100 le arrivino addosso quelle che hanno un vantaggio anagrafico enorme: Teichman, Zidansek, Brady, Rybakina, Ferro, Ostapenko, Peterson, Potapova, Sorribes, Badosa, Blinkova, Jorovic, Sharma, Haddad, Vikhlyantesa, Bolsova...
Sono contento? Non per la povera Giorgi, che inizia a farmi francamente tenerezza, anche se a 28 anni avrebbe il dovere si troncare, lei per prima, il cordone ombelicale col padre/padrone. Sono strafelice per lo spaesamento dei trombettieri, che scrivevano fiumi di commenti scemi dopo sconfitte che "ci possono stare", ma che ora, dopo la sconfitta più recente e dolorosa (3/6 0/6 da Sakkari), avevano postato ben tre commenti tre in totale, sulle news della partita precedente, perchè sull'ultimo torneo non ci sono neanche due righe della redazione. Il silenzio incombe plumbeo.
Tafanus
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