La 25enne brianzola dice basta con l’attività professionistica ma non molla la racchetta: tornerà negli Stati Uniti, dove aveva frequentato il college, per lavorare come assistant coach della squadra femminile di tennis della University of Missouri, nella città di Columbia. “Sentivo il bisogno di cambiare percorso”
In America ci era già stata dal 2016 al 2020, alla University of Texas di Austin con la gemella Anna (anche lei tennista: è n.425 del mondo), completando la laurea in Sport Management dall’Italia, a causa della pandemia. Quell’esperienza a stelle e strisce le è rimasta dentro. “Ha cambiato le mie prospettive – ha raccontato –, e tante volte ho pensato che se un giorno avessi fatto l’allenatrice, l’avrei fatto negli States”. Ma non pensava che quel momento sarebbe arrivato così presto.
Invece, nell’ultimo anno si è resa contro che il tennis professionistico non le dava più le soddisfazioni di un tempo: alla Horizon Tennis Home di Vicenza era seguita a dovere, si è allenata sempre al massimo, però non ha ottenuto quanto sperava. Così ha capito che la racchetta poteva restare il mezzo per inseguire la felicità, ma andava cambiata la destinazione, sostituendo la top-100 Wta con qualcosa di nuovo.
“Non avevo più tante motivazioni – ha detto ancora –, perché sentivo di dover cambiare percorso”. Si è guardata intorno, e ha capito che le opportunità vere arrivavano di nuovo dall’America. Poteva tornare là e continuare gli studi, frequentando gratuitamente un Master in cambio del lavoro al servizio della squadra di tennis, invece ha deciso di prendere il posto da assistant coach della squadra femminile di tennis alla University of Missouri, nella città di Columbia.
Bianca ha già firmato il contratto, a breve richiederà il visto e nel giro di un mese prevede di essere dall’altra parte del mondo, motivatissima per una nuova esperienza. “Mi sento fortunata: mia sorella e i miei genitori mi spinsero a provare il college, e oggi quell’avventura mi apre una nuova strada. Voglio capire se l’esperienza da allenatrice negli Stati Uniti mi piace come penso, e l’unico modo per capirlo veramente è vivendola in prima persona”.
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...e a noi, che abbiamo sempre stimato questa ragazza per il suo tennis e per le sue coraggiose scelte di vita, non rimane che augurarle una nuova "second life" serena e felice...
Tafanus
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