Bravissimo Djokovic giocatore, che non ha lasciato un solo set al pur bravo Tsitsipas nella finale degli Australian Open 2023, e bravo nel suo speech di fine partita, colmo di lodi per tutti.
Meno bravo (parere personale) nel non aver trovato un modo qualsiasi per scusarsi con lo Stato e con le istituzioni giudiziarie e tennistiche australiane, che un anno fa ha tentato strenuamente di imbrogliare, arrivando persino all'atto finale di assoluta stupidità, quando ha affidato ad un sedicente esperto in public relations la mission impossible di convincere le autorità australiane a non applicare nei suoi confronti la legge, che in Australia sembra sia uguale per tutti, con la patetica motivazione che la sua esclusione avrebbe nuociuto alle sorti "economiche" del torneo: tipica motivazione da club-med che sarebbe stato il caso di non usare: respinta con danni.
Per quelli che non riescono o non vogliono ricordare, pubblico un abstract del 5 e 6 gennaio 2022 sui fatti, tratto da un esaustivo articolo de Il Sole 24 Ore
Tennis: niente Open per Djokovic, l’Australia lo respinge. Lui fa ricorso - L’esenzione medica concessa a Djokovic (non dice se è vaccinato) ha suscitato reazioni di indignazione in Australia. Il tennista fermato per un «problema con i visti» e poi respinto
Novak Djokovic respinto dall’Australia. Il numero 1 del tennis mondiale dovrà lasciare il paese nelle prossime ore. Djokovic è arrivato nel paese con un’esenzione speciale per partecipare all’Australian Open a Melbourne. Il visto del tennista però non è stato giudicato regolare e, come afferma il quotidiano The Age, Djokovic dovrà lasciare il paese. I legali dell’atleta hanno però presentato ricorso. E Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha accusato le autorità australiane di aver «trattato male» Djokovic. Il tennista è ancora nel Paese e attenderà l’udienza finale di lunedì, mentre l’Australia ha deciso di ritardarne l’espulsione in attesa del verdetto.
L’esenzione medica concessa a Novak Djokovic - che continua a mantenere il riserbo sul propro stato vaccinale - per partecipare agli Australian Open ha suscitato reazioni di indignazione nel Paese, dove il Primo ministro aveva subito minacciato di far rientrare il serbo «con il primo aereo» se tale esenzione non fosse giustificata.
In conferenza stampa, così si è espresso Scott Morrison: «Stiamo aspettando spiegazioni, e che ci fornisca prove a sostegno di questa deroga. Se queste prove sono insufficienti, allora non sarà trattato in modo diverso da nessun altro e tornerà a casa con il primo aereo. Non ci saranno regole speciali per Novak Djokovic». (Dichiarazioni che all'Italietta del Bar dello Sport, del Marchese Del Grillo e di "Mi manda Picone" devono esser sembrate delle vessatorie ingiustizie astrali: palloni e palline prima di tutto - NdR)
Tiley ha però negato che il numero 1 del mondo abbia ricevuto un trattamento preferenziale per ottenere tale esenzione, durante un iter supervisionato dalle autorità australiane e da quelle dello Stato di Victoria. Un totale di 26 giocatori o membri del loro staff, sui 3.000 circa previsti in Australia, hanno chiesto un’esenzione e solo pochi di loro l’hanno ottenuta, ha spiegato [...]
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