Mi capita con colpevole ritardo fra le mani il video di una intervista fatta in casa, con la brava Lucrezia Marziale nel ruolo di intervistatrice, e col suo datore di lavoro - Angelo Binaghi - nel ruolo di intervistato. Sarebbe meglio evitare queste situazioni, perchè in questi casi il sospetto che non ci saranno domande imbarazzanti sorge spontaneo. Ma diamo uno sguardo al video dell'intervista, e poi torniamo sull'argomento.
Le dichiarazioni auto-incensatorie di Binaghi mi costringono a ricordare a questo signore alcune cose che non sono andate di traverso solo a me, ma a molti appassionati di tennis alquanto più esperti di tanti webeti della rete che hanno scoperto il tennis 12 anni fa (i più precoci, tutti innamorati di Camila Giorgi), e 4/5 anni fa quelli che hanno aspettato Godot per decenni, fino all'arrivo della ondata prima dei Sinner, dei Berrettini, dei Sonego, e quindi della seconda ondata ((i Musetti, i Cobolli, gli Arnaldi, i Darderi, i Nardi...
Ma andiamo con ordine. Le elenco qualche cosina che i veri appassionati di tennis (magari più competenti di tanti logorroici "cronisti" ed "esperti" dei canali ufficiali) non hanno digerito dei provvedimenti da lei adottati.
L'innamoramento e l'acquisto di Camila Giorgi - La storia è nota: la Bella Famiglia è stata trasferita dagli USA in Italia grazie alla FIT da lei presieduta, col pagamento di un importo di cui nessuno ha mai rivelato i numeretti, anche se da molte indiscrezioni si è saputo che si sarebbe trattato di un malloppo di 300 milioni di lire. Per far cosa? Per impegnarsi a rispondere "presente" a qualsiasi convocazione per impegni di squadra. Ma dopo una mezza dozzina di partite in Fed Cup la Divina si è rifiutata di accettare altre convocazioni, e la storia è finita a carte bollate.
E alle "Four Sisters" niente??? - Ingegner Binaghi, ha mai avvertito il dovere di riservare lo stesso trattamento alle "Quattro Sorelle"? NOOOO???????? E perchè mai? In fondo, sono state loro a darci quattro Fed Cup, vittorie di grande slams in singolare, in doppio... Tutte entrate in top-ten, tutte restate in top-20 per anni e anni... Per non citare altre meritevolissime figure come Silvia Farina. Raffaella Reggi, Laura Golarsa, Sandra Cecchini, Rita Grande, Bolelli, Fognini, e chissà quanti ne dimentico...
Niente da rimproverarsi sulla rovina della Coppa Davis e della Fed Cup? - Ricorda, spero, le folle oceaniche della Davis nella sua Cagliari, a Napoli, e dovunque... La formula prevedeva che a turno ogni squadra giocasse nel proprio paese. Biglietti venduti fino all'ultimo, e folla... Tanta folla creativamente festosa e rumorosa. Tutto ciò faceva parte dello spettacolo. Oggi in tutte le partite che si giocano in un paese che non appartiene a nessuna delle due squadre contendenti, lo spettacolo è desolante. Tribune oscurate durante le riprese TV, nel penoso tentativo di non far vedere a cosa si siano ridotte questi tristi surrogati della Davis e della Fed Cup. Ma noi marciamo trionfalmente cantando inni alla gloria per aver vinto due volte la Davis, dimenticandoci colpevolmente che la prima volta, in Cile, abbiamo "vinto" una Davis dove i paesi che contano non c'erano, perchè avevano giustamente rifiutato di giocare nel paese del tiranno assassino Pinochet. E la seconda volta abbiamo vinto una cosa che stava alla Davis come la "Miscela Frank" sta al caffè. E lei, nella circostanza, si è opposto alla cessione della Davis a una cantante pop e a un calciatore? Si? No? Perché? E perchè anzichè combattere contro questa porcheria, offre città italiane come palcoscenico per questo inguardabile spettacolo, anzichè lottare per il ritorno alla Davis, la cui formula non era invecchiata in 130 anni?
Il "Caso Samsonova" - Ricordo una giovane jr molto promettente. Anastasia Samsonova, ricorda? Nata a Mosca, da quando aveva sei MESI risiede in Italia. Suo padre non era un "immigrato" di quelli che Salvini detesta. Era un notissimo dentista con studio ben avviato in Liguria. La Samsonova da junior ha giocato in maglia azzurra, con la certezza che al compimento del 18° anno avrebbe potuto - come da leggi esistenti - optare per la nazionalità italiana. Invece NO. Le è stata negata, con l'assurda motivazione che non aveva un lavoro fisso e certo che le assicurasse la sussistenza (per inciso, nel tennis questa "certezza" non ce l'aveva neanche Serena Williams). Messa di fronte a questo assurdo divieto, e alla ancor più assurda motivazione, la Samsonova (che era una "azzurra", non dimentichiamolo), aveva chiesto un supporto alla FIT. Soldi? 300.000.000 di lire? Niente di tutto questo. Solo un supporto nel trattare con la burocrazia, che le consentisse di superare lo scoglio. La Samsonova - non smentita - ha detto che la FIT le ha praticamente risposto che doveva arrangiarsi da sola. Lo ha fatto. E' stata costretta a optare per la nazionalità russa, e l'Italietta ha detto addio a una ragazza la cui promessa di diventare qualcuna si è avverata.
Il "Caso Errani" e il decimo di pillola di tetrazolo - Ingegner Binaghi, non ci racconterebbe, con parole sue, quale si stato il grande supporto dato a Sarita per superare quella triste (e ingiusta) vicenda, che le ha rovinato gli ultimi anni buoni di carriera? Per fortuna Sara, che ha più palle di tutta la FITp messa assieme, si è "vendicata" portando una medaglia d'oro all'Italia insieme alla Paolini, e conquistandone un'altra con Vavassori. Tornata stabilmente fra le prime cento in singolare e fra le prime 12 in doppio, alla faccia di chi aveva sfornato la barzelletta del "tortellimo al tetrazolo". Cosa ha fatto la FIT per difenderla dalla WADA & C., e dalle ironie fuori luogo di "Ubitennis"?
Ingegner Binaghi, avrà mai il coraggio di scusarsi cogli italiani per l'innamoramento della Giorgi? - Oggi la Divina vive in latitanza, inseguita da più rinvii a processo (falso ideologico per la storia delle false vaccinazioni, furto di mobili, sei mesi di affitto non pagati, e - dulcis in fundo - miliardi guadagnati restando "sconosciuta al fisco", non avendo MAI presentato una dichiarazione dei redditi. Mollata persino dal suo avvocato. Nessuno sa dove stia trascorrendo la sua latitanza, e le centinaia di fanatici che scrivevano fiumi di sciocchezze sui "social" sono anch'essi latitanti.
Last but not least: ci spiega quale sia il senso di unificare Tennis e Padel? - L'altro giorno un mio amico, scherzando sull'argomento, scolpiva: "...Antò... dai tempo al tempo... forse la FIT, poi FTPp, riuscirà ad aggregare ache la "Federazione Italiana della Lippa". Scherzi a parte: le sue fantastiche (o fantasiose?) previsioni sul padel che in pochissimi anni avrebbe avuto lo stesso numero di tesserati del tennis, per ora hanno una corrispondenza eventuale alla realtà indecifrabile, visto che la FITp non ritiene di comunicarci QUANTI sono storici tesserati del tennis, QUANTI nuovi arrivi del padel, e QUANTI "ambivalenti. Lo ammetto, anche se è una cosa comoda per non farci sapere a cosa abbia portato mettere insieme il formaggio con le pere.
Tafanus
Ultimi commenti