Non ci si può credere! Da quando la usurpatrice Martina Trevisan ha spodestato la Divina Camila Giorgi dalla posizione di n° UNO d'Italia, contro costei, nei social media (con livetennis.it in posizione preminente) si sono sciolti i cani. Cani ignoranti, che tentano persino un confronto fra tornei vinti e prize-money in carriera di due giocatrici che hanno avuto l'una 11 anni di frequentazione in WTA, e l'altra solo 4 anni!
Cani ignoranti, per i quali i fastidiosi grunt sono più rilevanti dei risultati ottenuti. E fra i risultati ottenuti più ignorati, ci sono le dieci partite consecutive vinte (fra Rabat e Roland Garros), un quarto di finale e una semifinale al Roland Garros...
Dieci partite vinte di seguito??? Un risultato che la Divina può solo sognarsi di notte, visto che il suo all times record è di sei partite, ottenuto peraltro pochissime volte in 11 anni.
Quindi oggi lo sport nazionale degli ex suonatori di vuvuzelas (temporaneamente silenti, visto che dal primo turno di Wimbledon - perso contro una Signorina Nessuno - e la prossima partita, passerà un tempo biblico per il tennis moderno) è diventato quello di sparare addosso alla Trevisan.
Tale Ottusangolo non perde occasione per ricordarci che la Divina è diventata N° UNO d'Italia quando ancora qualcuna delle Fab-Four era in attività. A sostegno delle sue tesi, produce una tabella-autogoal, dalla quale si deduce che UNA non era più in attività, due erano "in scadenza": una con limite a fine anno (per ritirarsi dopo il master di fine anno - con relative celebrazioni - e l'altra per ritirarsi ai successivi Internazionali di Roma, sede eletta dalla FIT per celebrare la sua storia e vederla in una ultima partita). Capita. Capita ai monocoli ed agli idioti.
La verità è che fra il Regno della Divina, e quello delle altre, c'è una differenza abissale di qualità, che qualsiasi normodotato può vedere dalla tabella faticosamente messa su:
Numero di Italiane in top-100
Italiana N° Uno
Classifica della N° Uno italiana
N.B.: Le classifiche sono quelle di fine anno. Il 2006 non disponibile. Il 2022 è OVVIAMENTE incompleto.
Ovviamente non traiamo nessuna conclusione definitiva sul 2022, che è ancora in corso. Diciamo solo che AD OGGI la Trevisan è la n° UNO italiana, con un ranking migliore del best ranking all times della Giorgi. I conti li rinviamo a fine anno. Vediamo allora cosa sia questa nuova era dell'oro del tennis femminile, esaltata dalla vittoria della Cocciaretto (che noi stimiamo, ma che per ora naviga fuori dalle prime cento, e viene esaltata per la vittoria - meritata e netta - contro una giocatrice che ha 35 anni, è stata fermata ingiustamente per un paio d'anni, ed ha un braccio mezzo ingessato o quasi). Un confronto che sarebbe ridicolo se non fosse penoso.
Bene. Nell'epoca aurea del tennis femminile italiano (2017-2021), abbiamo avuto da UNA a TRE giocatrici in top-100, e la N° Uno si è barcamenata in posizioni mondiali di fine anno fra la 26 e la 98!
E negli anni bui precedenti? Quando ancora il Fato non ci aveva portato in dono la Madonna di Macerata? Fra il 2000 e il 2016, per 16 anni su 18, la N° Uno d'Italia era anche una top 20 (e non una n° 98).
Erano delle eccezioni??? Niente affatto. In top-100 non erano da 1 a 3 (come nell'epoca aurea della Giorgi, che spesso ha lottato contro NESSUNO). Il panorama era alquanto più affollato. Quante erano le top-100 con le quali misurarsi?
Per quattro anni sono state in 5
Per quattro anni sono state in 6
Per cinque anni sono state in 7
Per un anno sono state in otto
Ma tutto questo non conta! Gli anni d'oro sono stati quelli fra il 2017 e il 2021. E ora avanti tutta con le trombette che squillano per ogni pur labile segnale di novità, purchè opposto ai soli, reali pericoli incombenti sulla primazia della Madonna: Trevisan (già davanti), ma anche sulle incombenti Paolini e Bronzetti. Per ora tollerata la Cocciaretto, ma solo perchè ancora a distanza di sicurezza, e osannata la Paoletti, che ha vinto due partite contro pronostico.
Benvenuti i trombettieri che scoprono solo ora la Cocciaretto, alla quale abbiamo dedicato spazio e attenzione fin dal Gennaio 2018, quando agli Australian Open jr. aveva, a sorpresa, eliminato la Grande Promessa Gauff, con un secco 2/6 6/2 6/2.
Porgo quindi il benvenuto a TUTTI i nuovi elogiatori della Cocciaretto su livetennis, che viaggiano con un leggero ritardo di 4 anni e mezzo.
Tafanus
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