Cara Flavia,
questo non è un messaggio privato, e quindi te lo mando dal blog, pubblicamente, perchè chi lo ritiene possa associarsi (o anche dissociarsi - qui non è vietato) da queste considerazioni.
Dunque, parliamo del tuo nuovo compagno. E ovviamente parliamone in termini tennistici, e di ciò che tu puoi o non puoi fare per "aiutarlo ad aiutarsi". Gli altri aspetti sono, of course, aspetti che non devono interessarmi. E anche se questa "lettera aperta" non ti piacerà, ti prego, non mandarmi "affa". Ciò che scrivo è l'ennesima prova della stima che ho di te come persona. Niente di più, niente di meno.
MADRID - Partita Fognini/Dolgopolov: tu sai tutto, perchè c'eri. Tesa, coinvolta, la faccia tirata, seduta un paio di posti dietro Perlas (il coach di Fabio), ad osservare il processo di autodistruzione di Fabio. Autodistruzione che parte dal cervello, non certo dal braccio, e men che meno dalle gambe.
Fabio "Genio e Sregolatezza". Le sue capacità tennistiche mi sono ben note, e l'ho sempre giudicato il più grande talento tennistico venuto alla luce dopo i "Quattro Moschettieri" degli anni '70. Ma purtroppo Fabio ha incorporato un aggeggio che ogni tanto (troppo spesso) parte in "modalità autodistruzione.
Prendiamo la partita contro Dolgopolov. Fabio parte bene, dà la netta sensazione di potercela fare. Poi, all'improvviso, inizia la sua non infrequente Guerra al Resto del Mondo. Non sono certo di elencare i fatti in ordine cronologico esatto, perchè non ho voglia di riguardare la registrazione di una partita che mi ha francamente disturbato, ma le "guerre di Fabio", nell'ordine, sono state le seguenti:
# Un acceso battibecco col giudice di sedia sulla valutazione di un segno "dentro/fuori". Fabio dovrebbe prima o poi capire che è la discussione più inutile che ci sia nel mondo del tennis, perchè una volta che l'umpire ha speso il suo giudizio, non lo cambia neanche sotto tortura. Mai successo. Ci rimetterebbe la faccia.
# Un acceso battibecco col fisioterapista e col medico dell'ATP, chiamati per un malanno agli adduttori della coscia destra. Di fronte all'affermazione di costoro ("non possiamo fare niente di risolutivo") reagisce con qualcosa tipo "ma come, avete potuto curarmi la schiena, e non potete curarmi la coscia"?
# Un acceso battibecco con un paio di cretini del pubblico, culminato con la richiesta al giudice di sedia di un intervento della polizia (addirittura!), affinchè o reprobi fossero espulsi dal campo.
# Una settimana prima aveva chiesto (e purtroppo ottenuto) la sostituzione di una ragazza, giudice di linea, rea di aver sbagliato una chiamata (peraltro già annullata dalla "correction" dell'arbitro).
Ovviamente, a fronte di queste sceneggiate, il pubblico inizia immediatamente a parteggiare per l'avversario, Fabio si scompone, entra in "auto-destroy mode", e butta via partita, punti, soldi, e - quel che è più grave - la simpatia dei suoi tifosi.
Cara Flavia, perchè scrivo a te, che sarai crucciata per conto tuo? Semplice: perchè di te ho grande stima. Ti ho sempre giudicato una delle persone più educate, gentili, moderate del circuito. In carriera ricordo una sola contestazione molto vivace, convinta, arrabbiata, per un over-rule chiaramente sbagliato, in un momento decisivo del match. Ma ricordo anche la tua bellissima, devastante ironia contro una "arbitressa" che, mentre forse per un colpo di calore, imrovvisamente hai avuto dei violenti conati di vomito, e ti sei appoggiata al telone di fondo in preda agli spasmi, ha pensanto bene di darti un "warning" per i non rispettati 25".
L'hai mandata affanculo? No! Hai fatto la cosa più punitiva che si potesse immaginare. L'hai guardata, le hai sorriso, e le hai detto: "...ma come... sono in preda ai conati di vomito, e mi dai un warning???...". Sono convinto che questa tizia la tua ironia, il tuo sorriso, non li abbia mai più dimenticati.
Ecco, io spero che tu possa aiutare Fabio. Che tu possa essere non solo la sua compagna, ma la sua "menthal trainer". Credo che solo tu, col tuo esempio, con la tua buona educazione, e con qualche parolina buttata li ogni tanto, possa aiutare Fabio ad aiutare se stesso.
Fabio ha saputo costruirsi simpatie (non solo in Italia) col suo talento. Non butti via questo patrimonio con i suoi sempre più frequenti attacchi di "stupidera". Aiutalo a guarire. Aiutalo a rassomigliarti.
Con immutato affetto,
Tafanus
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